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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00017 presentata da DI LELLO MARCO (MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)) in data 25/06/2013

Atto Camera Risoluzione in Assemblea 6-00017 presentato da DI LELLO Marco testo di Martedì 25 giugno 2013, seduta n. 40 La Camera, premesso che: il decreto che il Governo si appresta ad approvare in materia di risarcimento danni alla integrità psico-fisica, si appalesa ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, nefasto ed illegittimo, palese «fotocopia» di quanto previsto dal precedente decreto Monti cosiddetto «ammazza risarcimenti»; invero, il tribunale di Milano, di concerto con l'Osservatorio sulla giustizia civile di Milano, per ovviare alla grave carenza normativa del legislatore nazionale in merito ai parametri di risarcimento dei danni biologici, ha dato vita a delle tabelle che sono state di recente aggiornate sulla base degli indici ISTAT di adeguamento al costo della vita nel periodo gennaio 2011-gennaio 2013; per tale ragione, non si comprende il motivo per cui il Governo Letta, in scia con il Governo Monti, abbia deciso di istituire dei parametri normativi di riferimento per il risarcimento della salute delle vittime dei sinistri stradali, inferiori di oltre il 50 per cento a quanto stabilito dal tribunale di Milano che da sempre costituisce il punto di riferimento per la materia; tale decisione è palesemente in contrasto con gli articoli 3, 24 e 32 della Costituzione, laddove secondo i firmatari del presente atto di indirizzo tiene conto esclusivamente degli interessi di banche ed assicurazioni, anche straniere; invero, la volontà espressa dal Governo Letta si muove nel solco del «decreto Balduzzi» n.158 del 2012 che ha fortemente ridotto i risarcimenti del danno alla salute per i casi di colpa medica, determinando già da ora una violazione del principio di uguaglianza rispetto ai danneggiati da sinistro stradale. Decisione tanto più grave se si pensa che in materia sanitaria non è previsto, in caso di insolvenza della impresa assicuratrice della struttura sanitaria, la possibilità di intervento del fondo generale vittime della strada; predeterminare in maniera rigida il risarcimento del danno alla salute, attraverso le tabelle governative del danno biologico, significa trasformare nella materia della tutela giuridica del bene salute (articolo 32 della Costituzione) il risarcimento dei danni in indennizzo precostituito contrariamente a quanto previsto dalla legge nel solco delle decisioni della Corte costituzionale in materia. Infatti, in tema di danno, in cui il risarcimento tende al ripristino dello « status quo ante », si determinerà una situazione di disuguaglianza di trattamento per i cittadini che chiedono il ristoro dei danni patrimoniali (i quali hanno diritto al ristoro integrale per il danno subito), laddove nel caso di richiesta risarcitoria per danno alla salute il cittadino si vedrà riconoscere un importo predeterminato (l'indennizzo) che non sarà mai riparatorio dell'intero nocumento subito, impegna il Governo a sospendere l’ iter di approvazione del decreto del Presidente della Repubblica avente ad oggetto il regolamento recante le tabelle delle menomazioni all'integrità psico-fisica ai sensi degli articoli 138 e 139 del decreto legislativo n.209 del 2005 fino all'espletamento di un approfondito ma rapido confronto nelle Commissioni parlamentari competenti, così da tenere conto delle indicazioni che emergeranno in tali sedi, anche al fine di garantire l'adeguato contemperamento tra le esigenze di tutelare le vittime degli incidenti stradali e quelle di contenere i costi delle polizze della responsabilità civile automobilistica. (6-00017) (Testo modificato nel corso della seduta). « Di Lello , Di Gioia , Locatelli , Pastorelli ».

 
Cronologia
lunedì 24 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    Il Ministro per le pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili Josefa Idem rassegna le dimissioni.



lunedì 1° luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali

    La Croazia entra a far parte dell'Unione europea, come 28° Stato membro.