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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00551 presentata da CARELLA RENZO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 22/05/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00551 presentato da CARELLA Renzo testo di Mercoledì 22 maggio 2013, seduta n. 21 CARELLA , TIDEI , BRANDOLIN , MORASSUT , CARRA , CARNEVALI e CARDINALE . — Al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che: il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si è riunito il 25 aprile 2013, per discutere le conclusioni e raccomandazioni del rapporto del segretario generale dell'ONU sulla situazione in Sahara occidentale (S/2013/220 dell'8 aprile 2013) e dell'iniziativa diplomatica svolta nel corso degli ultimi mesi dall'inviato personale delle Nazioni Unite per il Sahara occidentale Christopher Ross e decidere sulla riconferma del mandato della missione ONU nel Sahara occidentale, (MINURSO), in scadenza alla fine del mese di aprile, e alla quale l'Italia partecipa direttamente con alcuni militari; il Consiglio di sicurezza ha riaffermato la sua volontà di aiutare le parti a pervenire a una soluzione politica giusta, durevole e mutualmente accettata che garantisca l'autodeterminazione del popolo del Sahara occidentale, secondo i principi enunciati dalla Carta delle Nazioni Unite e ha chiesto alle parti e agli Stati vicini di cooperare con le Nazioni Unite al fine di superare l’ impasse in cui si trovano, da tempo, i negoziati e di avanzare verso una soluzione politica capace di rinforzare la cooperazione tra gli Stati del Maghreb arabo e di contribuire a garantire stabilità e sicurezza nella regione del Sahel; il Consiglio di sicurezza ha chiesto un maggiore impegno nel garantire il rispetto dei diritti umani in Sahara occidentale e ha incoraggiato le parti a collaborare con la comunità internazionale per mettere a punto e applicare misure credibili che garantiscano pienamente il rispetto dei diritti umani; il Consiglio di sicurezza ha accolto con soddisfazione l'impegno preso dalle parti di proseguire i negoziati diretti, sotto l'egida delle Nazioni Unite, che considerano inaccettabile il consolidamento dello status quo , ma intendono proseguire i negoziati per garantire una migliore qualità della vita agli abitanti del Sahara occidentale; il Consiglio di sicurezza ha prorogato il mandato della MINURSO fino al 30 aprile 2014 con la risoluzione S/RES/2099 del 15 aprile 2013; diverse risoluzioni del Parlamento italiano ed europeo chiedono da tempo il rispetto dei diritti umani in Sahara occidentale; le risoluzioni delle Nazioni Unite, del Consiglio di sicurezza e dell'Assemblea generale dell'Onu sul conflitto del Sahara occidentale hanno ribadito più volte il diritto all'autodeterminazione del popolo sahrawi, da realizzarsi attraverso un referendum , al fine di arrivare ad una «soluzione politica giusta, durevole e mutuamente accettabile», che possa contribuire alla stabilità, allo sviluppo ed all'integrazione nella regione del Maghreb; l'attuale conflitto in Mali rischia di accrescere l'instabilità e l'insicurezza nel Sahel e rende la soluzione del conflitto del Sahara occidentale più urgente che mai; per la prima volta il 15 marzo 2013, il Gruppo di amici del Sahara occidentale (Francia, Stati Uniti, Spagna, Gran Bretagna e Russia) ha espresso il pieno appoggio agli sforzi di mediazione del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon e del suo inviato personale; le gravi violazioni dei diritti umani perpetrate dal Regno del Marocco nel Sahara occidentale, così come evidenziato dai rapporti di Amnesty International , di Human Rights Watch , dall'Organizzazione mondiale contro la tortura, dall'Alto Commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite e dalla Fondazione Robert F. Kennedy suscitano viva preoccupazione per il possibile degenerare della situazione dei diritti umani in quest'area; il 19 aprile 2013 il dipartimento di stato americano ha pubblicato un dossier sulla situazione dei diritti umani in Sahara occidentale, a sostegno di un progetto di risoluzione che prevede l'ampliamento del mandato della MINURSO sui diritti umani, poi abbandonato a seguito delle pressioni della diplomazia marocchina; i civili sahrawi, nel territorio non autonomo del Sahara occidentale, sono privati dei diritti più elementari (diritti di associazione, di espressione, di manifestazione) e si è registrato l'incremento della repressione nei loro confronti proprio durante la visita in Sahara occidentale dell'inviato personale del segretario generale dell'ONU Christopher Ross, come ha denunciato Amnesty International ; l'Ufficio delle Nazioni Unite dell'Alto commissario per i diritti umani ha espresso preoccupazione per le durissime sentenze emesse il 17 febbraio 2013 dal tribunale militare di Rabat nei confronti di 25 civili sahrawi, arrestati la notte tra l'8 e il 9 novembre 2010, dopo lo smantellamento del campo della dignità di Gdeim Izik, nei pressi di El Aioun, la capitale del Sahara occidentale, senza aver tentato di fare chiarezza sui fatti e senza avere reali prove di colpevolezza, come hanno testimoniato i rapporti degli osservatori internazionali presenti al processo. Il tribunale ha emesso 9 condanne all'ergastolo, 4 a trent'anni, 8 a venticinque anni e 2 a vent'anni. Solo per due componenti del gruppo la pena è stata commisurata alla detenzione preventiva della pena (due anni). Gli accusati hanno dichiarato ai famigliari di essere stati torturati e maltrattati durante la detenzione, costretti, con la forza, a sottoscrivere le dichiarazioni rilasciate durante gli interrogatori della polizia; la riduzione degli aiuti ai profughi sahrawi, dovuta alla crisi economica e alle sue ricadute sugli impegni dei donatori internazionali, sta determinando effetti devastanti sulla popolazione sahrawi nei campi di rifugiati a Tindouf (Algeria)–: se il Governo non intenda: a) assumere un ruolo di primo piano nel contenzioso e utilizzare il suo peso nell'Unione europea e i buoni rapporti con tutti i protagonisti in questione, per favorire la ricerca di una soluzione del conflitto, che sia rispettosa del diritto all'autodeterminazione del popolo del Sahara occidentale, tenendo conto del quadro di sostanziale stallo in cui verte il negoziato internazionale, posto che la stabilizzazione dell'area porterebbe indubbi benefici alle relazioni tra l'Italia e tutto il Nordafrica; b) adottare ogni iniziativa utile sul piano internazionale volta a favorire la ripresa dei negoziati diretti, sotto l'egida delle Nazioni Unite, tra Regno del Marocco e Fronte Polisario, al fine di giungere, nel più breve tempo possibile, a una soluzione conforme alle risoluzioni delle Nazioni Unite, che rispetti il diritto all'autodeterminazione del popolo sahrawi; c) attivarsi nelle opportune sedi internazionali, per ampliare il mandato della missione MINURSO al monitoraggio dei diritti umani in Sahara occidentale; d) sollecitare l'immediata scarcerazione dei condannati e l'avvio di un'inchiesta internazionale sui fatti di Gdeim Izik, affinché si proceda ad un nuovo e serio processo volto all'accertamento dei fatti; e) ottenere garanzie da parte del Governo del Marocco circa la preservazione dell'integrità fisica di tutte le persone detenute per reati di opinione e in generale sul rispetto dei diritti fondamentali, come il diritto di espressione, di associazione e di riunione e la libertà di ingresso e movimento nel proprio territorio, conformemente a quanto stabilito dall'articolo 12, comma 4, del patto internazionale relativo ai diritti civili e politici delle Nazioni Unite; f) adottare, in raccordo con i partner europei e con le istituzioni comunitarie, ogni iniziativa utile sul piano diplomatico, volta a favorire l'effettivo riconoscimento della libertà di accesso e di circolazione in Sahara occidentale di osservatori internazionali indipendenti, della stampa e delle organizzazioni umanitarie; g) assumere iniziative per stanziare fondi destinati agli aiuti umanitari per la popolazione sahrawi rifugiata nei campi di Tindouf (Algeria). (4-00551)





 
Cronologia
lunedì 20 maggio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, recante disposizioni urgenti in materia sanitaria (C. 734), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 22 maggio (legge 23 maggio 2013, n. 57).



lunedì 27 maggio
  • Politica, cultura e società

    Il Ministero dell'economia e delle finanze dispone l'amministrazione straordinaria della Cassa di risparmio di Ferrara.