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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00461 presentata da COPPOLA PAOLO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 26/06/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-00461 presentato da COPPOLA Paolo testo di Mercoledì 26 giugno 2013, seduta n. 41 COPPOLA , BONACCORSI , BIFFONI , FANUCCI , DE MENECH , VAZIO , ZANIN , DALLAI , BOSCHI , CARRESCIA , GENTILONI SILVERI , NARDELLA , FAMIGLIETTI , BRUNO BOSSIO , CARBONE , DONATI , FREGOLENT , PARRINI , MARTELLI , SENALDI , SCALFAROTTO , GELLI , ROTTA , LORENZO GUERINI , BRANDOLIN , TARICCO , GIACHETTI , RICHETTI , ERMINI e IORI . — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che: le tecnologie dell'informazione e della comunicazione sono il settore che più di ogni altro dà impulso e sostiene la crescita e lo sviluppo di un Paese: le reti intelligenti di nuova generazione – fisse e mobili – possono promuovere la crescita, secondo la Banca Mondiale per 1,3 punti di Pil ogni 10 per cento in più di diffusione della banda larga; secondo il Commissario europeo per l'agenda digitale Kroes un mercato unico digitale incardinato su reti di nuova generazione può portare in 10 anni ad una crescita del 4 per cento del PIL europeo; le sole transazioni on line tra Paesi dell'Unione rappresentano non meno di 2,5 miliardi di euro; rilevanti sono i risparmi realizzabili in termini di spesa pubblica, per le imprese e per le famiglie mediante sviluppo delle reti e dei servizi digitali – quasi 40 miliardi all'anno, a regime, per l'Italia: i risparmi potrebbero essere conseguiti grazie al telelavoro (2 miliardi), e-learning (1,4 miliardi), e-government e impresa digitale (16 miliardi), e-health (8,6 miliardi), giustizia e sicurezza digitale (0,5 miliardi), gestione energetica intelligente (9,5 miliardi); l'infrastruttura di nuova generazione è dunque una priorità di investimento: contribuisce infatti a sviluppare quello che è stato correttamente definito l’«ecosistema digitale» per recuperare produttività in tempi di crisi e sono una condizione essenziale per la competitività internazionale di un Paese e per creare nuova occupazione qualificata; tenendo conto delle situazioni di digital divide in cui versa il Paese, risulta di fondamentale importanza per le imprese nazionali la fornitura di una adeguata infrastruttura a banda larga e ultralarga al fine di poter accedere sui mercati globali in maniera competitiva; il decreto-legge n.179 del 2012 ha dettato misure specifiche per la crescita economica del Paese tra le quali particolare importanza rivestono gli interventi relativi alla diffusione delle tecnologie digitali autorizzando le spese per il completamento del Piano nazionale banda larga e disciplinando i procedimenti amministrativi per l'installazione di infrastrutture di comunicazione elettronica, anche con riguardo all'effettuazione delle opere necessarie (p.es. scavi); in particolare il comma 2- bis , dell'articolo 14 affida ad un regolamento del Ministero dello sviluppo economico, da emanarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, la definizione delle modalità di intervento da porre a carico degli operatori di telecomunicazione, al fine di minimizzare eventuali interferenze tra i servizi a banda ultralarga mobile nella banda degli 800 megahertz e gli impianti per la ricezione televisiva domestica. Gli interventi saranno finanziati a valere su un fondo costituito con i contributi degli operatori di telecomunicazioni assegnatari delle frequenze in banda 800 megahertz e gestito privatamente dagli operatori interessati, in conformità alle previsioni del regolamento; inoltre con il successivo comma 3 si demanda ad apposito decreto interministeriale, adottato di concerto dai Ministri dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con la Conferenza unificata, l'individuazione di specifiche tecniche delle operazioni di scavo per le infrastrutture a banda larga e ultralarga nell'intero territorio nazionale. La disposizione prevede che devono prioritariamente essere utilizzati gli scavi già attualmente in uso per i sottoservizi ed, inoltre dettaglia ulteriormente i contenuti del decreto, prevedendo che esso definisca: a) la superficie massima di manto stradale che deve essere ripristinata a seguito di una determinata opera di scavo; b) l'estensione del ripristino del manto stradale sulla base della tecnica di scavo utilizzata, quali trincea tradizionale, minitrincea, proporzionalmente alla superficie interessata dalle opere di scavo; c) le condizioni di scavo e di ripristino del manto stradale a seguito delle operazioni di scavo, proporzionalmente all'area d'azione; pur in presenza di un notevole impatto economico dell’ internet economy , con dati che indicano come con il digitale in Italia sono stati creati 700mila posti di lavoro in 15 anni, inspiegabilmente ancora non è stata data applicazione nei termini stabiliti dalla legge alle disposizioni di cui all'articolo 14, comma 2- bis e 3 del decreto-legge n.179 del 2012, per disciplinare i procedimenti amministrativi per l'installazione di infrastrutture di comunicazione elettronica, con riguardo all'effettuazione delle opere necessarie, in primo luogo per quel che riguarda le procedure da applicare agli scavi–: se i Ministri interrogati non ritengano urgente provvedere all'emanazione del decreto attuativo e del cosiddetto «regolamento scavi» di cui all'articolo 14, comma 2- bis , e comma 3, del decreto-legge n.179 del 2012, al fine di dotare l'intero Paese di una adeguata infrastruttura digitale dato che essa è uno degli strumenti più rilevanti per favorire lo sviluppo economico nazionale e per mettere il Paese al passo con gli altri Stati europei ed extraeuropei. (5-00461)





 
Cronologia
lunedì 24 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    Il Ministro per le pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili Josefa Idem rassegna le dimissioni.



lunedì 1° luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali

    La Croazia entra a far parte dell'Unione europea, come 28° Stato membro.