Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00788 presentata da LATRONICO COSIMO (IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE) in data 11/06/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00788 presentato da LATRONICO Cosimo testo di Martedì 11 giugno 2013, seduta n. 31 LATRONICO , ANTEZZA e FOLINO . — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione . — Per sapere – premesso che: con sentenza n.52 del 2012 la sezione I giurisdizionale centrale della Corte dei conti ha pronunciato giudizio di responsabilità – notificato all'università degli studi della Basilicata il 17 aprile 2012 – nei confronti degli allora componenti del consiglio di amministrazione, per il danno erariale subito dall'università degli studi della Basilicata in seguito alla corresponsione dei maggiori emolumenti legati alle progressioni economiche verticali di personale tecnico-amministrativo perfezionatesi nel 2005; la citata sentenza, nell'illustrare – in via incidentale – le procedure amministrative sottese alle citate progressioni economiche verticali, ha prospettato profili di illegittimità nella incompiutezza delle politiche programmatorie sul fabbisogno del personale e nel mancato rispetto delle disposizioni relative alle percentuali da riservare all'esterno; per effetto di tale pronuncia, l'amministrazione universitaria ha avviato (marzo-aprile 2013), in regime di autotutela, i provvedimenti di retrocessione del personale interessato (pari a 111 dipendenti inquadrati in varie categorie); le illegittimità riscontrate dalla Corte dei conti, che hanno determinato l'avvio del procedimento di annullamento delle progressioni, sono riscontrabili nelle procedure concorsuali di molte università e di altri enti pubblici. Nel periodo compreso tra il 2001 ed il 2009, sono state messe in atto circa 809.708 (29.129 per il comparto università) progressioni verticali con procedure simili, in sostanza, a quelle adottate dall'ateneo lucano e non solo (relazione sul costo del lavoro del pubblico impiego, Corte dei Conti, sezioni riunite, anno 2011 – articolo 60 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165); l'avvio delle retrocessioni del personale universitario potrebbe avere l'effetto di generalizzare e moltiplicare i ricorsi nell'intera pubblica amministrazione, anche alla luce dei dati contenuti nella suddetta relazione della Corte dei conti, la quale rileva, altresì, che il contesto in cui si sono tenute tali progressioni, oggi ampiamente superato dalla legislazione attuale, farebbe riferimento al periodo storico in cui le linee programmatorie erano in evoluzione e non indicavano alle università alcun obbligo anche in ragione del complesso e diversificato quadro organizzativo delle professionalità che tali enti presentano; un analogo caso relativo alla legge 4 agosto 2004, n.14, della regione Puglia, la quale è stata dichiarata incostituzionale nella parte relativa al consolidamento degli effetti delle progressioni verticali per più di seicento dipendenti, ha trovato soluzione nel decreto-legge 29 dicembre 2011, n.216 (cosiddetto Milleproroghe 2011), il quale ha sanato le predette progressioni; dopo l'espletamento negli anni 2004 e 2005 dei concorsi per titoli ed esami, i dipendenti interessati sono stati impiegati in vitali funzioni di supporto alla didattica e alla ricerca per l'istituzione universitaria e per i soggetti fruitori (studenti, docenti, enti pubblici e privati e altri); tali funzioni sono state svolte per un decennio (decorrenza giuridica dal 1 o luglio 2003) nel presupposto della legittimità della loro attribuzione, contribuendo a formare preziose professionalità tecnico-amministrative che ora rischiano di andare del tutto perse; le procedure di retrocessione interessano complessivamente centoundici dipendenti dell'università degli studi della Basilicata inquadrati nelle categorie C, D ed EP, pari ad oltre il 35 per cento dell'attuale dotazione organica, molti dei quali occupano posizioni di vertice. Tra le aree interessate: l'area di ragioneria, l'area delle segreterie studenti, l'area dei servizi informatici, alcuni, settori della ricerca e della didattica dei dipartimenti universitari, molti uffici (affari internazionali, organi collegiali, ufficio reclutamento, ufficio supporto nucleo di valutazione, ufficio bilancio) e numerosi laboratori di didattica e ricerca; è grazie a tali dipendenti che l'istituzione universitaria ha progressivamente affrontato e assolto il sempre maggiore carico lavorativo derivante dall'aumentata offerta didattica, dal numero crescente di studenti e dal consolidamento e crescita del polo decentrato di Matera. Quest'ultimo ha potuto in particolare mitigare gli effetti della riduzione di personale da 391 unità all'attuale 278 ed è stato in grado di affrontare le sfide delle nuove facoltà raddoppiate da 4 ad 8 ed del nuovo assetto organizzativo di cui alla legge 30 dicembre 2010, n.240, di riforma del sistema universitario con l'istituzione delle scuole e dei dipartimenti; tale situazione propone lo scenario di una università che, essendo l'unica nella propria regione, vede conseguenze catastrofiche sul funzionamento e sulle prospettive di crescita della stessa e messa in pericolo l'erogazione di servizi adeguati all'utenza; si prevedono numerosi contenziosi che irromperanno nei processi di attuazione della citata legge n.240 del 2010; appare, pertanto, conforme a criteri di equità sociale promuovere un intervento statale che consenta di coniugare la garanzia del buon andamento delle attività didattiche e di ricerca con la salvaguardia della posizione dei dipendenti dell'università degli studi della Basilicata interessati dalla procedure di retrocessione a distanza di dieci anni dall'espletamento dei concorsi pubblici relativi alle progressioni verticali sanzionate dalla magistratura contabile (decorrenza giuridica 1 o luglio 2003)–: se sussistano i presupposti per iniziative, anche di carattere normativo, volte a tutelare le posizioni lavorative dei dipendenti interessati anche in ragione della professionalità da questi acquisita nell'arco dei dieci anni e del legittimo affidamento che su di essi si è consolidato, avendo questo personale svolto – e svolgendo tuttora – funzioni vitali per l'università degli studi della Basilicata. (4-00788)

 
Cronologia
sabato 8 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali

    In Afghanistan, nella zona occidentale di Farah, un soldato italiano resta ucciso e altri tre feriti nel corso di un attacco. La vittima è Giuseppe La Rosa.



mercoledì 12 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva la proposta di legge recante istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere (C. 482), che sarà licenziata definitivamente dal Senato il 18 luglio (legge 19 luglio 2013, n. 87).