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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00357 presentata da VENTRICELLI LILIANA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 17/06/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-00357 presentato da VENTRICELLI Liliana testo di Lunedì 17 giugno 2013, seduta n. 34 VENTRICELLI , CARIELLO , D'AMBROSIO , BASILIO , BRESCIA , CORDA , FRUSONE , RIZZO e ZOLEZZI . — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che: il Parco nazionale dell'Alta Murgia, istituito con decreto del Presidente della Repubblica del 10 marzo 2004, è una area naturale protetta situata in Puglia, nelle province di Bari e di Barletta-Andria-Trani; è un ente autonomo regolato dalla legge n.394 del 1991: nel gennaio 1993 tutti i comuni interessati deliberano la propria adesione al progetto di istituzione del parco; il 14 ottobre 1993 la conferenza dei servizi costituisce il comitato tecnico che deve elaborare una proposta di perimetrazione e le relative norme provvisorie di salvaguardia; il 24 novembre 1993 la conferenza dei servizi approva all'unanimità la proposta di perimetrazione del comitato tecnico e avvia l’ iter amministrativo per l'istituzione del Parco; nel marzo 1997 si approva la legge quadro regionale sulle aree protette pugliesi (legge regionale n.19 del 1997) nella quale si prevede l'istituzione del parco regionale dell'Alta Murgia; nel dicembre 1998 la Camera dei deputati approva in via definitiva il disegno di legge «Nuovi interventi in campo ambientale» (legge n.426 del 1998) che prevede l'istituzione del parco nazionale dell'Alta Murgia; nel 1999 c’è la presentazione della bozza di perimetrazione del Parco nazionale dell'Alta Murgia elaborata dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare; l'11 novembre 2002 si arriva all'accordo preliminare comuni-regione-Ministero su perimetrazione e norme transitorie di salvaguardia; nel 2003 si arriva alla delibera regionale di approvazione definitiva; il parco ha un'estensione di circa 68.077 ettari, ripartiti in tre zone a tutela differenziata: zona 1 – di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e storico-culturale, caratterizzata da prevalente paesaggio «steppico» e rupicolo; zona 2 – di valore naturalistico, paesaggistico e storico culturale, caratterizzata da prevalente paesaggio agricolo; zona 3 – di connessione ecologica e di promozione di attività economiche compatibili con le finalità del parco. In tale zona sono comprese le aree interessate da accordi di programma, ai sensi delle norme regionali in materia; flora e fauna sono costantemente monitorati: nel Parco nazionale si ritrovano per lo più esemplari di alberi tipici della regione, sono molto diffuse specie di erba bassa e media, è possibile trovare piante o arbusti ad interesse alimentare, alcune specie fungine e, inoltre, benché non sia riscontrabile una particolare varietà di fauna, è stata accertata la presenza di donnole, faine, lepri, roditori, volpi e, dopo la reintroduzione di alcune coppie di cinghiali che si sono rapidamente moltiplicati, si è potuto assistere al riaffacciarsi di lupi generalmente provenienti dall'Abruzzo o dalla più vicina Lucania, così come attestano documentazioni fotografiche; l'istituzione dei parco è dovuta soprattutto alle rilevanti valenze naturalistiche del territorio che costituisce una delle più importanti aree steppiche d'Italia con la presenza di vari endemismi floristici e una delle maggiori popolazioni di avifauna delle steppe; l'area ha inoltre una forte valenza paesaggistica e culturale, grazie alla presenza di fenomeni carsici che hanno modellato il calcare della zona e reso possibili originali architetture rurali, e di numerose testimonianze preistoriche come i ritrovamenti de l'Uomo di Altamura; inoltre l'aspetto prevalente del territorio è caratterizzato da paesaggi quasi «lunari» che sono frutto di un'azione di erosione millenaria da parte di venti e acque piovane che hanno modellato nel secoli le forme dell'altopiano calcareo, creando un eccezionale patrimonio di fenomeni di origine carsica; nel Parco nazionale dell'Alta Murgia sono presenti poligoni militari estesi per circa il 30 per cento del territorio, come da delibera regionale n.400 del 23 febbraio 1983 che approva la delibera di giunta n.9116 del 20 settembre 1982 con la quale si destina, a poligoni militari permanenti, un'area complessiva di circa 15.000 ettari; nel territorio insistono le seguenti istallazioni ad uso militare, con relative servitù: deposito munizioni Poggiorsini – Poggiorsini, C.N.A. di Monte Caccia – Spinazzola-Andria; e i seguenti poligoni occasionali: poligono Torre di Nebbia – Spinazzola, poligono di tiro di Madonna del Buon Cammino – Altamura (parzialmente compreso nel territorio del Parco), poligono Parisi Vecchio, poligono La Sentinella – Altamura, poligono Scorzone – Minervino; gli accordi relativi alla possibilità di utilizzare una parte del territorio del parco per effettuare esercitazioni militari sono antecedenti all'istituzione del Parco stesso, regolati tra le stesse autorità militari e la regione Puglia; tali esercitazioni hanno un impatto ambientale deleterio per la zona, così come riportato da diversi studi scientifici: le esplosioni prodotte dalle simulazioni di guerra rilasciano nano particelle di metalli pesanti nell'aria e sul terreno, inquinando la falda acquifera e entrando nei tessuti umani (e non solo) senza più uscirne causando gravi malattie fra cui formazioni tumorali; da diversi anni la popolazione pugliese si è espressa in maniera inequivocabile contro il protrarsi delle installazioni militari nella regione, che bloccano lo sviluppo produttivo e sociale della regione; la presenza militare con le sue attività condiziona lo sviluppo economico dei territori con le servitù militari e talvolta imponendo scelte alle amministrazioni locali che vanno in contrasto con la volontà delle popolazioni interessate; rispetto alla scelta di tenere esercitazioni militari nel territorio interessato, il Presidente dell'ente parco, Cesare Veronico ha dichiarato che: «Noi non possiamo autorizzare alcuna esercitazione militare – afferma Veronico –: si tratta di decisioni che spettano esclusivamente al Ministero della difesa e nelle quali, purtroppo, non abbiamo modo di intervenire. I poligoni addestrativi, voglio che sia chiaro, sono in aperta contraddizione con i nostri obiettivi e sono il lascito di decisioni precedenti all'istituzione del Parco: esistono dagli anni 70 e tempi e modalità del loro utilizzo sono stati stabiliti in sede di comitato misto paritetico tra le autorità militari e la Regione Puglia. Nel corso dell'incontro di cortesia dello scorso 8 febbraio 2013, tenutosi a Bari presso il comando della Brigata meccanizzata «Pinerolo» con il comandante del 2 o Comando Forze di difesa generale Vincenzo Lobs, non ho in alcun modo espresso parere favorevole all'attuazione di un incremento delle attività di esercitazione militare; ho, al contrario, disapprovato tali interventi. Proprio nelle ore in cui l'Alta Murgia intraprende ufficialmente il percorso per il conseguimento della Carta europea per il Turismo Sostenibile, prendo atto con rammarico della prosecuzione delle attività militari. Questo Parco deve essere percepito come un luogo di pace e di serena convivenza. Chiederò immediatamente un incontro a tutti i parlamentari, in particolare a quelli dell'Alta Murgia, perché si attivino per modificare il quadro normativo ed impedire le operazioni militari nelle aree protette. Quanto all'ipotesi dell'istituzione di nuovi poligoni militari all'interno dei Parco, si tratta di pure farneticazioni»–: considerati gli accordi stabiliti in sede di Comitato misto paritetico tra le autorità militari e la regione Puglia che regola la possibilità di effettuare esercitazioni militari nel territorio del Parco –, quale sia il criterio generale per il quale è possibile continuare ad utilizzare «aree di reperimento» di grande pregio ambientale elencate nella legge quadro sulle aree protette (legge n.394 del 1991, articolo 34) in cui l'Alta Murgia è stata inserita insieme ad altre zone del territorio italiano, per i suddetti usi; se non sia opportuno individuare una serie di aree più idonee a tali usi poiché, come già riportato in premessa, le attività militari svolte hanno un forte impatto ambientale sul territorio che, proprio per questo, necessiterebbe di periodiche attività di bonifica; se sia possibile intraprendere, di concerto con la regione Puglia, un piano di riordino delle attuali servitù militari presenti nella regione, al fine di ridurre quanto più possibile le aree militari presenti nel territorio pugliese che per troppi anni è stato oggetto di un interesse prevalente da parte del Ministero della difesa che ha seriamente compromesso l'ambiente e la naturale vocazione turistica delle aree interessate, limitandone in maniera considerevole lo sviluppo economico e sociale; se non ritengano di intervenire affinché si possa avviare un'intesa atta a smilitarizzare, in un futuro prossimo, la zona interessata e, nel contempo, pensare il prima possibile ad un riordino delle servitù coinvolte. (5-00357)





 
Cronologia
mercoledì 12 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva la proposta di legge recante istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere (C. 482), che sarà licenziata definitivamente dal Senato il 18 luglio (legge 19 luglio 2013, n. 87).



lunedì 17 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali

    A Lough Erne, nell'Irlanda del Nord, i leader dei paesi del G8 discutono di lotta all'evasione fiscale, trasparenza e commercio. Sottoscrivono inoltre un comunicato che auspica una soluzione politica della crisi siriana.



martedì 18 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, recante interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo (C. 1012), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 17 luglio (legge 18 luglio 2013, n. 85).