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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00511 presentata da MUCCI MARA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 20/05/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00511 presentato da MUCCI Mara testo di Lunedì 20 maggio 2013, seduta n. 19 MUCCI e DALL'OSSO . — Al Ministro della giustizia, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che: in data 26 febbraio 2013, il consigliere regionale Alberto Vecchi, vice presidente della commissione politiche per la salute e politiche sociali, ha presentato un'interrogazione regionale in cui esponeva quanto di seguito: il signor Flavio Amico, che gestisce insieme alla moglie la «casa famiglia» legata all'Associazione onlus « We are here – Noi siamo qui» – struttura nella quale bambini e adolescenti, allontanati da genitori giudicati inadeguati ad occuparsi di loro, vengono accolti e aiutati a ritrovare un ambiente sereno per ricostruire il loro equilibrio – è imputato dei reati di maltrattamento di minori e abuso di mezzi di correzione in un processo in corso nel tribunale di Parma sede distaccata di Fidenza; la denuncia, sporta da un educatore che all'epoca dei fatti lavorava nella struttura fidentina, si riferisce a due episodi, uno avvenuto nel 2008 e uno nel 2009, ai danni di due ragazzi allora ospiti dalla comunità sopra indicata; nel frattempo il Flavio Amico continua a gestire la comunità familiare a Fidenza e a lavorare come educatore anche nella comunità educativa per minori Cà degli Angeli di Tabiano Terme, aperta nel 2009 e recentemente trasferita all'interno di una struttura di accoglienza più ampia, Casa, Viburno, nata lo scorso anno sempre per mano dell'Associazione « We are here – Noi siamo qui», di cui la moglie dello stesso signor Amico è presidente; il signor Amico, inoltre, secondo l'avvocato Francesco Miraglia del foro di Modena, legale di fiducia dei genitori di un ragazzino ospitato nel 2010 nella comunità Cà degli Angeli di Tabiano e autore del libro sui diritti violati dell'infanzia «Mai più un bambino», avrebbe un passato da brigatista e sarebbe stato coinvolto nel sequestro Moro e per questo condannato a 18 anni di carcere per associazione sovversiva; in una lettera molto circostanziata l'avvocato Miraglia, infatti, riporta che nel 1978 il signor Flavio Amico era stato arrestato insieme ad altri esponenti delle Brigate Rosse in via Montenevoso 8, a Milano, nella cosiddetta «prigione del popolo» e, al momento dell'arresto, si era dichiarato «combattente comunista» e, in un'altra occasione, «prigioniero di guerra». Per il suo coinvolgimento nel sequestro Moro, inoltre, il signor Amico, appartenente alla colonna brigatista «Walter Alasia», che si autodefiniva «irriducibile», fu condannato a 18 anni di carcere per associazione sovversiva. Dal 1978 al 1998 lo stesso Amico risulta, inoltre, aver collezionato numerose condanne anche per reati contro la persona; sulla vicenda sembra che anche il Garante per l'infanzia e l'adolescenza, organo istituito nel 2011 presso la regione Emilia Romagna, stia compiendo verifiche e accertamenti; l'assessore alle politiche, sociali, dottoressa Teresa Maoicchi, nella sua risposta del 26 marzo 2013, ha affermato che: «in seguito all'iniziativa degli uffici regionali, orientata – secondo quanto previsto dalla D.G.R. 1904/2011 – a disporre controlli e verifiche sulle strutture autorizzate, sono pervenute: resoconto di visita ispettiva compiuta dalla competente Commissione in data 21 febbraio 2013 presso la Comunità familiare «Noi siamo qui – we are here » sita in Fidenza; resoconto di visita ispettiva compiuta dalla competente Commissione in data 19 febbraio 2013 presso la Comunità educativa « Cà degli Angeli », sita in Tabiano-Salsomaggiore; le visite ispettive che sono state fatte prima dell'interrogazione non hanno evidenziato criticità a carico del soggetto gestore; le relazioni fin qui pervenute dai servizi sociali invianti evidenziano un positivo rapporto dei ragazzi con le figure educative di riferimento e la direzione delle strutture ma non chiariscono come una persona attualmente imputata di reati di maltrattamento di minori e abuso di mezzi di correzione e già condannata a 18 anni di carcere per associazione sovversiva e per reati contro la persona (sebbene abbia pagato il suo debito con la giustizia e sebbene sia solo indagato) possa continuare a gestire una comunità familiare e a lavorare come educatore anche in una comunità educativa per minori; secondo la Gazzetta di Parma del 15 febbraio 2013, un'altra famiglia avrebbe presentato una denuncia contro la casa famiglia in oggetto per i maltrattamenti subiti dai loro due bambini che ora hanno 17 e 18 anni–: se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto sopra riportato e se il Governo non ritenga di intervenire nell'ambito delle proprie competenze, in particolare adottando iniziative normative volte ad evitare che persone incorse in condanne per reati quali quelli indicati in premessa possano essere titolari di autorizzazioni per gestire strutture socio assistenziali e socio sanitarie, che si occupano di minori. (4-00511)

 
Cronologia
sabato 11 maggio
  • Politica, cultura e società

    Guglielmo Epifani, ex segretario generale della CGIL, viene eletto segretario pro tempore del Partito democratico fino allo svolgimento del congresso nazionale.



lunedì 20 maggio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, recante disposizioni urgenti in materia sanitaria (C. 734), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 22 maggio (legge 23 maggio 2013, n. 57).



lunedì 27 maggio
  • Politica, cultura e società

    Il Ministero dell'economia e delle finanze dispone l'amministrazione straordinaria della Cassa di risparmio di Ferrara.