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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01012-A/045 presentata da ZOGGIA DAVIDE (PARTITO DEMOCRATICO) in data 18/06/2013

Atto Camera Ordine del Giorno 9/01012-A/045 presentato da ZOGGIA Davide testo di Martedì 18 giugno 2013, seduta n. 35 La Camera, premesso che: il provvedimento in esame contiene alcuni interventi prioritari tra cui misure diretta a sospendere il versamento della prima rata dell'imposta municipale propria (IMU); la sospensione del versamento è finalizzata a consentire l'elaborazione di una riforma complessiva dell'imposizione sul patrimonio immobiliare; per gli italiani residenti all'estero, la casa in Italia rappresenta un forte legame con la propria terra d'origine e la base a cui fare ritorno negli anni della pensione, o l'investimento effettuato in Italia per consentire il proprio rientro o quello dei figli; l'imposta municipale propria (o imposta municipale unica - IMU), è stata introdotta dal Governo Berlusconi con il decreto legislativo 14 marzo 2011, n.23, che ne stabiliva la vigenza a partire dal 2014, ed è stata poi anticipata al 2012 dal Governo Monti con la cosiddetta manovra «Salva Italia» (decreto-legge 6 dicembre 2011, n.201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n.214 recante disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici); per l'IMU, il decreto «Salva Italia» ha definito diverse aliquote base, modificabili in aumento o in diminuzione dalle singole amministrazioni comunali con delibera del consiglio comunale; l'aliquota base da applicare varia a seconda che l'immobile sia o non sia l'abitazione principale del proprietario; per l'immobile considerato «abitazione principale», ossia quello in cui il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente, era prevista un'aliquota dello 0,4 per cento, modificabile dello 0,2 in aumento o in diminuzione dai comuni e una detrazione di 200 euro annui, con un'ulteriore detrazione di 50 euro per ogni figlio nel nucleo familiare, di età non superiore a ventisei anni; per l'immobile che non costituisce l'abitazione principale del proprietario, l'aliquota di base era fissata allo 0,76 per cento, modificabile da 0,4 a 1,06 per cento con delibera del consiglio comunale; ne consegue che il carico fiscale risulta sensibilmente, inferiore nel caso in cui gli immobili vengano riconosciuti come abitazione principale; nell'applicazione dell'ICI, l'articolo 4- ter del decreto-legge 23 gennaio 1993 convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 1993, n.75, prevedeva che si considerasse direttamente adibita ad abitazione principale l'unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani residenti all'estero a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risultasse locata; sin dall'introduzione dell'IMU, l'attività parlamentare dei deputati eletti nella circoscrizione Estero è stata volta ad equiparare gli immobili di proprietà degli italiani residenti all'estero alle abitazioni principali, garantendo, così, che il trattamento fiscale, di cui gli italiani all'estero avevano goduto per vent'anni ai fini dell'ICI, continuasse ad operare anche per l'imposta municipale propria; in sede d'esame in Assemblea del «decreto Salva Italia» è stato accolto un ordine del giorno (ODG 9/04829-A/043) che impegnava il Governo ad assicurare, anche ai cittadini italiani residenti all'estero proprietari di unità immobiliari in Italia, la detrazione di base di 200 euro sull'abitazione posseduta in Italia; un emendamento, al decreto-legge 2 marzo 2012, n.16, ha affidato ai comuni la facoltà di decidere quale aliquota IMU applicare agli immobili posseduti nei rispettivi territori dai connazionali residenti all'estero e di estendere a tali immobili lo stesso trattamento previsto per le «abitazioni principali», riconoscendo in linea di principio la possibilità di ripristinare la disciplina in vigore per vent'anni ai fini dell'ICI; le case possedute in Italia dagli italiani all'estero generano molto spesso un consistente indotto economico e in molti piccoli comuni contribuiscono a contrastare i diffusi fenomeni di degrado architettonico e di abbandono degli immobili; in molti casi, proprio su un'attenta gestione e ristrutturazione del patrimonio edilizio dei centri storici minori, si fondano le iniziative di promozione e di rilancio turistico delle zone interne, le più bisognose di sostegno, impegna il Governo ad assumere ogni idonea iniziativa, nella riforma della legislazione sull'imposta municipale unica, tesa a ripristinare l'equiparazione all'abitazione principale dell'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia dai cittadini italiani residenti all'estero, a condizione che non sia locata; a garantire che le nuove disposizioni tengano comunque conto nella ridefinizione dei tributi sui servizi del valore sociale ed economico della nostra emigrazione e dell'esigenza di mantenere vivo il legame tra il territorio e gli emigrati; a valutare l'opportunità di precisare con apposita circolare che le disposizioni che i comuni hanno assunto in relazione alla equiparazione ad abitazione principale dell'unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata, si applicano anche nei casi in cui il cittadino italiano risulti iscritto ad un comune AIRE diverso dal comune in cui è dislocato l'immobile, come peraltro si evince dalla norma che cita espressamente «posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato», senza fare riferimento al comune di iscrizione AIRE. 9/1012-A/ 45 . (Testo modificato nel corso della seduta) Zoggia , Gianni Farina , Fedi , Garavini , La Marca , Porta , Stumpo .

 
Cronologia
lunedì 17 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali

    A Lough Erne, nell'Irlanda del Nord, i leader dei paesi del G8 discutono di lotta all'evasione fiscale, trasparenza e commercio. Sottoscrivono inoltre un comunicato che auspica una soluzione politica della crisi siriana.



martedì 18 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, recante interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo (C. 1012), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 17 luglio (legge 18 luglio 2013, n. 85).



venerdì 21 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 383 voti favorevoli e 154 contrari, nel testo della Commissione identico a quello approvato al Senato, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 26 aprile 2013 n. 43, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per l'Expo 2015. Trasferimento di funzioni in materia di turismo e disposizioni sulla composizione del CIPE (C. 1197), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia. (legge 24 giugno 2013, n. 71).