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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00317 presentata da NICCHI MARISA (SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA') in data 29/04/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00317 presentato da NICCHI Marisa testo di Lunedì 29 aprile 2013, seduta n. 10 NICCHI , DANIELE FARINA , AIELLO , PIAZZONI e SANNICANDRO . — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che: secondo gli ultimi dati del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, al 31 dicembre 2012 (ultimo dato disponibile), negli istituti di pena italiani sono presenti 40 detenute madri e 41 bambini di età inferiore a tre anni; il Parlamento, in considerazione del delicato rapporto tra detenute madri e figli minori, e al fine di limitare la presenza nelle carceri di bambini in tenera età, è intervenuto sulla questione approvando la legge 21 aprile 2011, n.62; tale legge, come disposto nella disciplina transitoria, relativamente alle previsioni relative alle misure cautelari produrrà i propri effetti solo dopo l'attuazione del piano straordinario penitenziario e, in ogni caso, a decorrere dal 1 o gennaio 2014, scadenza ormai prossima; gli istituti a custodia attenuata per madri (I.c.a.m.), previsti all'articolo 3 della legge n.62 del 2011, non sono stati ancora regolamentati; nonostante in alcune realtà, ad esempio in Toscana, si sia proceduto alla firma di protocolli d'intesa per la creazione di sezioni a custodia attenuata per detenute madri, gli I.C.A.M. risultano avviati soltanto in forma sperimentale, e in una sola città, Milano. Trattasi, in particolare, di un modello realizzato in una sede esterna agli istituti penitenziari, dotata di sistemi di sicurezza non riconoscibili dai bambini; conseguentemente, i tribunali si trovano spesso nella condizione di non poter accordare un'alternativa alla custodia cautelare in carcere per le detenute madri con figli piccoli in ragione del fatto che la funzione degli I.c.a.m. non è ancora regolamentata da alcuna fonte di rango normativo; la Corte di cassazione, con la sentenza 11714/2012, ha ritenuto che la previsione di favore prevista all'articolo 275, comma 4, del codice di procedura penale possa prevalere sulla previsione di sfavore del comma 3 e relativa ai casi nei quali può essere disposta la custodia cautelare in carcere; tale previsione di favore viene spesso disattesa per la mancanza delle strutture «alternative»; la Corte di cassazione nella sentenza citata ha sottolineato che «sarebbe davvero paradossale ed in contrasto con più parametri di costituzionalità, far dipendere l'applicazione di un regime carcerario di indubbio favore dalla semplice esistenza e disponibilità di “posti” presso una struttura sperimentale dell'amministrazione penitenziaria»; all'emanazione del decreto legislativo, cui il Governo avrebbe dovuto procedere entro 180 giorni dall'entrata in vigore della legge n.62 del 2011, per determinare le caratteristiche delle case famiglia protette previste dall'articolo 284 del codice di procedura penale, nonché dagli articoli 47- ter e 47- quinquies della legge 26 luglio 1975, n.354, si è provveduto solo il 26 luglio 2012; forte è la preoccupazione che alla data del 1 o gennaio 2014 poco possa cambiare rispetto all'applicabilità delle nuove norme sulle detenute madri, considerato che nonostante lo stanziamento economico disposto in relazione alla costruzione degli I.C.A.M. nulla è stato fatto e, rispetto alle case famiglia protette, l'onere viene accollato agli enti locali, senza previsione di alcuno stanziamento ad hoc –: se il Ministro non ritenga di dover intervenire con urgenza per dare attuazione a quanto previsto dalla legge n.62 del 2011 sulle detenute madri, tanto più che è fissata alla data del 1 o gennaio 2014 la decorrenza del termine per la sua applicazione; in particolare, se non ritenga di dover intervenire per la completa attuazione del piano straordinario penitenziario, prevedendo un'apposita regolamentazione degli istituti a custodia attenuata per madri (I.c.a.m.), con particolare riguardo agli aspetti igienico-sanitari e alla sorveglianza; in quali tempi sia intenzionato a procedere alla stipula delle convenzioni con gli enti locali per l'individuazione delle strutture idonee ad essere utilizzate come case famiglia protette, ai sensi del comma 2 dell'articolo 3 della medesima legge n.62 del 2011, e quali siano i motivi per i quali finora non vi abbia provveduto; se non ritenga di valutare iniziative, anche normative, affinché la mancata attribuzione di risorse economiche agli enti locali per l'individuazione delle strutture idonee ad essere utilizzate come case famiglia protette non si traduca in un impedimento alla realizzazione delle stesse, e dunque nella mancata attuazione della legge n.62 del 2011. (4-00317)

 
Cronologia
domenica 28 aprile
  • Parlamento e istituzioni

    Giuramento davanti al Capo dello Stato del primo Ministero Letta detto "di larghe intese" in quanto sostenuto da una vasta pluralità di forze politiche: PD, SC, UdC, NCD, Ppl, PdL/FI e GS (fino al 16/11/2013) e con l'appoggio esterno di PSI, SVP, PATT, USEI, MAIE, UV, CD, UpT e GAPP.



lunedì 29 aprile
  • Parlamento e istituzioni

    Il Presidente del Consiglio Letta si presenta alla Camera per illustrare il programma del Governo. La seduta viene sospesa per consentirgli di recarsi, secondo la prassi, al Senato per depositare il testo delle dichiarazioni programmatiche.

    Alla Camera si svolge la discussione sulle comunicazioni del Governo. La mozione di fiducia (1-00028), presentata dai deputati Speranza (PD), Brunetta (PdL), Dellai (SCpI), Pisicchio (Misto), Formisano (Misto), Merlo (Misto), Alfreider (Misto) e Di Lello (Misto), è approvata con 453 voti favorevoli, 153 contrari e 17 astenuti.



martedì 30 aprile
  • Parlamento e istituzioni

    Al Senato si svolge la discussione sulle comunicazioni del Governo. La mozione di fiducia (1-00030), presentata dai senatori Zanda (PD), Schifani (PdL), Susta (SCpI), Ferrara Mario (GAL) e Zeller (Aut-PSI), è approvata con 233 voti favorevoli, 59 contrari e 18 astenuti.