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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00810 presentata da RUBINATO SIMONETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 31/07/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-00810 presentato da RUBINATO Simonetta testo di Mercoledì 31 luglio 2013, seduta n. 62 RUBINATO e RUGHETTI . — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che: come noto, molti comuni, pur avendo subito i pesanti effetti del taglio dei trasferimenti statali, sono riusciti, con molte difficoltà e con il contributo dei cittadini, che hanno dovuto farsi carico della crescente pressione fiscale locale, a mantenere in ordine i propri bilanci e addirittura ad accantonare risorse per investimenti in opere di primario interesse; tra queste realtà, si segnala la particolare situazione del comune di Asolo (Treviso) che, fin dagli anni ’70, con gli ormai famosi decreti Stammati e con l'introduzione del cosiddetto criterio della «spesa storica» e la conseguente determinazione delle erogazioni statali sulla base della spesa sostenuta negli anni precedenti, ha subito per oltre 35 anni una significativa penalizzazione, senza che mai si sia proceduto all'alleggerimento del divario che si è venuto a determinare con altre amministrazioni comunali di pari fascia demografica; per avere un'idea di quanto esposto, basti pensare che nel 2003 i trasferimenti statali corrispondevano ad appena 138,47 euro pro-capite , ridotti nel 2007 a 94,37 euro a pro capite , mentre nel 2012 lo Stato intende addirittura recuperare per l'asserito maggior gettito IMU versato dai cittadini di Asolo un importo pari ad euro 259.873,52; tale condizione appare particolarmente penalizzante ed iniqua, in quanto il Comune di Asolo, dopo aver ricevuto minori risorse rispetto a comuni di pari dimensione per oltre 30 anni, ed essere quindi ricorso alla tassazione dei propri cittadini per autofinanziarsi, oggi si vede penalizzato perché i tagli conseguenti alle pesanti manovre economiche dal 2008 ad oggi sono stati lineari, cioè fatti in modo generalizzato e indistinto tra tutti gli enti locali; è in grave ritardo l'attuazione dei principi e criteri previsti dal federalismo fiscale, in particolare l'applicazione dei fabbisogni standard con la parametrazione dei costi dei servizi resi a livelli generali di efficienza ed economicità delle amministrazioni; nonostante la descritta penalizzazione derivante dal combinato disposto della spesa storica e dai tagli lineari e stanti le attuali difficoltà economiche, il comune di Asolo, che conta attualmente circa 9.000 abitanti, attraverso la valorizzazione delle proprie risorse, è riuscito ad accumulare una somma tale da consentirgli di realizzare un nuovo plesso unico scolastico per la scuola primaria, dove concentrare tutti gli alunni delle attuali quattro sedi nelle frazioni, con ricadute positive nei prossimi anni in termini di qualità del servizio scolastico, efficienza della gestione e riduzioni di spesa; il progetto, approvato in via definitiva nel 2007 dall'allora amministrazione comunale, è divenuto un obiettivo primario dell'Amministrazione in carica anche a seguito dei recenti eventi sismici che hanno colpito varie parti della penisola, per mettere in sicurezza gli alunni del Comune di Asolo, che risulta essere uno tra quelli a più alto rischio sismico; a tal fine l'ente ha ottenuto nel 2007 (DGR 2397 del 31.07.2007) un finanziamento regionale di 923.165,55 euro a fronte di una spesa di 2.780.000,00 euro per la realizzazione di un primo stralcio funzionale, con 20 aule oltre a spazi comuni e di servizio, per accogliere tutti e 4 i plessi esistenti; la realizzazione del primo stralcio ha incontrato delle difficoltà notevoli in quanto i lavori, appaltati nel 2008, sono stati oggetto di ordine di sospensione in data 24 agosto 2009 da parte del direttore lavori, nonché di risoluzione contrattuale nei confronti dell'appaltatore inadempiente (DGC 235 del 16 settembre 2009). A seguito del contenzioso insorto tra le imprese e l'amministrazione comunale, i lavori sono stati sospesi per un lungo periodo; parte delle risorse sono state poi utilizzate per far fronte ai lavori di riparazione della struttura in legno che è rimasta per quasi due anni allo scoperto; attualmente sono in via di conclusione i lavori riappaltati e l'Amministrazione ha già pagato importi per oltre 2.700.000,00 euro mentre ne restano da finanziare ulteriori 570.000 euro circa per poter completare i lavori relativi al 1° stralcio funzionale, ovvero il blocco dei servizi igienici; i controsoffitti dei corridoi e delle aule; i pavimenti, rivestimenti e battiscopa; le porte interne e tagliafuoco; i pavimenti su marciapiedi esterni; il completamento degli impianti elettrici, idrotermosanitario, antincendio; l'allacciamento dei sottoservizi; l'intonachino di finitura esterna; la quantità delle opere non realizzate e il considerevole costo è giustificato, in parte, per le spese che si sono dovute sostenere nell'ambito dei lavori di riparazione e ripristino delle struttura a seguito della risoluzione contrattuale e del conseguente blocco prolungato del cantiere, e, in parte, per delle migliorie apportate al progetto in corso d'opera; con ulteriori due stralci successivi si prevede di completare in seguito l'intero edificio scolastico, di complessivi 5.300 metriquadri; pur disponendo delle correlative risorse, grazie ad una dismissione del patrimonio dell'Ente (nel Conto di tesoreria del comune di Asolo vi sono oltre 5 milioni di euro), le regole del patto di stabilità impediscono tuttavia al Comune di Asolo di procedere con tale investimento utilizzando le risorse già conseguite, attualmente depositate, in forma infruttifera, presso la Banca d'Italia, imponendo invece a tal fine il reperimento di altrettante entrate nell'annualità in corso; in particolare risulta fortemente condizionato dai vincoli imposti dal patto di stabilità anche il solo completamento del 1° stralcio funzionale di lavori, oltre a rallentare ulteriormente la realizzazione dell'intero plesso, con evidenti ricadute sul prezzo finale – già significativamente aumentato rispetto alle previsioni iniziali – cui si aggiunge il rischio di perdere il contributo regionale di 923.165,55 euro, in scadenza il prossimo giugno 2014, in buona parte già incassato dall'ente per oltre 525.000 euro; il Governo ha previsto nel recente decreto-legge 21 giugno 2013, n.69 specifiche disposizioni per il finanziamento di progetti per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, interventi che sono stati incrementati e rafforzati nel corso dell'esame parlamentare e che consistono nell'erogazione di contributi a favore di enti locali per la messa in sicurezza di edifici scolastici, ma nulla è stato disposto a favore di quegli enti, come il Comune in oggetto, che già dispongono di adeguate risorse proprie per la costruzione, l'adeguamento e la messa in sicurezza di immobili scolastici; il Comune di Asolo si trova pertanto nella paradossale situazione per cui, pur avendo dismesso parte del proprio patrimonio immobiliare al fine di reperire le risorse per mettere in sicurezza l'edilizia scolastica, è addirittura penalizzato rispetto ai comuni che accederanno ai contributi stanziati nel decreto-legge n.69 del 2013–: quali iniziative urgenti intendano assumere al fine di addivenire ad una significativa riforma della disciplina dei vincoli del patto di stabilità volta ad assicurare, pur nel rispetto dei principi di sana ed oculata gestione dei bilanci pubblici, gli adeguati margini di autonomia ed operatività per le amministrazioni pubbliche che si trovano in condizioni analoghe al comune di Asolo, per quanto attiene alle spese di investimento nell'edilizia scolastica, a fronte della verificata disponibilità di risorse proprie anche se riferite ad annualità precedenti all'esercizio in corso, stante la necessità di garantire agli alunni di frequentare il servizio scolastico in condizioni di sicurezza, oltretutto in presenza di un elevato rischio sismico e altresì in considerazione del concreto rischio di revoca dei finanziamenti regionali e di ulteriori aumenti dei costi. (5-00810)





 
Cronologia
martedì 30 luglio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, recante disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale (C. 1310), che sarà definitivamente approvato dal Senato il 1° agosto (legge 3 agosto 2013, n. 90).



mercoledì 31 luglio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva in via definitiva il disegno di legge recante disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2013 (C. 1327), che era stato licenziato dal Senato l'8 luglio (legge 6 agosto 2013, n. 97) e il disegno di legge recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2013 (C. 1326), che era stato licenziato dal Senato l'8 luglio (legge 6 agosto 2013, n. 96).



lunedì 5 agosto
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1° luglio 2013, n. 78, recante disposizioni urgenti in materia di esecuzione della pena (C. 1417), che sarà definitivamente licenziato dal Senato l'8 agosto (legge 9 agosto 2013, n. 94).