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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04272 presentata da MAESTRI PATRIZIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 01/04/2014

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-04272 presentato da MAESTRI Patrizia testo di Martedì 1 aprile 2014, seduta n. 202 MAESTRI . — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che: nell'ottobre 2010 il gruppo bancario Intesa SanPaolo ha rilevato dalla Fondazione del Monte di Parma il 51 per cento di Banca Monte Parma impegnandosi a rilevare anche le quote degli altri azionisti, arrivando così al 79 per cento della banca, con un investimento complessivo di circa 230 milioni di euro; il processo di integrazione e riorganizzazione aziendale di Banca Monte Parma, che ha coinvolto circa 600 dipendenti impiegati in filiali nelle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, è stato portato avanti negli ultimi due anni senza costi per la collettività ma con l'utilizzo dell'ammortizzatore sociale di settore. Il piano ha determinato la perdita di circa 100 posti di lavoro ed una riduzione complessiva del costo del lavoro del 30 per cento; il 24 gennaio 2014, Banca Monte Parma ha aperto una procedura sulla base dell'articolo 20 CCNL (per ristrutturazione e riorganizzazione con tensioni occupazionali), in virtù della quale è stato attivato un tavolo di confronto tra azienda e sindacati; l'azienda, pur con l'imminente presentazione del piano di impresa del gruppo Intesa SanPaolo – di cui Banca Monte Parma fa parte a tutti gli effetti – che non prevede licenziamenti o riduzioni di personale e, peraltro, senza rappresentare ai sindacati alcun progetto specifico di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale, ha proposto il licenziamento di almeno 50 persone attraverso l'utilizzo della cosiddetta «sezione emergenziale» del fondo di settore o, in alternativa, una serie di misure alternative particolarmente lesive dei diritti retributivi acquisiti dal personale in servizio (tra le quali la riduzione delle tabelle retributive nazionali del CCNL, demansionamenti professionali, cancellazione di voci individuali di stipendio relative ai trattamenti aziendali); i sindacati, per parte loro, nel pieno rispetto della procedura prevista dal CCNL finalizzata ad evitare ricadute negative sui livelli occupazionali, hanno formulato alcune proposte per contenere ulteriormente il costo del personale attraverso la concessione delle richieste di part time giacenti (oltre 60) e delle domande di trasferimento volontarie in altre aziende del gruppo, oltre all'accoglimento delle richieste di aspettativa non retribuita e all'eventuale ricorso ad esodi volontari con utilizzo del fondo di solidarietà di settore; nonostante le ragionevoli proposte, che, anche considerato il piano di impresa del gruppo Intesa SanPaolo presentato il 28 marzo 2014, si pongono il solo obiettivo di mantenere gli attuali livelli occupazionali e la qualità del servizio offerto dalla banca ai clienti, il gruppo ha dichiarato chiusa la procedura contrattuale di confronto senza accordo, venendo meno agli impegni assunti con l'accordo stipulato il 14 gennaio 2012 al momento dell'acquisizione e riservandosi di attivare le previsioni di legge per la riduzione del personale–: se il Governo sia a conoscenza della situazione sopradescritta e se non ritenga di assumere ogni iniziativa di competenza affinché il gruppo Intesa SanPaolo riattivi le procedure di concertazione con le forze sindacali al fine di scongiurare i prospettati esuberi e tagli alle retribuzioni. (4-04272)

 
Cronologia
giovedì 27 marzo
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama si reca in visita ufficiale in Italia.

mercoledì 2 aprile
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva in via definitiva la proposta di legge recante deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili (C. 331-927-B), già approvata con modificazioni dal Senato il 21 gennaio (legge 28 aprile 2014, n. 67).