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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01151 presentata da PICCOLO SALVATORE (PARTITO DEMOCRATICO) in data 04/07/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01151 presentato da PICCOLO Salvatore testo presentato Giovedì 4 luglio 2013 modificato Martedì 9 luglio 2013, seduta n. 49 SALVATORE PICCOLO , GARAVINI , AMENDOLA , PICIERNO , GIORGIO PICCOLO , ROSTAN , PALMA , IMPEGNO , BONAVITACOLA , RUGHETTI , VALERIA VALENTE , TARTAGLIONE , MANFREDI , FAMIGLIETTI , VALIANTE , PARIS , TINO IANNUZZI . — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che: lo scorso 29 maggio, ad Orta di Atella, in provincia di Caserta, su disposizione del Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sono stati posti sotto sequestro otto fabbricati per un totale di 1444 unità immobiliari (appartamenti, negozi, box auto), il cui valore complessivo è stimato in circa 75 milioni di euro; nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria, che ha dato luogo al sequestro, la procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha iscritto nel registro degli indagati, per i reati di abuso d'ufficio e lottizzazione abusiva, ventinove persone; tra esse figurano imprenditori edili, tecnici del comune, l'ex sindaco di Orta di Atella, Salvatore del Prete (attuale responsabile del Suap dello stesso comune), Claudio Valentino, tecnico estensore del nuovo Piano Urbanistico comunale e Nicola Iovinella, consulente esterno per i problemi urbanistici, nonché qualche potente imprenditore sospettato di relazioni affaristiche e collusive con ben noti clan camorristici operanti sul territorio; le contestazioni mosse agli indagati riguardano il rilascio di «permessi a costruire», ritenuti illegittimi, per la realizzazione di una serie di immobili in aree diverse del comune di Orta di Atella (prevalentemente zona D), con originaria destinazione di tipo produttivo, commerciale o turistico per assumere, nel corso del tempo, una destinazione residenziale; il primo firmatario del presente atto, nella precedente legislatura, aveva già segnalato alcune vicende concernenti il comune di Orta di Atella, con l'atto ispettivo n.4-14752 del 2 febbraio 2012, a cui in data 6 agosto 2012 fu fornita risposta scritta dal Sottosegretario di Stato per l'interno, Saverio Ruperto, assicurando tra l'altro che al momento la Prefettura di Caserta stava valutando le iniziative da assumere, nel quadro delle proprie competenze ex articoli 141 e 143 del TUEL; nell'atto ispettivo di cui sopra si faceva espresso riferimento a due esposti inviati al prefetto di Caserta dai consiglieri di minoranza del comune di Orta di Atella per segnalare gravi irregolarità amministrative che apparivano indizio di forti condizionamenti ambientali, tali da ostacolare il normale e corretto esercizio delle attività di gestione dell'ente comunale; nel primo esposto, presentato in data 23 settembre 2011, i suddetti consiglieri rimarcavano che nella vita amministrativa si «registravano quotidianamente episodi di malcostume denunciati alle autorità competenti e oggetto di indagine» e sottolineavano, altresì, uno scarso rispetto dei principi di buona amministrazione e di trasparenza delle procedure amministrative; gli stessi, inoltre, segnalavano l'adozione di una serie di provvedimenti anomali, di chiaro stampo clientelare, confliggenti con quel preminente interesse pubblico cui deve esclusivamente riferirsi l'azione amministrativa, quali, ad esempio: a) l'elargizione al segretario comunale e al vicesegretario (quest'ultimo anche responsabile finanziario dell'ente) di competenze economiche di dubbia legittimità; b) l'accumularsi di debiti fuori bilancio accertati con sentenza esecutiva e non ancora riconosciuti attraverso le prescritte procedure di legge; c) l'attribuzione di due incarichi dirigenziali (cat. D3) al comandante della polizia municipale e all'ex sindaco, Salvatore Del Prete, nominato responsabile dello sportello unico delle attività produttive; d) l'assegnazione, in poco più di un anno, di ben cento incarichi legali per una spesa di circa 400.000 euro, nonché di quindici incarichi tecnici per una spesa di circa 150mila euro e di nove consulenze esterne per una spesa di 160mila euro, per un totale complessivo superiore ai 700 mila euro, nonostante nell'organico dell'ente figurassero professionalità e competenze specifiche che avrebbero potuto far fronte alle esigenze dell'amministrazione; e) la nomina di un tecnico esterno, l'ingegner Claudio Valentino (inquisito per turbativa d'asta con l'aggravante del favoreggiamento alla camorra anche nell'ambito di un'indagine concernente il comune di Villa Literno), per occuparsi delle inquietanti vicende urbanistiche del paese (devastato da un fenomeno di abusivismo edilizio di straripanti dimensioni) ed, in particolare, delle concessioni edilizie, già oggetto di pesante e motivata censura da parte della commissione d'accesso, a suo tempo (anno 2007) nominata presso il comune di Orta di Atella per accertare possibili forme di condizionamento ed infiltrazioni della criminalità organizzata nell'ambito della vita amministrativa dell'ente guidato dal sindaco Salvatore Del Prete; nel secondo esposto si stigmatizzavano, in particolare, i provvedimenti assunti dal responsabile del settore edilizio, ingegnere Valentino, finalizzati a sospendere i procedimenti di annullamento in autotutela di permessi di costruzione illegittimi, correttamente e doverosamente avviati dal suo predecessore; ai gravi fatti segnalati in quell'atto di sindacato ispettivo, che qui integralmente si richiamano, si sono aggiunti adesso i recenti provvedimenti giudiziari di sequestro di 1444 unità immobiliari innanzi richiamati che confermano, nella sostanza, le irregolarità, le violazioni di legge e gli abusi tuttora sussistenti nel settore urbanistico, dai quali potrebbero desumersi indizi e sospetti di collusioni con ambienti della criminalità organizzata; è da precisare, peraltro, che già il 16 marzo 2012 era stato effettuato un sequestro di due complessi immobiliari su suoli inedificabili, realizzati in assenza di piano di lottizzazione ed erano stati deferiti all'autorità giudiziaria tecnici comunali e titolari di imprese di costruzioni per i reati di cui agli articoli 30 (lottizzazione abusiva) e 44 del decreto del Presidente della Repubblica 380 del 2001 e all'articolo 479 (falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici) del codice penale; nuove denunce di illegittimità amministrative emergono, inoltre, da ulteriori esposti presentati dai consiglieri di minoranza; in particolare, sette consiglieri comunali in carica hanno motivatamente contestato la delibera di giunta comunale del comune di Orta di Atella n.191 del 27 dicembre 2012 di approvazione degli atti e della graduatoria del concorso per titoli ed esami per la copertura di 1 posto di istruttore direttivo tecnico (Categoria D1), a tempo indeterminato e parziale, unitamente a tutti gli atti correlati a tale deliberazione (direttiva del sindaco n.32/gab. dell'11 novembre 2010, determinazione n.142 del 24 novembre 2010 del segretario generale di approvazione del bando di concorso e atti della selezione); la contestazione è stata mossa, prima, con atto stragiudiziale di invito, diffida e messa in mora (protocollo 2294 del 22 febbraio 2013), con cui i consiglieri richiedevano l'annullamento in autotutela degli atti sopra menzionati, e poi, vista la persistenza della condotta, con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, presentato in data 10 maggio 2013, per la declaratoria di nullità e/o annullamento di tutti gli atti impugnati e di ogni conseguente statuizione; l'oggetto specifico della contestazione dei suddetti consiglieri attiene alla asserita «manifesta illegittimità» di tutti gli atti relativi al concorso prima menzionato, in quanto lo stesso è stato indetto senza avere preventivamente attivato ed espletato le necessarie procedure di mobilità previste dall'articolo 30, comma 2- bis , e dall'articolo 34- bis del decreto legislativo n.165 del 30 marzo 2001 n.165; devesi, peraltro, segnalare che i consiglieri comunali Salvatore Del Prete, Michele De Micco, Francesco Piccirillo e Giuseppe Roseto in data 7 dicembre 2012, avevano sporto alla locale stazione dei carabinieri denuncia-querela con la quale lamentavano che «circola voce già da qualche mese circa il possibile vincitore che con una graduatoria aperta per tre anni, possono passare anche a tre» e indicavano i nominativi del vincitore e di coloro che si sarebbero classificati rispettivamente al 2° e 3° posto; sta di fatto che, con la delibera di giunta comunale n.191 del 27 dicembre 2012 che approvava gli atti e la graduatoria del concorso, i nominativi indicati nella denuncia dei consiglieri risultavano effettivamente 1°, 2° e 3° classificato; è utile qui ricordare, per meglio rappresentare il complesso contesto politico amministrativo, alcuni eventi che, negli ultimi anni, hanno riguardato il predetto comune che come è noto è ricompreso in una parte del territorio casertano segnata da una radicata e penetrante presenza della criminalità organizzata, particolarmente interessata alle attività edilizie ed urbanistiche a carattere speculativo ed agli appalti di opere pubbliche; attualmente ricopre la carica di sindaco di Orta di Atella il signor Angelo Brancaccio in carica dal 2010, e già primo cittadino nel periodo 1996/2005; nel giugno del 2008 il consiglio comunale fu sciolto per infiltrazioni camorristiche, ai sensi dell'articolo 143 del decreto legislativo n.267 del 2000, mentre era sindaco in carica il già menzionato Salvatore Del Prete, eletto primo cittadino nel 2006 ed, oggi, come innanzi riferito, responsabile del Suap del comune, a seguito di incarico dirigenziale conferitogli dall'attuale sindaco Brancaccio, e indagato nella recente inchiesta che ha portato al sequestro dei 1444 immobili; il Del Prete, già vicesindaco di Brancaccio e ritenuto uomo di sua strettissima fiducia, era diventato sindaco nel 2005 (riconfermato, poi, nella consultazione elettorale del 2006), a seguito dell'elezione a consigliere regionale della Campania dello stesso Brancaccio che, per incompatibilità di legge, aveva dovuto lasciare la guida del comune; nel maggio del 2007, a carico di Angelo Brancaccio fu eseguita un'ordinanza di custodia cautelare per una serie di gravissime accuse, a seguito di un'inchiesta della procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere; nei confronti dello stesso pende tuttora un procedimento penale per i reati di peculato, corruzione per atto contrario ai doveri del proprio ufficio, estorsione, concussione ed altro: con lui furono arrestati tecnici comunali e imprenditori edili, ritenuti dagli inquirenti complici e corresponsabili di fatti e vicende risalenti all'epoca della precedente sindacatura del Brancaccio; nella relazione della Commissione d'accesso erano stati analiticamente descritti l'intreccio affaristico e criminoso tra esponenti politici, amministratori, dipendenti del comune, imprenditori e società varie e le collusioni con personaggi legati o, comunque, riconducibili alla criminalità organizzata; in particolare era stato rilevato che la massiccia cementificazione aveva arrecato ingenti danni al territorio, alla convivenza civile ed al concetto stesso di legalità, generando un fenomeno complessivo di devastazione ambientale, oltre che di inefficienza e corruzione; si precisava, altresì, che – durante gli anni di sindacatura di Brancaccio prima e di Del Prete poi – «l'abusivismo edilizio non era stato impedito da alcuna attività di controllo o, addirittura era stato supportato da provvedimenti autorizzativi o da titoli abilitativi»; non a caso, nell'ultimo decennio, Orta di Atella ha conosciuto un vero e proprio boom demografico, passando dai 13.070 abitanti del censimento del 2001 a più di 25.000 residenti attuali; a tal riguardo, gli stessi commissari straordinari ricordavano che il «95 per cento dei permessi di costruire rilasciati nel periodo 2000 – primo semestre 2008 (circa 2.100 per quasi 5.500 unità abitative) erano riferibili ad edifici costruiti in area industriale o zona PIP, e quindi destinati ad attività produttive che sono risultati in seguito modificati nella destinazione d'uso mediante procedimento amministrativo della DIA o con variante in corso d'opera; in entrambi i casi l'ufficio tecnico comunale non aveva provveduto ad emettere provvedimento di diniego per la mancata conformità allo strumento urbanistico, di fatto legittimando l'attività speculativa edilizia»; è da rilevare che, nel decreto del prefetto di Caserta del 2 giugno 2008 con il quale si disponeva la sospensione cautelare del consiglio comunale, del sindaco e della giunta di Orta di Atella ai sensi e per gli effetti dell'articolo 143 del testo unico 18 agosto 2000, n.267, si faceva esplicito riferimento a «chiari elementi su collegamenti degli organi elettivi del comune con la criminalità organizzata, nonché a forme di condizionamento dell'attività amministrativa (...)»; i gravi fatti preesistenti e quelli recentemente sopravvenuti, in uno con le numerose indagini giudiziarie in corso e con le circostanziate denunce prodotte dai consiglieri di minoranza, avvalorano il fondato timore, a parere degli interroganti, che possano ulteriormente consolidarsi quelle modalità di governo e quel sistema di gestione che erano stati contestati dalla commissione di accesso e sanzionati con il provvedimento di scioglimento del 2008 e che – come innanzi riferito – hanno dato luogo anche ad inchieste penali ed arresti per gravi reati–: quali iniziative la prefettura di Caserta abbia valutato di dover assumere, nel quadro delle proprie competenze ex articoli 141 e 143 del TUEL, stante la persistenza di condotte e di fatti di evidente gravità che si registrano nel comune di Orta di Atella e che sono oggetto anche di provvedimenti giudiziari; se il Ministro non valuti la necessità di acquisire adeguate ed urgenti informative circa i fatti denunciati dagli interroganti, oggetto peraltro di ampia diffusione sugli organi di stampa, per verificare compiutamente la regolarità, la correttezza e la legittimità delle attività e delle procedure amministrative nel predetto comune, anche in relazione a eventuali condizionamenti e/o inquinamenti esterni; se, in esito ai riscontri effettuati attraverso tutte le possibili interlocuzioni istituzionali, non ritenga di dover disporre l'accesso, con le modalità previste dalla normativa vigente in materia, per accertare se, nell'ambito dell'apparato politico-amministrativo, emergano elementi su collegamenti diretti e indiretti, con la criminalità organizzata, ovvero sussistano forme di condizionamento degli amministratori che possano compromettere la libera determinazione degli organi elettivi ed il buon andamento dell'amministrazione comunale, nonché il regolare funzionamento dei servizi alla stessa affidati. (4-01151)

 
Cronologia
lunedì 1° luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali

    La Croazia entra a far parte dell'Unione europea, come 28° Stato membro.



giovedì 11 luglio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva la proposta di legge recante istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (C. 67), che sarà licenziata definitivamente dal Senato il 18 dicembre (legge 7 gennaio 2014, n.1).