Documenti ed Atti
XVII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00539 presentata da MOSCATT ANTONINO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 22/05/2013
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00539 presentato da MOSCATT Antonino testo di Mercoledì 22 maggio 2013, seduta n. 21 MOSCATT , PARIS , NARDUOLO , PASTORINO , GIUDITTA PINI , RACITI , QUARTAPELLE PROCOPIO , RAMPI , SCUVERA , PAOLUCCI , CRIMÌ , ASCANI , BONOMO , IACONO , MORETTO , VENTRICELLI , RIBAUDO , GADDA , CULOTTA , COMINELLI , CAPOZZOLO , BRAGA , GRIBAUDO , GIUSEPPE GUERINI e ZARDINI . — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che: tra le funzioni fondamentali dei comuni vi è l'edilizia scolastica, settore tra i più rilevanti per gli investimenti degli enti locali sia in nuovi edifici sia nella messa in sicurezza e manutenzione ordinaria e straordinaria di quelli esistenti; lo stato delle scuole del nostro Paese consegna una fotografia disarmante; dei 42 mila edifici scolastici presenti in tutta Italia il 29 per cento non ha il certificato di agibilità sanitaria, il 42 per cento quello di agibilità statica, il 48 per cento non rispetta la normativa anti incendio; più del 60 per cento degli edifici scolastici italiani, in aree sismiche o no, sono stati costruiti prima del 1970 e solo l'8 per cento negli ultimi vent'anni. La stessa percentuale di plessi non è dotata neppure di scale di sicurezza o porte anti-panico; il problema però non è circoscritto alla sola manutenzione straordinaria. Gli enti locali non hanno più i fondi neanche per quella ordinaria: crescono, infatti, fino a costituire il 56 per cento del totale, gli edifici che negli ultimi 5 anni non hanno goduto di nessun tipo di intervento; nella situazione attuale, a causa delle rigorosa applicazione del patto di stabilità, gli enti locali si ritrovano nell'impossibilità di fronteggiare eventi improvvisi o guasti banali che diventano anch'essi rischiosi per l'incolumità della comunità scolastica; per rinnovare un «patto per la sicurezza nelle scuole» tra Stato, regioni, province e comuni la soluzione è una sola, sempre la stessa: permettere agli enti locali di spendere in manutenzione ordinaria e straordinaria, poiché la più preziosa delle grandi opere che servono al Paese è sicuramente la prevenzione attiva–: quali iniziative anche di carattere normativo, il Governo intenda intraprendere affinché sia consentito agli enti locali di realizzare interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle scuole al fine di garantire l'incolumità fisica della comunità scolastica, anche in deroga alle regole sul patto di stabilità interno. (4-00539)