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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01552 presentata da FAENZI MONICA (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE) in data 25/11/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-01552 presentato da FAENZI Monica testo di Lunedì 25 novembre 2013, seduta n. 124 FAENZI e PARISI . — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che: la Coldiretti Toscana, sulla base dei dati Sgfa-Ismea, relativi ai finanziamenti concessi dalle banche alle imprese agricole, evidenzia una situazione difficile e penalizzante in ordine ad una persistente stretta creditizia, la cui erogazione tra il 2006 e il 2012, risulta essere diminuita con una tendenza media del 16 per cento per ogni tipologia di breve, medio e lungo periodo, con preoccupanti picchi pari al 21 per cento nell'ultimo anno; i dati previsionali, rileva il rapporto della principale organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale, evidenziano tra l'altro un peggioramento se si raffrontano gli anni 2010 e 2012, nei quali il credito concesso alle aziende del comparto, è quasi dimezzato (-47 per cento); il quadro preoccupante che emerge dal medesimo documento della Coldiretti Toscana, risulta inoltre essere perfettamente in linea con lo scenario globale che ha interessato in maniera trasversale tutti i settori, sebbene nel Nord Italia, le erogazioni bancarie per il settore primario, nello stesso periodo, abbiano complessivamente registrato una crescita; ulteriori profili di criticità che emergono dal suindicato rapporto agricolo, derivanti dagli effetti della contrazione del credito alle imprese agricole, si concretizzano nell'impossibilità di procedere negli investimenti per innovare, potenziare e migliorare la struttura aziendale e «aggredire» i mercati sempre più al di fuori dei confini nazionali, nonostante il settore riesca a svolgere una funzione anticiclica e a garantire un'assoluta controtendenza rispetto all'andamento generale, della produttività e della occupazione, come dimostrano i dati sull'esportazioni pari a +7,1 per cento, rispetto allo scorso anno; la mancanza di risorse finanziarie adeguate, continua la Coldiretti Toscana, rallenta se non addirittura penalizza il processo di ammodernamento in corso nelle campagne toscane, in cui le imprese agricole stanno effettuando una profonda rivoluzione sia nell'approccio dei mercati, che nell'organizzazione della struttura di lavoro; le forti contrazioni del credito, riporta nelle conclusioni la medesima organizzazione agricola, hanno interessato tutte le tipologie di finanziamento: -22 per cento per il medio termine negli ultimi 6 anni e -11 per cento per il lungo termine; il quadro in precedenza evidenziato, a giudizio degli interroganti, desta indubbia perplessità, se si considera in particolare, come le condizioni di difficoltà per l'accesso al credito agrario, che coinvolgono anche numerose regioni italiane, oltre alla Toscana dimostrano, come tale fattore sfavorevole, divenuto ormai strutturale, sia fra i maggiori elementi negativi e penalizzanti nei riguardi di un comparto fondamentale per la crescita del prodotto interno lordo; gli interroganti rilevano inoltre, come l'agroalimentare italiano e più specificatamente la qualità dei risultati prodotti nella regione Toscana, che rappresentano un simbolo del made in Italy, riconosciuto ed apprezzato a livello mondiale, necessita politiche di finanza e di accesso al credito agrario maggiormente incisive in particolare nell'attuale fase economica, caratterizzata da una persistente crisi generale ed amplificata dalla scarsa disponibilità di liquidità degli agricoltori; a giudizio degli interroganti, urgono iniziative volte a favorire l'agricoltura italiana attraverso un impegno più deciso rispetto a quello che si è fatto in questo primo scorcio di legislatura, mirate a superare quelle barriere economiche nei confronti del settore agricolo, che allontanano i giovani dal comparto i quali considerano poco attrattivo il mercato; a parere degli interroganti, inoltre, l'accesso al credito si pone come un tema di grande rilievo ed assume massima priorità nell'ambito del settore agricolo e agroalimentare, i cui effetti sono in grado di ripercuotersi sfavorevolmente anche con riferimento ad un ricambio generazionale e alle start-up –: quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa; quali iniziative urgenti intenda intraprendere, nell'ambito delle sue competenze, al fine di facilitare gli strumenti finanziari proposti attraverso la convenzione stipulata da Sgfa/Ismea e sviluppare forme migliori per l'accesso al credito; se non convenga che il fondo credito indicato dall'articolo 64 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n.1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n.27, previsto in attuazione della decisione della Commissione europea C(2011)2929 che ne ha autorizzato l'attivazione, abbia dimostrato un'azione di non adeguato funzionamento nell'erogazione dei finanziamenti alle imprese agricole che avviene attraverso il ricorso alle banche; quali iniziative di conseguenza intenda intraprendere per migliorare l'efficacia del suddetto strumento finanziario e più in generale, se non intenda avviare interventi specifici attraverso un coinvolgimento dell'Associazione bancaria italiana e delle principali organizzazioni agricole nazionali, al fine di facilitare l'accesso al credito da parte delle imprese della Toscana e nel complesso delle altre regioni del Paese. (5-01552)

 
Cronologia
giovedì 21 novembre
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 ottobre 2013, n. 120, recante misure urgenti di riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di immigrazione (C. 1690), che sarà licenziato dal Senato l'11 dicembre (legge 13 dicembre 2013, n. 137).



martedì 26 novembre
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 171 voti favorevoli e 135 contrari, l'emendamento 1.900 del Governo, che recepisce le modifiche approvate dalla Commissione nel corso del lavoro referente nonché gli emendamenti presentati dal Governo e dai relatori, interamente sostitutivo di tutti gli articoli del d.d.l. recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2014) (S. 1120), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.