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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00022 presentata da DI STEFANO MANLIO (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 16/04/2013

Atto Camera Mozione 1-00022 presentato da DI STEFANO Manlio testo di Martedì 16 aprile 2013, seduta n. 9 La Camera, premesso che: con i suoi 12 anni di coinvolgimento diretto del nostro Paese, la guerra in Afghanistan risulta essere la più duratura rispetto a quelle che hanno caratterizzato il ’900; esportare la democrazia utilizzando la forza militare è una contraddizione in termini; il modello politico, sociale e di sviluppo occidentale non è un valore universale; l'articolo 1 dello statuto delle Nazioni Unite, l'articolo 1 del patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali e l'atto finale di Helsinki del 1975 sanciscono che l'autodeterminazione dei popoli è un diritto universale che permette a ogni popolazione di decidere liberamente il proprio statuto politico senza ingerenza esterna; il nostro Paese è intervenuto per contrastare il terrorismo internazionale e per tutelare i diritti umani, ma storicamente la guerra si è dimostrata la negazione degli stessi; un altro obiettivo che si voleva raggiungere con l'intervento era contrastare la produzione di oppio, obiettivo fallito dato che sotto il regime talebano la stessa produzione era calata drasticamente per poi tornare a livelli preoccupanti solo successivamente all'intervento (oggi l'Afghanistan, con oltre il 90 per cento della produzione, è il principale produttore di oppio al mondo); la situazione sanitaria in Afghanistan resta drammatica nonostante organizzazioni non governative e associazioni italiane operino nel pieno rispetto dei princìpi umanitari grazie a generosi contributi del popolo italiano; lo svolgimento delle attività economiche è reso difficile dalla guerra in atto; nonostante i buoni risultati ottenuti dalla campagna di alfabetizzazione delle forze ANP (polizia afghana), il numero di violazioni dei diritti umani perpetrati dalle stesse resta significativo; occorre prendere atto che la guerra è persa e che gran parte del territorio afghano è sotto controllo dei talebani e di altri gruppi armati non governativi; gli stessi USA stanno pensando a una exit-strategy non potendo più sostenere i costi di tale operazione militare, specie in uno scenario di crisi economica globale; in questa guerra, dipinta come missione di pace, hanno perso la vita 52 soldati italiani e oltre 70.000 civili afghani, molti dei quali uccisi dai bombardamenti NATO ed è costata finora ai cittadini italiani oltre 4,5 miliardi di euro, denaro che sarebbe stato opportuno usare diversamente, ad esempio, per sostenere le piccole e medie imprese, l'istruzione o la sanità pubblica; l'articolo 11 della Costituzione italiana dichiara che «l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali», impegna il Governo: a elaborare e comunicare con chiarezza al popolo italiano un piano di rientro immediato del nostro contingente militare dall'Afghanistan; a contribuire alla costruzione della pace e dello sviluppo economico e sociale, a promuovere la tutela dei diritti umani e a migliorare la condizione delle donne e della società civile; a svolgere un controllo diretto e mirato del sostegno economico italiano sia per i finanziamenti bilaterali che tramite accordi con l'Unione europea e con la NATO. (1-00022) « Manlio Di Stefano , Sibilia , Fantinati , Grande , Di Battista , Spadoni , Del Grosso , Scagliusi , De Lorenzis , Liuzzi , D'Ambrosio , Colonnese , Massimiliano Bernini , Tofalo , Tacconi , Parentela , Cominardi , Bechis , Ciprini , Brescia , Mucci , Colletti , Barbanti , Simone Valente , Pinna , Cecconi , Lupo , Gagnarli , Dell'Orco , De Rosa , Cristian Iannuzzi , Segoni , Tripiedi , L'Abbate , Rizzo , Grillo , Silvia Giordano , Micillo , Zaccagnini , Gallinella , Lorefice , Pesco , Battelli , Lombardi , Nesci , Nuti , Fraccaro , Businarolo , Rostellato , D'Incà , Da Villa , Spessotto , Benedetti , Brugnerotto , Toninelli , Mantero , Marzana , Bonafede , Di Benedetto , Artini , Zolezzi , Vallascas , Nicola Bianchi , Dadone , Corda , Petraroli , Prodani , Fico , Vignaroli , Di Vita ».

 
Cronologia
martedì 9 aprile
  • Politica estera ed eventi internazionali

    In Siria viene rapito Domenico Quirico, giornalista del quotidiano La Stampa. Sarà liberato l'8 settembre.



giovedì 18 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    Si riunisce il Parlamento in seduta comune con la partecipazione dei delegati regionali per l’elezione del Presidente della Repubblica.