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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03329 presentata da SPADONI MARIA EDERA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 27/01/2014

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03329 presentato da SPADONI Maria Edera testo di Lunedì 27 gennaio 2014, seduta n. 160 SPADONI , DALL'OSSO , DELL'ORCO , TERZONI , LOREFICE , PAOLO BERNINI , NICOLA BIANCHI , DE LORENZIS , DE ROSA e MANNINO . — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che: in attuazione degli indirizzi programmatici del Governo regionale Emilia Romagna 2010-2015, la giunta ha adottato, con propria deliberazione n.1147/2012, gli «Indirizzi per l'elaborazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR)», dando di fatto avvio al processo di elaborazione del piano; tale strumento di pianificazione settoriale, in piena sintonia con le politiche europee, si pone come obiettivo primario la prevenzione e la riduzione della produzione, seguito dalla valorizzazione del rifiuto come risorsa attraverso il recupero di materia e dal progressivo calo dello smaltimento; in attuazione delle politiche europee e nazionali, il Piano regionale dovrà mirare alla riduzione dell'uso di risorse attraverso l'applicazione di una gerarchia di gestione dei rifiuti che pone al primo posto la prevenzione seguita dalla preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio, il recupero di energia e, per ultimo, lo smaltimento in discarica; gli obiettivi da perseguire nell'arco temporale di validità del Piano (2014-2020) dovrebbero essere: la riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti prodotti; il raggiungimento di un target minimo per la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio; l'incremento della qualità e della quantità della raccolta differenziata; la valorizzazione del recupero di materia rispetto al recupero di energia; l'autosufficienza per lo smaltimento nell'ambito regionale, mediante l'utilizzo ottimale degli impianti esistenti; il Piano regionale deve attuare il «principio di prossimità», tenendo conto del contesto geografico e della necessità di impianti specializzati per determinate tipologie di rifiuti, nonché della effettiva presenza di un consolidato mercato del recupero; per raggiungere tali obiettivi devono collaborare in modo coordinato tutti i soggetti coinvolti, dall'Agenzia territoriale dell'Emilia-Romagna per i servizi idrici e i rifiuti alle province, dai comuni alle società pubbliche o miste di gestione e infine ai cittadini; gli obiettivi attuali del PRGR sono da considerare decisamente insufficienti, se si vuole andare oltre la gestione dei rifiuti basata sull'incenerimento; è stato più volte dichiarata la sovra-capacità di impianti presenti in Emilia Romagna; gli enti pubblici devono avere massima libertà decisionale nella pianificazione senza subire influenze delle aziende private; il comune di Parma condivide i contenuti del documento proposto dalle province di Piacenza, Reggio Emilia, Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini, Ferrara e sta lavorando per contribuire con proprie osservazioni al miglioramento del Piano entro il termine previsto del 10 giugno; IREN Emilia ha gestito in maniera inadeguata il problema in molti comuni delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia in cui opera, considerate le numerose e continue problematiche relative ai rifiuti e alla gestione di una raccolta differenziata che è sempre più problematica, soprattutto nei giorni festivi; nel nuovo piano rifiuti potrebbe essere previsto l'utilizzo degli inceneritori della regione per bruciare anche rifiuti provenienti da ogni parte d'Italia; recentemente è stato revocato l'incarico all'assessore all'ambiente Sabrina Freda, che, attualmente, il presidente della regione non ha ritenuto opportuno sostituire, mantenendo la delega, sebbene attualmente in Emilia Romagna vi sia una situazione di emergenza ambientale; tutta l'Emilia Romagna, ed in particolare Parma, costituisce una zona a rischio dove l'aria è tra le più inquinate al mondo; Parma e molti comuni si oppongono agli inceneritori presenti sui loro territori attraverso politiche virtuose sui rifiuti, portando purtroppo le società come Iren a riempire quegli inceneritori facendo arrivare rifiuti da altri luoghi d'Italia in emergenza; è ancora senza risposta la lettera di protesta inviata a dicembre al Ministro interrogato ed al presidente Errani da parte di tutti i sindaci dei comuni capoluogo dell'Emilia Romagna, preoccupati dal piano governativo che liberalizza totalmente i flussi dei rifiuti–: se il Ministro intenda spiegare le ragioni della mancata risposta alla lettera sopra citata dello scorso dicembre, rivolta anche al presidente della regione Emilia Romagna, da parte di tutti i sindaci dei comuni capoluogo emiliano romagnoli; se non ritenga utile promuovere al più presto, nei limiti delle sue competenze, un dibattito aperto alla cittadinanza e alle istituzioni locali e se ci sia a livello generale la concreta possibilità di promuovere politiche dirette a spostare risorse dallo smaltimento e dall'incenerimento verso la riduzione, il riuso e il riciclo e di contrastare il ricorso crescente alle pratiche di smaltimento dei rifiuti distruttive dei materiali; se intenda intervenire sulla politica di gestione dei rifiuti, anche attraverso iniziative normative per incentivare forme di cooperazione tra comuni per la raccolta porta a porta e la filiera di trattamento al fine di sviluppare l'occupazione locale in bacini di piccola-media dimensione, che favoriscano le attività di produzione e commercializzazione di materiali e prodotti derivati da riciclo e recupero di materia. (4-03329)

 
Cronologia
domenica 26 gennaio
  • Parlamento e istituzioni

    Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo rassegna le dimissioni. Il Presidente del Consiglio Letta assume ad interim l'incarico.



mercoledì 29 gennaio
  • Politica, cultura e società
    Dopo l'acquisizione della totalità delle azioni del gruppo Chrysler, il consiglio di amministrazione della Fiat approva la riorganizzazione societaria nella Fiat Chrysler automobiles (FCA).