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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02023 presentata da FERRO ANDREA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 29/01/2014

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-02023 presentato da FERRO Andrea testo di Mercoledì 29 gennaio 2014, seduta n. 162 FERRO , FASSINA , MARRONI , TIDEI , CARELLA , MARCO DI STEFANO , GNECCHI , CUPERLO , GRIBAUDO , CASELLATO , CHAOUKI , PARIS , CINZIA MARIA FONTANA , MICCOLI , BOCCUZZI , CAMPANA , GHIZZONI e LENZI . — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che: a quanto risulta agli interroganti, la struttura RSA Annali di Cineto Romano, provincia di Roma, gestita dall'Azienda «Annali s.r.l.», nasce con l'accreditamento provvisorio di 114 posti letto; il personale tutto è di 75 unità, delle quali 24 rientrano nella procedura di cui alla legge n.223 del 1991 la quale giuridicamente va attivata solo in caso di crisi economica; l'organico risultava strutturato come segue: 32 operatori tecnici addetti all'assistenza, 5 educatori senza titolo ad esaurimento, 12 ausiliari e 4 impiegati amministrativi; il 31 dicembre 2011, la società «Annali s.r.l.» avviò una procedura di messa in mobilità e licenziamento collettivo nei confronti di 24 unità lavorative, tale atto veniva motivato con il ricorso al Decreto commissariale n.8/2011 recante «Modifica dell'allegato 1 al decreto del commissario ad Acta » U009072010 per: a) attività di riabilitazione (codice 56); b) attività di lungodegenza (codice 60), c) attività erogata nelle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) per i livelli prestazionali R1, R2, R2B, R3; alla stregua dunque di quanto sopra, la struttura è divenuta alla determinazione di avviare la procedura di riduzione del personale nonché la connessa procedura di collocazione in mobilità nei termini regolamentata dalla legge richiamata nei confronti di 24 unità lavorative ed aventi profili professionali di seguito indicati: 12 ausiliari; 5 educatori; 5 operatori tecnici addetti all'assistenza; 2 impiegati amministrativi; tale valutazione è stata ritenuta sempre poco chiara, poco esaustiva e quindi molto discutibile, in quanto fatta sulle basi di un accreditamento provvisorio che dà concreta e reale impossibilità di valutare il numero esatto di personale distribuito per i vari livelli prestazionali; nel marzo 2012, i lavoratori dell’«Annali s.r.l.» venivano posti in Cassa integrazione guadagni straordinaria, ma lo stesso giorno venivano sostituiti da 5 educatori con titolo ma a partita Iva e da 12 infermieri professionali a partita Iva. Infine i servizi venivano sostituiti da una cooperativa; tale procedura è stata portata avanti fino ad oggi e l'azienda sembra non abbia mai voluto attuare una rotazione almeno per quanto riguarda il personale addetto all'assistenza, né ha adottato forme alternative e meno traumatiche rispetto alla Cassa integrazione guadagni straordinaria, come ad esempio i contratti di solidarietà. Più volte la situazione è stata messa all'attenzione della regione Lazio; il 5 dicembre 2011, a quanto risulta agli interroganti, con decreto del commissario ad acta n.U0115 all'Azienda veniva concesso un budget di 1.875.382,96. Stesso budget , sempre con decreto del Commissario ad acta , per il 2012. Il 9 aprile 2013, veniva concesso un budget di 2.185.912,00 euro, circa 210.000 euro in più rispetto agli anni precedenti; il 26 giugno 2013 con decreto del commissario ad acta n.U00262 veniva concesso alla struttura l'accreditamento definitivo per: 38 posti RSA livello prestazionale R2; 16 posti RSA livello prestazionale R2D; 60 posti RSA livello prestazionale R3; 20 posti riabilitazione in regime residenziale per persone portatrici di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali (ex articolo 26); prendendo in considerazione il decreto 8 del 2011, con l'accreditamento definitivo, la valutazione numerica del personale di area operatori tecnici addetti all'assistenza è la seguente: 7/8 operatori per 30 posti Rsa livello prestazionale R2; 4/5 operatori per 16 posti Rsa livello prestazionale R2D; 16/17 operatori per 60 posti Rsa livello prestazionale R3. Il totale è di circa 29/30 unità lavorative previste; gli operatori tecnici addetti all'assistenza da 32 sono divenuti 31, a causa del licenziamento pregresso di un operatore, inoltre dai conteggi sopra citati, in organico ve ne dovrebbero essere 29 e non 26 come attualmente l'azienda ha segnalato; sembra assurdo pensare che 2 di essi possano rappresentare un esubero talmente importante al punto da aver messo in discussione l'accreditamento definitivo della struttura. Al contrario, questi 2 operatori semmai rappresentano un valore aggiunto per una migliore erogazione del servizio e quindi della sua qualità, la quale attualmente potrebbe essere discutibile dal momento che a quanto risulta agli interroganti, tali figure svolgono un numero considerevole di doppi turni da quando è iniziata la procedura di Cassa integrazione guadagni straordinaria (1 o marzo 2012); infatti solo nel mese di dicembre 2013 ne sono stati svolti 11; altro elemento che fa discutere sulla qualità del servizio erogato sta nel fatto che tali operatori svolgono durante lo stesso turno lavorativo doppie mansioni, quelle di assistenza diretta al paziente e quelle di pulizia che competerebbero se i lavoratori fossero inquadrati come OSS (operatore socio sanitario), ma in realtà essi sono inquadrati come operai e hanno un livello pari alla figura di OTA (operatore tecnico addetto all'assistenza), quindi essi svolgerebbero addirittura mansioni superiori percependo uno stipendio inferiore; inoltre ciò mette in discussione anche la sicurezza dei lavoratori in merito ai carichi di lavoro richiamati dalla legge 81 del 2008; infatti a quanto risulta agli interroganti, l'azienda ha diminuito di una unità quella unità in turno al mattino ed al pomeriggio aumentando però i carichi lavorativi con doppie mansioni come sopra descritto; sempre prendendo in considerazione il decreto 8 del 2011, con l'accreditamento definitivo, la valutazione numerica del personale di area educatori o terapisti occupazionali è la seguente: 2/3 operatori per 30 posti Rsa livello prestazionale R2; 1/2 operatori per 16 posti Rsa livello prestazionale R2D; 3/4 operatori per 60 posti Rsa livello prestazionale R3. Il totale è di circa 7 unità lavorative previste; le unità di cui sopra, a quanto risulta agli interroganti, sono 5 e non 7, come riportato invece all'azienda, in quanto 2 sono fisioterapiste; tali figure sono state inserite nella procedura per mancanza di titolo, ma a quanto risulta, le stesse furono inquadrate come educatori senza titolo ad esaurimento, qualifica riconosciuta dal contratto collettivo nazionale sanità privata AIOP 2002/2005, articolo 51, e quest'ultimo è stato espressamente riportato nei contratti firmati dai lavoratori al momento dell'assunzione. Inoltre l'azienda non avrebbe mai provveduto a far svolgere corsi di qualificazione a tale personale; per queste motivazioni sembrano inesistenti i criteri con i quali tali lavoratori sono stati coinvolti nella procedura di Cassa integrazione guadagni straordinaria per lo più sostituiti dal primo giorno di procedura da 4 educatori con titolo a partita iva, elemento quest'ultimo discutibile in quanto il decreto dice espressamente che l'appalto può essere fatto per comparti che non svolgono assistenza diretta al paziente; sempre il decreto 8 del 2011, non obbliga l'azienda ad appaltare i servizi di amministrazione e pulizia ma dà un semplice indirizzo, pertanto sembra incomprensibile la ragione dell'inclusione nella procedura Cassa integrazione guadagni straordinaria di tali comparti; a quanto risulta agli interroganti, più volte si sarebbe proposto di assumere il personale delle pulizie alla ditta appaltante, ma l'azienda avrebbe sempre rifiutato, dando il servizio, anche qui dal primo giorno di Cassa integrazione guadagni straordinaria 1 o marzo 2012, ad una cooperativa che attualmente svolge le stesse mansioni che venivano svolte dal personale posto in Cassa integrazione guadagni straordinaria; inoltre, per quanto attiene gli impiegati amministrativi, vale la pena ricordare che nella seconda procedura sembrerebbe apparire l'assunzione di una dipendente, cosa che non potrebbe avvenire sotto procedura Cassa integrazione guadagni straordinaria, ma può essere effettuata solo richiamando il lavoratore dalla procedura stessa; nell'ottobre 2013, alla chiusura della procedura Cassa integrazione guadagni straordinaria, l'azienda avrebbe proposto la stipula di contratti di solidarietà, ma la stessa, il 30 dicembre 2013, avrebbe ritrattato l'idea di stipulare i contratti di solidarietà e avrebbe convocato i sindacati comunicando loro l'intenzione di procedere ai licenziamenti e la trattativa sarebbe stata, dunque immediatamente interrotta dai sindacati; conseguentemente, l'azienda avrebbe rivisto la graduatoria dei comparto operatori socio-sanitari, reintegrando solo tre unità a seguito di un ballottaggio che si sarebbe svolto alla sola presenza di un notaio, di una unica sigla sindacale e della sola azienda; come riportato anche dalla stampa locale, scadendo i termini di notifica dei licenziamenti alla mezzanotte del 31 dicembre 2013, e non avendo ricevuto alcuna comunicazione, i lavoratori si recano sul posto di lavoro ma trovano la porta della residenza chiusa e sono impossibilitati ad entrare; a quanto risulta agli interroganti, i telegrammi di licenziamento sono arrivati ai lavoratori solamente la mattina del 2 gennaio 2013 e quindi ben oltre i termini di notifica–: se i Ministri interrogati, per quanto di loro competenza, intendano verificare la correttezza nell'applicazione della procedura di Cassa integrazione guadagni straordinari e il rispetto dei criteri stabiliti dalla legge in materia di ammortizzatori sociali, che prevede come presupposto necessario della Cassa integrazione guadagni straordinaria la presentazione e il rispetto di un programma mirato al rilancio dell'attività ed alla salvaguardia dei livelli occupazionali; se s'intenda altresì verificare, nei limiti delle proprie competenze, il rispetto della legge 81 del 2008; se s'intenda verificare per il tramite del commissario ad acta il rispetto, da parte dell'azienda, dei requisiti minimi come previsto dalle vigenti normative; se s'intenda, infine, adoperarsi, per quanto di competenza, per attivare un tavolo di confronto a livello governativo in merito a tale vertenza occupazionale, al fine di individuare possibili soluzioni in termini di mantenimento dei livelli d'impiego o, eventualmente, di un adeguato ricollocamento lavorativo. (5-02023)





 
Cronologia
domenica 26 gennaio
  • Parlamento e istituzioni

    Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo rassegna le dimissioni. Il Presidente del Consiglio Letta assume ad interim l'incarico.



mercoledì 29 gennaio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva in via definitiva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 novembre 2013, n. 133, recante disposizioni urgenti concernenti l'IMU, l'alienazione di immobili pubblici e la Banca d'Italia (C. 1941), che era stato licenziato dal Senato il 9 gennaio (legge 29 gennaio 2014, n. 5).



  • Politica, cultura e società
    Dopo l'acquisizione della totalità delle azioni del gruppo Chrysler, il consiglio di amministrazione della Fiat approva la riorganizzazione societaria nella Fiat Chrysler automobiles (FCA).

venerdì 31 gennaio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 dicembre 2013, n.136, recante disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate (C. 1885), che sarà licenziato dal Senato il 5 febbraio (legge 6 febbraio 2014, n. 6).