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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00982 presentata da IMPEGNO LEONARDO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 21/06/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00982 presentato da IMPEGNO Leonardo testo di Venerdì 21 giugno 2013, seduta n. 38 IMPEGNO . — Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che: i medici in servizio presso le strutture penitenziarie hanno stipulato un contratto di convenzione, con proroga automatica, con il Ministero della giustizia ai sensi della legge n.740 del 1970, che prevede che per tali medici non si applicano incompatibilità e limitazioni rispetto ad altre attività lavorative; nel 2008, con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1 o aprile 2008 è stato disposto il passaggio della gestione della medicina penitenziaria dal Ministero della giustizia alle aziende sanitarie locali; non avendo, fino al mese di marzo di quest'anno, la regione Campania deliberato sulle modalità applicative del passaggio predetto, le convenzioni con le figure professionali mediche e laureate non mediche transitate dal Ministero della giustizia alle ASL (da ora in poi definite «transitanti») sono state prorogate mantenendo inalterate le convenzioni, quindi alle stesse condizioni contrattuali; nel giugno 2009 la Conferenza Stato-Regioni determinava le linee guida da applicare per il passaggio delle competenze alle ASL, linee guida recepite anche dalla regione Campania nel settembre dello stesso anno, che richiamavano l'importanza del mantenere al lavoro le professionalità preesistenti, vista la particolare delicatezza del compito da esse stesse svolte; a fine novembre del 2011 la ASL Napoli 1 Centro, a firma del commissario Scoppa, unica nel panorama nazionale, prorogava con scadenza ultima il 31 dicembre 2011 le convenzioni in essere, alcune portate avanti da oltre 20-30 anni; il 1 o gennaio 2012 a tutti i «transitanti» convenzionati con l'ASL Napoli 1 Centro, veniva bloccato l'accesso negli istituti di pena; nel marzo 2012 la regione Campania si è pronunciata a favore del reintegro immediato con il decreto del commissario ad acta n.28, che proroga le convenzioni in essere al 31 dicembre 2011 fino alla definitiva regolamentazione di tutta la materia riguardante la sanità penitenziaria che non potrà far a meno di prevedere, per le succitate linee guida, l'impiego dei medici «transitanti»; il 20 dicembre 2012 il TAR Campania con sentenza 5290/2012, nel dare ragione a 46 medici ricorrenti, rendeva nulle tutte le delibere adottate all'epoca dal commissario Scoppa per la ASL, relative all'allontanamento dei medici. L'ASL pur manifestando disponibilità alla reimmissione in servizio dei medici, con le delibere n.314 di febbraio e n.565 di aprile 2013, mentre ha provveduto a sanare la situazione del comparto (personale infermieristico, OSA e altro), sta di fatto ritardando quanto stabilito dal TAR per quanto riguarda il personale medico e laureato non medico. Per tale motivo i medici «transitanti» sono stati costretti ad opporre altro ricorso al TAR chiedendo l'annullamento delle ultime due delibere con condanna alle spese; l'ASL, con la delibera 314 del 2013, incurante di quanto sancito per sentenza dal TAR, riconferma la disparità di trattamento intercorso tra i medici e laureati non medici ed il comparto dando, con tale atto, continuità al rapporto di lavoro solo con i lavoratori appartenenti a quest'ultima categoria. Inoltre, stabilisce un'ulteriore disparità tra i medici e i laureati non medici ed i medici incaricati allorquando stabilisce che il decreto 26 si pone come ostacolo alla riammissione in servizio dei primi, ma non ritiene che lo stesso decreto interferisca con il proseguimento del rapporto di lavoro dei medici incaricati, pur essendo questi maggiormente interessati dall'atto pubblico; nel frattempo anche la regione, con decreto n.26 del 2013, rivedendo il decreto n.28 del 2012, ha definito le modalità di utilizzo dei medici transitanti inserendoli in una apposita lista ad esaurimento, fino ad apposita normativa nazionale inclusa negli Accordi collettivi nazionali. Quest'ultimo decreto ha però inserito una limitazione oraria ai medici transitanti, contrariamente a quanto stabilito dalla legge n.740 del 1970 che non impone alcuna limitazione né incompatibilità ai medici penitenziari, come già chiarito da cospicua precedente giurisprudenza. Per questo motivo i medici penitenziari della regione Campania hanno presentato ulteriore ricorso di sospensiva contro il decreto regionale nel punto che determina limitazioni orarie; tutta questa vicenda sta comportando notevoli disagi nell'assistenza sanitaria dei soggetti detenuti, come più volte segnalato dal provveditore regionale del Ministero della giustizia e da interventi della stampa cittadina; attualmente nei penitenziari gravitanti nella sfera dell'ASL Napoli 1 Centro (Poggioreale, Secondigliano, Nisida, OPG e Istituto dei Minori) non viene assicurata l'assistenza di base ed in alcuni casi nemmeno l'emergenza. Tale situazione è stata pubblicamente segnalata dal provveditore regionale del Ministero della giustizia, da alcuni direttori delle case di pena e dal garante per i detenuti. Si prevede che l'allargamento della problematica a tutti i medici penitenziari regionali comporterà un ulteriore aggravamento della situazione; tutta l'operazione condotta dalle ASL non si giustifica nemmeno, come precedentemente asserito dai direttori generali in un'ottica di risparmio di risorse. Il presunto e non provato risparmio ha di fatto comportato un enorme aumento dei costi nelle traduzioni dei detenuti che oggi, nelle carceri del napoletano, per effettuare anche una semplice visita medica specialistica devono essere accompagnati con scorta in uno degli ospedali cittadini, allungando tra l'altro le già insopportabili liste di attesa. Senza contare i maggiori rischi di evasione; interpellata a proposito più volte la ASL non si è riusciti a venire a conoscenza del perché non si sia, a tutt'oggi proceduto ad ottemperare ad una sentenza del TAR che prevedeva il reintegro dei medici precedentemente in servizio. A tutt'oggi, per oltre 100 medici è stato fatto ulteriormente slittare al 2 luglio il termine del presunto reintegro senza motivazione alcuna e senza la certezza che quella data non venga ulteriormente spostata come sta accadendo da oltre sei mesi, epoca della sentenza TAR–: quali iniziative, nei limiti delle loro prerogative e senza ledere quelle che sono le competenze regionali, i Ministri interrogati intendano adottare al fine di ripristinare, nell'immediato, una situazione di piena funzionalità della medicina penitenziaria stessa intervenendo su una inaccettabile sperequazione nei fatti determinatesi tra i medici della ASL Napoli 1 centro e tutti gli altri medici penitenziari italiani. (4-00982)





 
Cronologia
martedì 18 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, recante interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo (C. 1012), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 17 luglio (legge 18 luglio 2013, n. 85).



venerdì 21 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 383 voti favorevoli e 154 contrari, nel testo della Commissione identico a quello approvato al Senato, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 26 aprile 2013 n. 43, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per l'Expo 2015. Trasferimento di funzioni in materia di turismo e disposizioni sulla composizione del CIPE (C. 1197), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia. (legge 24 giugno 2013, n. 71).



lunedì 24 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    Il Ministro per le pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili Josefa Idem rassegna le dimissioni.