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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00033 presentata da FOSSATI FILIPPO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 11/06/2013

Atto Camera Risoluzione in commissione 7-00033 presentato da FOSSATI Filippo testo di Martedì 10 settembre 2013, seduta n. 74 La XII Commissione, premesso che: il decreto-legge n.158 del 13 settembre 2012, convertito, con modificazione dalla legge n.189 dell'8 novembre 2012, recante «Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute», all'articolo 13, integra le procedure di registrazione per i prodotti omeopatici, modificando di fatto l'articolo 20 del decreto legislativo n.219 del 24 aprile 2006; il decreto del Ministero della salute del 21 dicembre 2012 «Aggiornamento degli importi delle tariffe e dei diritti per le prestazioni rese a richiesta e a utilità dei soggetti interessati» riguarda la registrazione di medicinali omeopatici e di medicinali di origine vegetale basata sull'uso tradizionale, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 marzo 2013 prevede un innalzamento dei costi dei rinnovi di registrazione dei farmaci omeopatici, con tariffe per le registrazioni e le variazione dei medicinali omeopatici non sostenibili da questo settore produttivo; infatti ogni azienda omeopatica ha la necessità di registrare diverse centinaia di farmaci, peraltro da anni presenti sul mercato, con un aggravio di spesa eccessivo avendo tali aziende in genere un fatturato di piccola o media entità; l'Italia rappresenta il terzo mercato europeo di farmaci omeopatici dopo Francia e Germania e secondo i dati Doxa 2012, circa il 18 per cento dei cittadini ricorre a questa tipologia di medicinali; il comparto dei farmaci omeopatici è costituito da circa 20 aziende, con un fatturato complessivo di circa 160 milioni di euro che producono una spesa totalmente a carico dei cittadini di circa 300 milioni; è necessario tener conto delle differenze sostanziali tra medicinali omeopatici e farmaci della farmacopea ufficiale, poiché per i medicinali omeopatici è prevista una registrazione semplificata e l'assenza di indicazioni terapeutiche specifiche; una eventuale deprecabile scomparsa della disponibilità di medicinali omeopatici rischierebbe di penalizzare non solo il comparto della medicina omeopatica (produttività, ricerca scientifica, occupazione) ma anche i milioni di italiani, pari a circa il 18 per cento dell'intera popolazione, cui di fatto verrebbe negata la libertà di scelta terapeutica; è quindi fondamentale facilitare la registrazione di medicinali omeopatici, a tutela del diritto di scelta terapeutica dei cittadini e di cura del medico nonché di sicurezza per la popolazione, impegna il Governo: ad adottare tutte le iniziative normative e regolamentari necessarie per garantire l'effettiva applicazione delle disposizioni concernenti le procedure e i requisiti per la registrazione semplificata dei medicinali omeopatici, di cui al decreto-legge 12 settembre 2012, n.158, e del decreto ministeriale del 21 dicembre 2012, garantendo, fra l'altro, i seguenti obiettivi: a) la ricostituzione di un tavolo di confronto fra le aziende produttrici ed Aifa per la definizione nel dettaglio delle procedure per la registrazione previste dal decreto legislativo n.158 del 2012; b) tempi necessari alle aziende omeopatiche e ad Aifa per espletare le pratiche relative all'applicazione delle norme vigenti, eventualmente valutando l'opportunità di prorogare i tempi di attuazione della normativa stessa; c) la sostenibilità delle disposizioni riconsiderando l'entità delle tariffe previste dal decreto del Ministero della salute del 21 dicembre 2012. (7-00033) « Fossati , Lenzi , Grassi , Patriarca , Casati , Iori , Biondelli , Miotto , D'Incecco ».

 
Cronologia
sabato 8 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali

    In Afghanistan, nella zona occidentale di Farah, un soldato italiano resta ucciso e altri tre feriti nel corso di un attacco. La vittima è Giuseppe La Rosa.



mercoledì 12 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva la proposta di legge recante istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere (C. 482), che sarà licenziata definitivamente dal Senato il 18 luglio (legge 19 luglio 2013, n. 87).