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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00312 presentata da CAPARINI DAVIDE (LEGA NORD E AUTONOMIE) in data 17/09/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00312 presentato da CAPARINI Davide testo presentato Martedì 17 settembre 2013 modificato Mercoledì 18 settembre 2013, seduta n. 79 CAPARINI , GIANCARLO GIORGETTI , ALLASIA , ATTAGUILE , BORGHESI , BOSSI , MATTEO BRAGANTINI , BUONANNO , BUSIN , CAON , FEDRIGA , GRIMOLDI , GUIDESI , INVERNIZZI , MARCOLIN , MOLTENI , GIANLUCA PINI , PRATAVIERA e RONDINI . — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che: il gruppo Riva ha origine dalla società Riva & c. , costituita dai fratelli Riva nel 1954, con l'obiettivo di commercializzare rottami di ferro destinati alle acciaierie a forno elettrico del bresciano; nel 2011 era il primo nel settore siderurgico in Italia, 4 o in Europa ed al 20 o posto nel mondo; in particolare, il gruppo Riva forni elettrici conta 5.000 dipendenti, impiegati in 20 siti produttivi e di lavorazione, di cui 12 in Italia, tra cui il primo stabilimento produttivo con forno elettrico di Caronno Pertusella (Varese), realizzato nel 1957, le acciaierie e ferriere del Tanaro a Lesegno, in provincia di Cuneo, le officine e fonderie Galtarossa di Verona; inoltre, fornisce mercati europei ed internazionali con particolari standard qualitativi per la meccanica e l'edilizia; dopo il sequestro da 916 milioni di euro effettuato nei giorni scorsi dalla Guardia di finanza di Taranto, su ordine del giudice per le indagini preliminari di Taranto, il gruppo Riva, proprietario dell’ Ilva , ha annunciato 1.400 esuberi nelle sue società; dal 12 settembre 2013 sono cessate tutte le attività dell'azienda, tra cui quelle produttive degli stabilimenti di Verona, Caronno Pertusella (Varese), Lesegnano (Cuneo), Malegno, Sellero, Cerveno (Brescia) e Annone Brianza (Lecco)e di servizi e trasporti (Riva energia e Muzzana) ; sebbene dette attività non rientrano nel perimetro gestionale dell’ Ilva e non hanno, quindi, alcun legame con le vicende giudiziarie riguardanti lo stabilimento Ilva di Taranto, tale decisione – si legge in una nota aziendale – si è resa «necessaria poiché il sequestro preventivo, ordinato dalla magistratura di Taranto e notificato a Riva acciaio lo scorso 9 settembre, sottrae all'azienda ogni disponibilità degli impianti e determina il blocco delle attività bancarie, impedendo pertanto la normale prosecuzione operativa della società»; è ovvio che il fermo della produzione avrà ripercussioni drammatiche sull'occupazione nei settori collegati direttamente o indirettamente alle produzioni siderurgiche, oltre al tragico scenario della perdita di 1.400 posti di lavoro, soprattutto in questa fase di criticità socio-economica per il nostro Paese –: se e quali provvedimenti di propria competenza il Governo intenda urgentemente adottare per ripristinare l'immediata operatività del gruppo, al fine di garantire la salvaguardia di migliaia di posti di lavoro e la ripresa dell'attività industriale. (3-00312) (17 settembre 2013)





 
Cronologia
venerdì 6 settembre
  • Politica estera ed eventi internazionali

    Al vertice G20 che si svolge a San Pietroburgo, i leader dei paesi membri approvano un piano d'azione per la crescita economica e l'occupazione rivolto principalmente agli investimenti.



giovedì 19 settembre
  • Parlamento e istituzioni

    Gaetano Silvestri è eletto Presidente della Corte costituzionale.