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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00201 presentata da GINEFRA DARIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 16/04/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00201 presentato da GINEFRA Dario testo di Martedì 16 aprile 2013, seduta n. 9 GINEFRA , BOCCIA , CASSANO , DECARO , GRASSI , LAFORGIA , LOSACCO , SCALFAROTTO e VENTRICELLI . — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che: Toritto, comune in provincia di Bari di circa 8.700 abitanti, negli ultimi anni è stato funestato da episodi di violenza legati alla presenza di organizzazioni criminali dedite principalmente allo spaccio di sostanze stupefacenti; il più grave di questi è stato l'omicidio di Ilario Lorusso, il giovane di 22 anni ucciso in piazza con quattro colpi di pistola all'addome il 9 ottobre 2010 e i cui autori rei confessi, Francesco Laforgia di 23 anni e Alberto Modugno di 24 anni, sono stati condannati a 17 anni di reclusione; a seguito del sopra richiamato assassinio e su richiesta dell'amministrazione comunale, Toritto veniva ammessa, nel mese di luglio 2012, al finanziamento per il «progetto videosorveglianza». La gara prevedeva l'impegno di 190 mila euro per garantire maggiore sicurezza, fondi assegnati con decreto dell'Autorità di gestione del programma operativo di «sicurezza per lo sviluppo – obiettivo convergenza 2007-2013». Il sistema di videosorveglianza prevede l'installazione di telecamere in punti strategici del paese e nei vari centri di aggregazione come chiese, scuole e piazze; nei mesi successivi all'annuncio dell'aggiudicazione dei suddetti fondi avevano inizio gli attentati nei confronti dei componenti dell'amministrazione torittese; a fine gennaio, infatti, vandali prendevano d'assalto in località Quasano (Bari), la villa del sindaco di Toritto, l'avvocato Michele Geronimo. Dopo aver divelto le finestre e smontato le zanzariere, ignoti gettavano le stesse all'interno dell'abitazione, appiccando il fuoco; il successivo 7 febbraio, veniva data alle fiamme la Fiat Punto del presidente del consiglio comunale di Toritto, Fabrizio Mongelli. Il rogo divampava poco dopo mezzanotte e le fiamme venivano spente grazie all'intervento dei vigili del fuoco che poi trovavano, nei pressi della vettura, la bottiglia da cui sarebbe stato versato il liquido infiammabile; nelle ore successive era il turno dell'assessore alla polizia municipale, Domenico Turtolo. Nelle campagne di sua proprietà, alla periferia di Toritto, venivano segati dal fusto 44 alberi; l’ escalation di minacce e intimidazioni finiva all'attenzione della prefettura di Bari. Il sindaco Geronimo, infatti, veniva ricevuto l'8 febbraio dal prefetto di Bari Mario Tafaro al quale veniva rappresentata la gravità della situazione e al quale veniva richiesto un repentino intervento. Questi, al termine dell'incontro, s'impegnava a garantire un rafforzamento della presenza delle forze dell'ordine nel comune del barese e assicurava una vigilanza «discreta» al sindaco; la notte del 24 dello stesso mese sconosciuti tentavano di dare fuoco all'auto del vicesindaco di Toritto, Sergio Borgia. Ad accorgersi di quanto stava per accadere era lo stesso Borgia che provvedeva a spegnere le fiamme che stavano avvolgendo la parte posteriore dell'auto, cosparsa di liquido infiammabile. La vettura era parcheggiata nelle vicinanze dell'abitazione del vicesindaco; da ultimo l'amministrazione comunale di Toritto (Bari) è stata colpita, nella persona del suo sindaco dal quinto attentato negli ultimi due mesi. Il sindaco è rimasto vittima nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2013 di un ennesimo attentato intimidatorio: persone non ancora identificate versavano olio per motori sul portone di ingresso del suo studio legale–: quali iniziative di competenza intenda assumere per offrire un immediato segnale di presenza dello Stato ad una comunità che qualcuno, attraverso i suddetti scellerati atti, tenta di intimidire e per garantire alla giustizia, in tempi brevi, i responsabili degli stessi. (4-00201)





 
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    In Siria viene rapito Domenico Quirico, giornalista del quotidiano La Stampa. Sarà liberato l'8 settembre.



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