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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00186 presentata da ZANETTI ENRICO (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA) in data 28/05/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00186 presentato da ZANETTI Enrico testo di Martedì 28 maggio 2013, seduta n. 24 ZANETTI , SOTTANELLI e SBERNA . — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che: negli ultimi anni si è assistito a un crescente inasprimento della disciplina volta a contrastare l'utilizzo delle cosiddette società di comodo, ampliando il raggio d'azione delle norme che fanno scattare la «presunzione di non operatività» e i conseguenti obblighi di dichiarazione di una base imponibile figurativa minima ai fini delle imposte sul reddito e dell'IRAP, con applicazione di una maggiorazione IRES di 10,5 punti percentuali e limitazione dei diritti di detrazione e rimborso dell'IVA, salvo che il contribuente ottenga la disapplicazione della disciplina in questione mediante risposta favorevole da parte dell'Agenzia delle entrate ad apposita istanza di interpello; in particolare, la «presunzione di non operatività» scatta ogni qual volta i ricavi dichiarati dalla società non superano la soglia che si calcola applicando sul valore dei beni sociali dei coefficienti di rendimento presuntivo che sono stati significativamente elevati nel 2006; inoltre, nell'estate del 2011 è stata ulteriormente modificata la disciplina in materia al fine di prevedere che la «presunzione di non operatività» scatti anche in capo alle società che chiudono in perdita per tre periodi di imposta consecutivi; la crisi economica che, con intensità purtroppo non decrescente, attanaglia il sistema produttivo italiano da ormai alcuni anni, rende definitivamente irragionevoli, sulla base delle evidenze empiriche rinvenibili dal mercato, i coefficienti di rendimento presuntivo che la disciplina delle società di comodo applica a tutt'oggi sui beni sociali, a cominciare da quelli immobili; inoltre, tale situazione rende del tutto fuori contesto e palesemente iniqua la norma che amplia l'operatività della «presunzione alle società che chiudono in perdita per tre periodi consecutivi–: se non ritenga opportuno, tenuto conto dell'andamento del ciclo economico e analogamente a quanto è avvenuto e sta avvenendo in questi anni per gli studi di settore, procedere con urgenza ad una revisione al ribasso dei coefficienti di rendimento presuntivo previsti dalla disciplina sulle società di comodo, a cominciare da quelli applicati sui beni immobili, nonché adottare urgenti iniziative, anche normative, volte ad ampliare la presunzione di non operatività alle società in perdita per tre periodi consecutivi, valutando altresì la riproposizione di una «finestra» normativa finalizzata ad incentivare, con apposito regime agevolato, lo scioglimento di società che dovessero risultare non operative. (5-00186)





 
Cronologia
lunedì 27 maggio
  • Politica, cultura e società

    Il Ministero dell'economia e delle finanze dispone l'amministrazione straordinaria della Cassa di risparmio di Ferrara.



martedì 28 maggio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva la proposta di legge recante ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l'11 maggio 2011 (C. 118), che sarà licenziata dal Senato il 19 giugno (legge 27 giugno 2013, n. 77).



mercoledì 5 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva in via definitiva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, recante disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali. Disposizioni per il rinnovo del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (C. 676-B), che era stato licenziato dal Senato con modificazioni il 4 giugno (legge 6 giugno 2013, n. 64).