Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00041 presentata da CAUSI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 17/06/2013

Atto Camera Risoluzione in commissione 7-00041 presentato da CAUSI Marco testo di Giovedì 20 giugno 2013, seduta n. 37 La VI Commissione, premesso che: l'evasione fiscale rappresenta un problema rilevante dal punto di vista economico e del benessere sociale perché comporta effetti negativi sull'equilibrio finanziario sull'equità, sulla distribuzione del reddito e sull'efficienza nell'allocazione delle risorse; il contrasto all'evasione deve essere un elemento centrale e imprescindibile nell'azione di risanamento della finanza pubblica, sia per i suoi effetti diretti sull'entità delle entrate sia per la redistribuzione del prelievo fiscale; secondo il direttore centrale per la ricerca economica della Banca d'Italia, nel corso della recente audizione sul Documento di economia e finanza, l'elevato livello di evasione fiscale rende il carico sui contribuenti onesti ancora più ingente, determina distorsioni nell'offerta di fattori produttivi e fenomeni di concorrenza sleale ed è di ostacolo alla crescita della dimensione delle imprese; il gruppo di lavoro sull'economia sommersa e i flussi finanziari istituito dal Ministero dell'economia e delle finanze ha stimato, per il 2008, il valore aggiunto prodotto nell'area del sommerso economico tra un minimo di 255 miliardi di euro e un massimo di 275 miliardi di euro, pari rispettivamente al 16,3 e al 17,5 per cento del prodotto interno lordo; tuttavia, il concetto economico di valore aggiunto non è esattamente sovrapponibile a quello di base imponibile, così che per ottenere una corretta rappresentazione dei mancati versamenti d'imposta occorre quantificare il tax gap , che misura la differenza tra la raccolta «potenziale», ovvero ciò che dovrebbero versare i contribuenti in ottemperanza alla legislazione vigente, e la raccolta effettiva, vale a dire quanto viene effettivamente versato; l'Agenzia delle entrate si è dotata di uno strumento per misurare il tax gap , che include l'evasione intenzionale e i mancati versamenti dovuti a errori nell'interpretazione delle norme e alle crisi di liquidità indotte dal ciclo economico; è importante differenziare il tax gap per tipologie di imposta, poiché il comportamento del contribuente può variare sia in ragione delle fattispecie economiche che creano base imponibile, sia per le caratteristiche proprie del tributo: secondo uno studio pubblicato sulla rivista della società italiana di statistica, il gap Iva rispetto a quella potenziale risulta superiore al 25 per cento e si colloca su livelli più elevati di circa il 15 per cento rispetto alla media europea, mentre il gap Irap è inferiore a quello dell'Iva dimostrando la minore evadibilità di questo tributo rispetto all'Iva; le misure adottate con il decreto-legge n.201 del 2011 – che hanno, tra l'altro, ridotto la soglia legale di utilizzo del contante per i pagamenti, previsto l'obbligo di comunicazione da parte delle banche e degli altri operatori finanziari delle movimentazioni risultanti dai conti intrattenuti con i clienti, anche ai fini della migliore programmazione dei controlli, e riconosciuto benefici fiscali nei confronti di artisti, professionisti, persone fisiche e società di persone esercenti attività imprenditoriali, a condizione che essi adempiano a una serie di obblighi di trasparenza – appaiono necessarie per favorire l'emersione delle basi imponibili e accrescere l'efficacia dell'azione di contrasto ma non sufficienti a garantire la necessaria riduzione dell'evasione; il disegno di legge di delega per la revisione del sistema fiscale presentato dal Governo il 18 giugno 2012, approvato in prima lettura dalla Camera, il cui iter non si è concluso entro il termine della legislatura scorsa, prevedeva tra l'altro specifiche norme per il contrasto all'evasione e all'elusione fiscale nonché il riordino dei fenomeni di erosione fiscale; l'azione di controllo degli organi amministrativi non può che essere uno degli elementi della complessiva strategia messa in campo per accrescere la tax compliance e la legalità dei comportamenti fiscali, strategia che deve basarsi non solo sugli strumenti repressivi ma soprattutto sugli strumenti organizzativi, tecnologici e procedurali volti a sollecitare comportamenti collaborativi finalizzati all'emersione delle basi imponibili, rendendo non possibile o, comunque, non conveniente l'evasione; la Corte dei conti, nel Rapporto 2013 sul coordinamento della finanza pubblica, ha sottolineato «l'esigenza di un significativo mutamento nella strategia fiscale perseguita dal legislatore, che piuttosto che perseguire il recupero delle somme non versate dopo che l'evasione si è prodotta, possa favorire maggiormente l'emersione spontanea delle basi imponibili e la tempestiva acquisizione delle relative imposte attraverso un uso più efficace delle moderne tecnologie informatiche e telematiche e un ruolo attivo degli enti finanziari coinvolti», impegna il Governo: a dare rapida attuazione alle misure previste nel piano d'azione contro la frode e l'evasione fiscale presentato dalla Commissione europea il 6 dicembre 2012; a predisporre un rapporto annuale sull'economia non osservata e sull'evasione fiscale e contributiva, che fornisca una stima ufficiale dell'ammontare delle risorse sottratte al bilancio pubblico dall'evasione, con la massima disaggregazione possibile dei dati a livello territoriale, settoriale e dimensionale, e che individui le linee di intervento e prevenzione contro la diffusione del fenomeno dell'evasione e per stimolare l'adempimento spontaneo degli obblighi fiscali; a favorire in ogni modo l'adempimento spontaneo degli obblighi fiscali, mediante l'introduzione di norme volte alla costruzione di un migliore rapporto tra fisco e contribuenti attraverso forme di comunicazione e cooperazione rafforzata, di incentivi sotto forma di minori adempimenti per i contribuenti e di riduzioni delle eventuali sanzioni, nonché forme specifiche di interpello preventivo con procedura abbreviata, prevedendo altresì che le imprese di maggiori dimensioni costituiscano sistemi aziendali strutturati di gestione e controllo del rischio fiscale, con una chiara attribuzione di responsabilità nel sistema dei controlli interni; a valutare l'opportunità di prevedere l'obbligo di fatturazione elettronica e di trasmissione telematica dei corrispettivi, estendendo quanto già previsto nei confronti della pubblica amministrazione ai sensi del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 3 aprile 2013, n.55, in attuazione della normativa prevista dai commi da 209 a 214 della legge 244 del 2007, a fronte di una riduzione degli adempimenti amministrativi e contabili dei contribuenti, specie per le ditte individuali e i professionisti con il contestuale superamento degli obblighi di emissione di scontrini e ricevute di carattere fiscale e di compilazione del modello studi di settore; a valutare l'opportunità di mantenere l'obbligo di comunicazione dei dati dei clienti consumatori finali che hanno effettuato acquisti di importo superiore a 3.600 euro, misura che, oltre a sembrare oggi scarsamente utile, per il sovrapporsi all'obbligo di comunicazione delle operazioni da parte degli intermediari finanziari, rischia di indurre effetti negativi sui consumi o, peggio, di incrementare la propensione ad effettuare acquisti di beni e servizi «in nero»; a introdurre l'obbligo di transazione tracciata per tutte le operazioni tra soggetti IVA indipendentemente dai limiti di importo; a migliorare il flusso di informazioni riguardanti la formazione dell'IVA a debito e a credito, allineandosi alle best practice a livello europeo; verificando, in particolare, la possibilità di reinserire le dichiarazioni IVA periodiche; a verificare la possibilità di introdurre meccanismi di disincentivo all'evasione dell'IVA sui beni e servizi intermedi, con particolare riferimento ai meccanismi di reverse-charge , di applicazione del meccanismo di deduzione base da base per alcuni settori e di versamento dell'imposta da parte degli enti della pubblica amministrazione che acquistano beni o servizi soggetti all'imposta; a verificare la possibilità di promuovere una piattaforma informatica tra le Agenzie delle entrate territoriali e gli enti locali, finalizzata a strutturare e condividere un sistema informativo di monitoraggio e controllo del pagamento delle imposte/tributi erariali e locali; ad assumere iniziative dirette a prevedere l'obbligo di riscossione dei compensi professionali corrisposti da consumatori finali e soggetti non Iva mediante sistemi di pagamento tracciati e l'utilizzazione di un apposito conto corrente dedicato; a riconoscere come rilevanti ai fini fiscali solo i costi e le spese il cui pagamento sia effettuato mediante sistemi tracciati, sia nell'ambito delle attività d'impresa e professionali, sia ai fini della deduzione dal reddito complessivo o della detrazione dall'imposta di oneri; a emanare al più presto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze finalizzato a individuare una lista di Paesi in ragione del rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo ovvero della mancanza di un adeguato scambio di informazioni anche in materia fiscale di cui all'articolo 28, commi 7- bis e seguenti, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n.231, recante la normativa antiriciclaggio, valutando altresì l'opportunità di stabilire una norma generale che renda inopponibili all'amministrazione finanziaria italiana i rapporti economici di qualsiasi tipo intercorsi, anche solo indirettamente, con soggetti domiciliati in stati che non forniscono informazioni idonee ad identificare gli effettivi titolari e beneficiari dei rapporti; a valutare l'opportunità di introdurre l'obbligo di autotutela da parte dei dirigenti dell'amministrazione finanziaria sia nel caso di errori determinati dalla stessa amministrazione che nell'ipotesi di errori sanabili commessi dal contribuente e, conseguentemente, a sopprimere l'istituto della mediazione fiscale che ha aggravato gli oneri per i contribuenti e ha indebolito la capacità di deterrenza del sistema di controlli; ad assumere iniziative per prevedere strumenti di controllo per le vendite effettuate tramite distributori automatici, ripristinando la previsione già contenuta nella legge n.244 del 2007, inspiegabilmente abrogata poco prima che il sistema di controllo entrasse in operatività, dall'articolo 16, comma 4, del decreto-legge n.185 del 2008; a valutare l'opportunità di aumentare a un terzo del minimo la sanzione amministrativa tributaria in caso di acquiescenza, adesione all'accertamento o al verbale di constatazione e a ripristinare la responsabilità degli amministratori di società, esclusa per effetto dell'articolo 7 del decreto-legge n.269 del 2003; a valutare l'opportunità di assumere iniziative per elevare la misura edittale delle sanzioni penali previste nei casi di condotte fraudolente, allo scopo di consentire, in presenza di gravi indizi, l'utilizzazione dei più efficaci mezzi di indagine giudiziaria; a riconsiderare l'assetto organizzativo dell'amministrazione finanziaria e le sue tecnologie, accrescendo la sua capacità di assistenza e di confronto con il contribuente già nella fase dell'adempimento fiscale, allo scopo di pervenire ad una effettiva semplificazione amministrativa e a una rilevante riduzione dei costi connessi all'adempimento medesimo. (7-00041) « Causi , Colaninno , Fregolent , Bargero , Bonifazi , Capozzolo , Carbone , De Maria , De Menech , Marco Di Maio , Fragomeli , Ginato , Lorenzo Guerini , Gutgeld , Leonori , Lodolini , Pelillo , Petrini , Ribaudo , Rostan , Sanga , Paglia , Boccadutri ».

 
Cronologia
mercoledì 12 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva la proposta di legge recante istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere (C. 482), che sarà licenziata definitivamente dal Senato il 18 luglio (legge 19 luglio 2013, n. 87).



lunedì 17 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali

    A Lough Erne, nell'Irlanda del Nord, i leader dei paesi del G8 discutono di lotta all'evasione fiscale, trasparenza e commercio. Sottoscrivono inoltre un comunicato che auspica una soluzione politica della crisi siriana.



martedì 18 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, recante interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo (C. 1012), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 17 luglio (legge 18 luglio 2013, n. 85).