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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00805 presentata da AMODDIO SOFIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 11/06/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00805 presentato da AMODDIO Sofia testo di Martedì 11 giugno 2013, seduta n. 31 AMODDIO . — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che: la procura della Repubblica di Siracusa ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di sei tra dirigenti e responsabili della società SAI 8, società che gestisce il depuratore del servizio idrico di Siracusa, nel procedimento penale n.7011/11 RGNR; si è svolta l'udienza preliminare il 26 aprile 2013; gli imputati hanno richiesto il giudizio immediato e l'udienza avanti il tribunale collegiale di Siracusa è fissata in data 5 dicembre 2013; i reati contestati ineriscono a gravissime violazioni in materia ambientale, con riferimento al trattamento dei rifiuti del depuratore delle acque del comune di Siracusa. Si riportano i capi d'imputazione: a) «Per il delitto previsto dall'articolo 81 cpv, 110 cp, 6 lett. B) del decreto-legge 172/08 (convertito in legge 210/08) perché – con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro in qualità di dirigenti e responsabili della società SAI 8 spa (società che gestisce il servizio idrico integrato) e nelle rispettive qualità: F.M. di Amministratore Delegato (dal 26 marzo 2009); L.M.R. di Presidente del Consiglio di Amministrazione e legale rappresentante (dal 4 giugno 2008); A.A. di Responsabile delle Infrastrutture (dal 25 giugno 2006) e di Procuratore Speciale (dal 21 settembre 2001); P.G. di Responsabile del coordinamento del servizio Gestioni (dal 3 ottobre 2011) e di procuratore speciale (dal 25 ottobre 2011); T.S. di direttore generale Gestioni Reti ed Impianti (dal 15 novembre 2010), di Procuratore Speciale (dal 21 settembre 2011) e di co-Amministratore delegato (dal 15 novembre 2011); F.R. di Responsabile della manutenzione del depuratore (dal 2 settembre 2008); in territorio in cui vige lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti dichiarato, ai sensi della legge 225/92, con l'articolo 1 del DPCM n.46994 del 9/7/10 – immettevano rifiuti speciali non pericolosi nelle acque superficiali e, segnatamente, smaltivano i fanghi provenienti dal ciclo di depurazione dell'impianto di C.da Canalicchio (da considerarsi rifiuti ex articolo 127 decreto legislativo 152/06), immettendoli direttamente nelle acque del torrente Grimaldi (e conseguentemente, nei mare), invece di provvedere al loro regolare smaltimento. In Siracusa negli anni 2010, 2011 e fino al settembre 2012 (periodo nel quale la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto da parte del custode nominato a seguito del sequestro del 24 marzo 2012 consentiva di ricondurre l'impianto al corretto funzionamento). b) Per il delitto previsto dall'articolo 81 cpv, 110 cp, 6 co. Lett. B n.2 del decreto-legge 172/08 (convertito in legge n.210/08) perché – con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro in qualità di dirigenti e responsabili della società SAI 8 spa (società che gestisce i servizio idrico 3 integrato) e nelle rispettive qualità: F.M. di Amministratore Delegato (dal 26 marzo 2009); L.M.R. di Presidente del Consiglio di Amministrazione e legale rappresentante (dal 4 giugno 2008); A.A. di Responsabile delle Infrastrutture (dal 25 giugno 2006) e di Procuratore Speciale (dal 21 settembre 2001); P.G. di Responsabile del coordinamento del servizio Gestioni (dal 3 ottobre 2011) e di procuratore speciale (dai 25 ottobre 2011); T.S. di Direttore Generale Gestioni Reti ed Impianti (dal 15 novembre 2010), di Procuratore Speciale (dal 21 settembre 2011) e di co-Amministratore delegato (dal 15 novembre 2011); in territorio in cui vige lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti dichiarato, ai sensi della legge 225/92, con l'art. 1 del DPCM n.46994 del 9/7/10 – immettevano rifiuti speciali non pericolosi nelle acque superficiali e, segnatamente, smaltivano i fanghi provenienti dal ciclo di depurazione dell'impianto di C.da Canalicchio (da considerarsi rifiuti ex articolo 127 decreto legislativo 152/06), immettendoli direttamente nelle acque del torrente Grimaldi (e conseguentemente, nel mare), invece di provvedere al loro regolare smaltimento. In Siracusa negli anni 2010, 2011 e fino al settembre 2012 (periodo nel quale la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto da parte del custode nominato a seguito del sequestro del 24 marzo 2012 consentiva di ricondurre l'impianto al corretto funzionamento). c) Per il reato previsto negli artt. 81cpv, 110, 674 c.p. perché – nelle qualità indicate nei capi A e B, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro – gettavano nelle acque del torrente Grimaldi e, conseguentemente, nel mare i fanghi provenienti dal ciclo di depurazione dell'impianto di C.da Canalicchio idonei ad imbrattare il predetto corso d'acqua e a molestare i proprietari degli immobili situati nelle vicinanze dello stesso torrente Grimaldi. In Siracusa negli anni 2010, 2011 e fino al settembre 2012 (periodo nel quale la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto da parte del custode nominato a seguito del sequestro del 24 marzo 2012 consentiva di ricondurre l'impianto al corretto funzionamento). d) Per il reato previsto dagli artt. 81 cpv, 110, 635, c. 1 e 2 n. 3, in relazione all'articolo 625 n.7 cp perché – nelle qualità indicate nei capi a e b, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro – gettavano nelle acque del torrente Grimaldi e, conseguentemente, nei mare i fanghi provenienti dal ciclo di depurazione dell'impianto di C.da Canalicchio, danneggiavano e deterioravano sia le acque del torrente Grimaldi sia quelle del Porto Grande di Siracusa, determinando cambiamenti nella colorazione delle acque, presenza di sospensioni scure gelificate, cattivi odori, proliferazione della flora acquatica tali da disturbare lo svolgimento delle normali attività connesse all'utilizzo dello specchio d'acqua prospiciente al porto grande di Siracusa (navigazione da diporto, visite turistiche, balneazione). Con l'aggravante di avere commesso i fatti su cose esposte per necessità alla pubblica fede e destinate a pubblica utilità. In Siracusa negli anni 2010, 2011 e fino al settembre 2012 (periodo nel quale la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto da parte del custode nominato a seguito dei sequestro del 24 marzo 2012 consentiva di ricondurre l'impianto al corretto funzionamento). e) Del reato di cui all'articolo 81, 110 cp – 734 cp – 181, c1 decreto legislativo n.42/2004, in relazione all'articolo 42 lett. c) stesso testo legislativo, ed all'articolo 44 lett. c) decreto del Presidente della Repubblica 380/01 perché – nelle qualità indicate nei capi A e B, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro – gettando illecitamente nelle acque del torrente Grimaldi e, conseguentemente, nel mare i fanghi provenienti dal ciclo di depurazione dell'impianto di C.da Canalicchio – alteravano le bellezze naturali di beni sottoposti a speciali protezione dell'autorità e di interesse paesaggistico e, nello specifico, il bacino del Porto Grande di Siracusa (dichiarato di notevole interesse pubblico e sottoposto a vincolo paesaggistico con decreto assessoriale del 30 settembre 1988), intervenendo su di essi in modo tale da determinare cambiamenti nella colorazione delle acque, presenza di sospensioni scure gelificate, cattivi odori, proliferazione della flora acquatica, tali da disturbare lo svolgimento delle normali attività connesse all'utilizzo dello specchio d'acqua prospiciente ai porto grande di Siracusa (navigazione da diporto, visite turistiche, balneazione). In Siracusa negli anni 2010, 2011 e fino al settembre 2012 (periodo nel quale la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto da parte del custode nominato a seguito del sequestro del 24 marzo 2012 consentiva di ricondurre l'impianto al corretto funzionamento). f) Per il reato di cui agli artt. 81cpv, 110, 335, 356 cp perché – in concorso tra loro e nelle qualità indicate nei capi A e B, quali gestori dell'impianto di trattamento delle acque reflue urbane sito in Siracusa, C.da Canalicchio – omettevano di adempiere agli obblighi derivanti dal contratto di servizio e affidamento del Servizio Idrico Integrato stipulato con l'ATO Idrico della Provincia di Siracusa ed in particolare: 1) Facevano mancare opere necessarie allo svolgimento del pubblico servizio in oggetto, con l'aggravante di cui al comma 2 n.3 dell'articolo 335 cp, atteso che si tratta di opere destinate ad ovviare ad un comune pericolo o ad un pubblico infortunio. In particolare, mantenevano l'impianto in esercizio, nonostante il malfunzionamento delle seguenti apparecchiature: Sedimentatori primari (del tutto fuori servizio); Sedimentatori secondari (inefficiente sistema di ripartizione sui tre sedimentatori); Digestori (completamente fuori servizio e senza centrifuga in efficienza); Commettevano frode nell'esecuzione della convenzione di gestione del servizio idrico integrato e, segnatamente, nonostante la percezione da parte degli utenti del corrispettivo previsto per l'attività, non adempivano agli obblighi negoziali relativi alla corretta gestione e smaltimento dei rifiuti (in particolare di quelli liquidi provenienti dagli impianti di smaltimento delle acque reflue urbane) immettendoli, almeno in parte, direttamente nell'effluente (torrente Grimaldi), omettendo di eseguire l'attività di trattamento e corretto smaltimento dei fanghi e risparmiando così sui costi di depurazione. In Siracusa negli anni 2010, 2011 e fino al settembre 2012 (periodo nel quale la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto da parte del custode nominato a seguito del sequestro del 24 marzo 2012 consentiva di ricondurre l'impianto al corretto funzionamento)». Individuate le PP.OO. in: «Consorzio A.T.O. Siracusa nella persona del legale rappresentante pro tempore, con sede in Siracusa, via Malta n.106; Comune di Siracusa nella persona del Sindaco pro tempore; Legambiente circolo Chico Mendes Onlus con sede in Siracusa, Piazza Santa Lucia n.20 nella persona del legale rappresentante pro tempore difeso di fiducia dall'avv. Danila Tuttoilmondo presso il cui studio ha eletto domicilio in Siracusa, v.le Scala Greca n.301; Legambiente comitato regionale siciliano con sede a Palermo via Agrigento n.67 nella persona del legale rappresentante pro tempore difeso di fiducia dall'avv. Danila Tuttoilmondo presso il cui studio ha eletto domicilio in Siracusa, v.le Scala Greca n.301/A; Associazione Natura Sicula Onlus nella persona del legale rappresentante pro tempore difeso di fiducia dall'avv. Glauco Reale del foro di Siracusa presso il cui studio è domiciliato ex lege »; evidenziata l'acquisizione delle ulteriori fonti di prova: «Consulenza tecnica a firma dei dott.ri SANNA e SCIOLETTE; consulenza tecnica informatica sui PC in uso agli indagati; attività di indagine svolta dal NICTAS con particolare riferimento alla gestione dei fanghi provenienti dal ciclo di depurazione dell'impianto sito in C.da Canalicchio; accertamenti svolti dall'ARPA di Siracusa; relazioni del custode giudiziario nominato; documentazione acquisita presso l'ATO Idrico, il comune di Siracusa, la SAI 8 ed altri enti pubblici; sommarie informazioni rese dai soggetti informati dei fatti; interrogatorio di L.M.R.; ogni altro atto contenuto nel fascicolo delle indagini preliminari»; appare evidente che l'incidenza delle contestazioni leda primari diritti di ordine costituzionale, quali quello alla salute ed alla salubrità dell'ambiente e di conseguenza sussiste la legittimazione e l'interesse da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di costituirsi parte civile; ai sensi dell'articolo 311 decreto legislativo n.152 del 2006, spetta al Ministro dell'ambiente, e della tutela territorio e del mare la legittimazione alla costituzione di parte civile nel procedimento per reati ambientali, al fine di ottenere il risarcimento del danno ambientale di natura pubblica, in sé considerato come lesione dell'interesse pubblico e generale all'ambiente–: se il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare intenda costituirsi parte civile nel processo penale che si terrà avanti il tribunale di Siracusa sezione penale in data, 5 dicembre 2013, per il risarcimento del danno ambientale in forma specifica e, se necessario, per equivalente patrimoniale; quali iniziative, per quanto di competenza, intenda in ogni caso assumere a tutela dell'ambiente, del territorio, del mare e delle acque del territorio di Siracusa. (4-00805)

 
Cronologia
sabato 8 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali

    In Afghanistan, nella zona occidentale di Farah, un soldato italiano resta ucciso e altri tre feriti nel corso di un attacco. La vittima è Giuseppe La Rosa.



mercoledì 12 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva la proposta di legge recante istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere (C. 482), che sarà licenziata definitivamente dal Senato il 18 luglio (legge 19 luglio 2013, n. 87).