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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02016 presentata da ZAPPULLA GIUSEPPE (PARTITO DEMOCRATICO) in data 29/01/2014

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-02016 presentato da ZAPPULLA Giuseppe testo di Mercoledì 29 gennaio 2014, seduta n. 162 ZAPPULLA , ZARDINI , ROTTA e CASELLATO . — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere — premesso che: loStato eroga servizi e trasferimenti per ridurre iniquità e colpire le rendite parassitarie. In molti casi si è verificato che gli evasori fiscali a causa dell'esiguità dei loro redditi e ricchezze visibili non solo non pagano le tasse ma accedono a condizioni agevolate ai servizi di pubblica utilità ed alle prestazioni sociali. Pertanto, una parte della redistribuzione avviene verso persone che non meritano un aiuto e, quindi, finisce per aumentare l'iniquità dello Stato; l'introduzione della banca dati dei conto correnti (articolo 11 commi 2 e 3, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n.201, convertito con modificazioni dalla legge 27 dicembre, n.214) e del nuovo Isee (articolo 5 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n.201, convertito, con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011, n.214 decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2013) si muovono nella direzione di combattere il fenomeno della redistribuzione iniqua dei servizi a favore dei finti poveri, di sostenere l'erogazione dei benefici a favore delle persone che si trovano in condizioni disagiate e di non sprecare le scarse risorse dello Stato per finalità che non meritano alcuna attenzione; il nuovo Isee viene applicato a numerose prestazioni nazionali e locali con esclusione giustamente di alcune prestazioni sociali erogate dall'Inps (assegno sociale, maggiorazioni sociali, prestazioni agli invalidi civili, integrazione al minimo) perché collegate al reddito. Tali prestazioni, rapportate al requisito reddituale ed alla erogazione di specifiche prestazioni, si basano sulle autocertificazioni degli interessati e, quindi, vi è la possibilità che vengano omessi in tutto o in parte le informazioni necessarie per definire in modo equo e corretto le prestazioni stesse; l'Inps nel definire le prestazioni collegate al reddito effettua i controlli necessari utilizzando l'anagrafe tributaria per i redditi assoggettabili all'Irpef. Per gli altri redditi, quali i redditi con ritenuta alla fonte a titolo d'imposta (interessi postali e bancari, interessi su titoli), e per i ricoveri, con retta a parziale o totale carico di enti pubblici che incidono sull'importo dell'assegno sociale e sulle pensioni sociali in essere, è impossibile fino ad oggi per l'istituto previdenziale verificare la veridicità delle autocertificazioni; talvolta le persone richiedenti le prestazioni specificate, essendo a conoscenza di tale gap, non dichiarano nelle autocertificazioni le tipologie dei redditi e delle prestazioni non controllabili con la conseguenza che l'Inps eroga nel peggiore dei casi prestazioni illegittime e nel migliore dei casi prestazioni superiori all'importo che spetterebbe nel caso di dichiarazioni veritiere; l'utilizzo delle informazioni analitiche che si fondano su moderne applicazioni informatiche e del metodo dei controlli incrociati rappresentano nuove leve di vantaggio competitivo per lo Stato e sviluppano capacità distintive finalizzate a contrastare le autodichiarazioni mendaci che concorrono a erogare servizi in modo iniquo. Le informazioni in possesso da parte di alcuni settori dello Stato vanno raccolte, elaborate, organizzate ed utilizzate in modo automatico a favore dell'intero sistema di Welfare ; l'Inps, il quale è il maggior erogatore di prestazioni sociali rapportate al reddito personale e familiare, ha bisogno di verificare, tramite la predisposizione di apposite applicazioni informatiche che garantiscono la riservatezza dei dati e delle informazioni, la banca dati delle prestazioni sociali agevolate (articolo 5 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n.201, convertito, con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011, n.214 e decreto ministeriale 8 marzo 2013) e la banca dati dei conto correnti al fine di rapportare l'importo delle prestazioni erogate alla situazione reddituale reale delle persone interessate ed eliminare sprechi ed iniquità. I richiedenti o titolari di assegno sociale e di maggiorazione sociale non sempre dichiarano all'Inps i redditi provenienti da un conto corrente e libretto di risparmio mentre per la Banca d'Italia il 90,1 per cento delle famiglie è titolare di un deposito bancario o postale ed il 70 per cento delle famiglie più povere ha un dossier aperto. I ricoveri con retta parziale o totale carico di enti pubblici che incidono sul livello dell'importo dell'assegno sociale e della pensione sociale possono anch'essi non essere dichiarati e controllati in quanto non sono presenti i dati e le informazioni relative a tali prestazioni; la situazione reale del Paese tra contraddizioni ed iniquità impone di utilizzare gli strumenti messi in atto non in una sola direzione ma a vantaggio dell'intero sistema di welfare e, quindi, non solo a beneficio del sistema dei controlli Isee ma anche finalizzato alle prestazioni sociali di competenza dell'Inps, le quali se non gestite in modo efficiente creano iniquità tra le persone. L'attuazione di tale operazione si inserisce in modo coerente nel progetto di spending review molto utile al Paese per eliminare gli sprechi e le spese improduttive che non creano valore e, quindi, ridurre la spesa pubblica troppo alta rispetto alla qualità dei servizi erogati–: se non ritengano necessario promuovere l'utilizzo degli strumenti previsti per l'Isee, banca dati dei conti correnti e banca dati delle prestazioni sociali agevolate, da parte dell'Inps con le modalità descritte in premessa nella definizione dell'assegno sociale, delle maggiorazioni sociali e delle prestazioni agli invalidi civili al fine di erogare i benefici nella misura giusta solo alle persone che si trovano in condizioni disagiate e di contrastare le autodichiarazioni non veritiere; se non reputino urgente istituire una revisione straordinaria da parte dell'Inps delle prestazioni sociali (assegno sociale, maggiorazioni sociali, prestazioni agli invalidi civili) in essere nel 2014, utilizzando la Banca dati dei conto correnti e delle prestazioni sociali agevolate; se non ritengano necessario includere i ricoveri con retta a parziale o totale carico di enti pubblici nella banca dati delle prestazioni sociali agevolate e nella Tabella 1 del decreto 8 marzo 2013 del Ministro del lavoro e delle politiche sociali. (5-02016)

 
Cronologia
domenica 26 gennaio
  • Parlamento e istituzioni

    Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo rassegna le dimissioni. Il Presidente del Consiglio Letta assume ad interim l'incarico.



mercoledì 29 gennaio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva in via definitiva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 novembre 2013, n. 133, recante disposizioni urgenti concernenti l'IMU, l'alienazione di immobili pubblici e la Banca d'Italia (C. 1941), che era stato licenziato dal Senato il 9 gennaio (legge 29 gennaio 2014, n. 5).



  • Politica, cultura e società
    Dopo l'acquisizione della totalità delle azioni del gruppo Chrysler, il consiglio di amministrazione della Fiat approva la riorganizzazione societaria nella Fiat Chrysler automobiles (FCA).

venerdì 31 gennaio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 dicembre 2013, n.136, recante disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate (C. 1885), che sarà licenziato dal Senato il 5 febbraio (legge 6 febbraio 2014, n. 6).