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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00023 presentata da SCHIRO' GEA (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA) in data 16/04/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00023 presentato da SCHIRÒ PLANETA Gea testo presentato Martedì 16 aprile 2013 modificato Martedì 2 luglio 2013, seduta n. 44 SCHIRÒ PLANETA , DAMBRUOSO , VEZZALI , GITTI , ROSSI , ANTIMO CESARO , MARAZZITI , PIEPOLI e SANTERINI . – Al Ministro degli affari esteri . – Per sapere – premesso che: alla fine della guerra coreana degli anni 1950-1953 fu firmato tra la Corea del Nord e la Corea del Sud un trattato di non aggressione, volto ad impegnare i due Paesi a risolvere le dispute in modo pacifico; il clima tra le due nazioni si è andato, tuttavia, deteriorando a partire dal 12 febbraio 2013 con il terzo test nucleare di Pyongyang, a seguito del quale il Consiglio di sicurezza dell'ONU aveva dato il via libera all'unanimità, compresa la Cina, tradizionale alleato nordcoreano, all'estensione delle sanzioni contro la Corea del Nord; dopo l'avvio dell'esercitazioni militari congiunte « Key Resolve » tra Washington e Seul (decisione maturata dopo le minacce di compiere attacchi nucleari preventivi contro gli Stati Uniti) ed anche a seguito delle sanzioni dell'ONU, con un commento del Rodong Sinmun , quotidiano del Partito dei lavoratori nordcoreano, la Corea del Nord ha comunicato la nullità del trattato di non aggressione, precisando che era giunto «il tempo per la battaglia finale» e di essere «in attesa dell'ordine di attacco», considerando tali esercitazioni militari come crescita della tensione e come piano per «una vera e propria invasione»; da quel momento la Corea del Nord ha innalzato in maniera crescente il livello dello scontro, utilizzando anche un video postato su un sito internet semi-ufficiale in cui, con un montaggio di sequenze, si simulava un attacco alle basi militari statunitensi in Giappone e Guam e un blitzkrieg nella penisola, con l'occupazione della Corea del Sud in soli tre giorni; un ulteriore atto per esacerbare i contrasti con la comunità internazionale è stato l'annuncio della riattivazione del reattore nucleare Yongbyon , disattivato nel 2007 sulla base di accordi per denuclearizzare la penisola in cambio di aiuti economici, ma che può garantire la produzione di plutonio necessaria all'arsenale nucleare del regime nordcoreano; in via precauzionale gli Stati Uniti hanno posizionato il cacciatorpediniere Fitzgerald , dotato di sistema di difesa antimissilistica, al largo delle coste nordcoreane dove sono presenti anche bombardieri B-52 e caccia F-22, mentre la Presidente della Corea del Sud Park Geun-hye ha assicurato che «Seul avrebbe risposto sul piano militare ad ogni provocazione o minaccia contro i suoi cittadini»; secondo il segretario di Stato americano John Kerry «Quello scelto dal Kim jong-un è il cammino della provocazione, un cammino pericoloso, sconsiderato, e gli Stati Uniti non accetteranno una Corea del Nord nucleare»; fin dagli anni settanta, la Corea del Nord ha prodotto i propri missili partendo dalla tecnologia degli scud ; oggi ha sviluppato testate a medio e lungo raggio, il Nodong , il Taepodong 1, il Musudan e il Taepodong 2, che secondo gli esperti potrebbe colpire obiettivi fino a 6000 chilometri di distanza e, quindi, anche il suolo degli Stati Uniti. Il Musudan può raggiungere Okinawa e le basi americane nel Pacifico; la Corea del Nord ha, inoltre, disposto il blocco del passaggio a lavoratori e veicoli sudcoreani diretti alla zona industriale di Kaesong, che impiega più di 50 mila nordcoreani e diverse centinaia di sudcoreani; in pochi giorni Kim-Jong-un ha ordinato il trasferimento e il posizionamento di due missili Musudan a media gittata sulla costa est puntati contro la base militare di Guam che ha spinto gli Stati Uniti a inviare il proprio evoluto sistema di difesa antimissilistico alla base militare nell'Oceano Pacifico; al di la della retorica militare, secondo il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, la crisi della penisola coreana rischia di sfuggire di mano, «l'attuale livello di tensione è molto pericoloso» e basterebbe «un piccolo incidente causato da un errore di calcolo o di valutazione per creare una situazione incontrollabile»; peraltro, il regime nordcoreano sembra essere sordo a tutti gli appelli, persino a quelli di Stati come la Russia o la Cina che fino a poco tempo fa costituivano i suoi unici alleati; secondo fonti di Seul, l'esercito nordcoreano avrebbe completato i preparativi per il lancio di uno dei suoi missili a lungo raggio, i Musudan , posizionati su rampe di lancio semoventi lungo la costa est del Paese, con gittata di 4.000 chilometri; il Governo giapponese ha dispiegato nel centro di Tokyo, presso la sede del Ministero della difesa, due batterie di missili anti missile Patriot per difendere la popolazione da eventuali attacchi e altri Patriot saranno schierati in almeno altri due siti della capitale di Okinawa; gli Usa hanno confermato che intercetteranno l'eventuale missile nordcoreano solo se minaccerà il territorio americano o quello di un alleato –: di quali informazioni disponga il Governo circa la situazione attuale e quale sia la posizione del nostro Paese in tale contesto; quali iniziative intenda porre in essere per mettere fine alle tensioni accumulatesi nel nord-est asiatico e per far riflettere le parti in causa sul concreto rischio di un conflitto nucleare che potrebbe estendersi oltre i confini delle due nazioni asiatiche; se intenda sollecitare ulteriori iniziative in sede internazionale volte a condannare la Corea del Nord che attualmente rappresenta un pericolo incontrollabile per la proliferazione degli armamenti nucleari; quali misure intenda prevedere al fine di salvaguardare l'incolumità fisica dei cittadini italiani presenti nei Paesi direttamente o indirettamente interessati dall'attuale crisi politico-militare asiatica. (3-00023)





 
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