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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00867 presentata da PAGANO ALESSANDRO (NUOVO CENTRODESTRA) in data 10/06/2014

Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00867 presentato da PAGANO Alessandro testo presentato Martedì 10 giugno 2014 modificato Lunedì 27 ottobre 2014, seduta n. 318 PAGANO , ROCCELLA , CALABRÒ , BINETTI , GIGLI , SBERNA , FITZGERALD NISSOLI e CARUSO . — Al Ministro dell'interno . – Per sapere – premesso che: le aggressioni e gli atti d'intolleranza che le associazioni Glbt rivolgono contro chi manifesta pubblicamente, in modo assolutamente pacifico e senza offendere alcuno, il proprio dissenso dall'ideologia gender stanno crescendo in maniera esponenziale in tutto il Paese. Le violenze e le intimidazioni che vedono protagoniste varie sigle della vasta galassia Glbt sono innumerevoli e negli ultimi mesi si stanno concentrando in particolare contro le «Sentinelle in piedi», un'associazione di cittadini la cui attività di difesa e promozione della dignità della persona, della famiglia fondata sull'unione tra un uomo e una donna e della libertà di espressione si svolge con veglie silenziose nelle piazze, sempre nel pieno rispetto delle opinioni e delle idee altrui; l’ escalation di violenza contro le «Sentinelle in piedi» è confermata da numerosi episodi dettagliatamente documentati da qualificate fonti di stampa. Il quotidiano telematico La Nuova Bussola Quotidiana e il quotidiano Avvenire del 2 giugno 2014, così come i quotidiani Libero e La Stampa del 3 giugno 2014, riportano, infatti, la notizia dell'ultimo episodio di intolleranza e censura subito dalle «Sentinelle in piedi» il 31 maggio 2014 a Lecce. Gli attivisti della locale associazione, dopo aver effettuato i prescritti adempimenti nei confronti della questura, si apprestavano, infatti, a dare vita ad una pacifica quanto pacata veglia di protesta contro la legge sull'omofobia – nota come disegno di legge «Scalfarotto» – e le sue conseguenze liberticide – nel senso che viene eliminata ogni libertà d'opinione – quando sono stati letteralmente accerchiati e impediti dal proseguire la manifestazione con urla, cori e insulti ad opera di un folto gruppo di militanti di varie associazioni Glbt. Le modalità con cui è stata fermata la manifestazione delle «Sentinelle in piedi», accuratamente descritte dai giornali e visibili nei video presenti sulla rete, dimostrano come si sia trattato di un raid pianificato con il preciso intento di reprimere e inibire ogni opinione o idea che contrasti con l'ideologia gender . Ad ulteriore conferma del carattere assolutamente pacifico della veglia delle «Sentinelle in piedi» e della natura intimidatoria e intollerante della «contro-manifestazione» degli attivisti Glbt, nonché a conferma della pericolosità del disegno di legge sull'omofobia per l'esercizio della libertà di espressione, il citato articolo de La Nuova Bussola Quotidiana così riportava: le «Sentinelle in piedi» «in una nota diffusa poche ore dopo la veglia, ringraziano gli attivisti Glbt per quanto hanno fatto (...) a Lecce: hanno confermato nel modo più evidente il loro tratto intollerante e intimidatorio, in linea col carattere liberticida del disegno di legge “Scalfarotto”. Quest'ultimo manderà in carcere chiunque sostiene che un bambino cresce meglio con una madre e un padre; i sostenitori del disegno di legge lo applicano prima che sia approvato, impedendo perfino una manifestazione silenziosa contro di esso». E ringraziano pure la questura di Lecce: «la mancata tutela del diritto di manifestare pacificamente, nonostante fossero state rispettate tutte le regole per esercitarlo, ha permesso agli attivisti Glbt di mostrarsi per quello che sono»; il grave episodio verificatosi a Lecce non è purtroppo un caso isolato. Le «Sentinelle in piedi» sono state vittime, infatti, di una lunga serie di manifestazioni di intolleranza repressiva e violenta, tra le quali si ricorda l'episodio accaduto a Trento l'11 aprile 2014 – richiamato sempre da La Stampa del 3 giugno 2014 – dove 200 contestatori aderenti ad associazioni Glbt e centri sociali si sono infilati tra le fila delle «Sentinelle in piedi», provocandole, insultandole e minacciandole con cani di grossa taglia, episodio «emulato», pur senza l'ausilio di cani di grossa taglia ma con lo stesso portato di violenza e intolleranza, qualche giorno più tardi a Verona e ripreso dal quotidiano L'Arena del 14 aprile 2014; identico «copione» quello ripetutosi a Siena il 20 maggio 2014, e riportato dal quotidiano online Tempi.it , dove un gruppo di contestatori delle locali associazioni Glbt, oltre ad interrompere la veglia delle «Sentinelle in piedi» con il solito «repertorio» di provocazioni, insulti e intimidazioni, ha inscenato la propria protesta deliberatamente con baci saffici di fronte ai minorenni presenti; insulti, grida minacciose, urla le «armi» con cui un altro gruppo di violenti contestatori appartenenti ad associazioni Glbt tenta di interrompere una veglia delle «Sentinelle in piedi» svoltasi a Perugia il 29 marzo 2014, il tutto postato su Youtube in un video; a tali episodi riguardanti nello specifico le «Sentinelle in piedi» si aggiungono numerose altre contestazioni compiute dai gruppi Glbt ai danni di singoli o altre associazioni con lo stesso modus operandi e la stessa finalità di inibire e al tempo stesso provocare una qualche reazione «scomposta» nei soggetti provocati, in modo da poter strumentalmente denunciare il compimento di un gesto «omofobo» da parte degli stessi. Questo è quanto verificatosi sia in occasione del convegno dal titolo «Gender, omofobia, transfobia. Verso l'abolizione dell'uomo?» svoltosi a Casale Monferrato il 22 settembre 2013 e violentemente interrotto da gruppi aderenti ai collettivi Glbt – il tutto documentato in un articolo e in un video pubblicato da Il Fatto Quotidiano dal giornalista Simone Badaucco –, sia all'istituto paritario Faà di Bruno di Torino dove gli attivisti Glbt, nel novembre 2013, hanno inscenato proteste e contestazioni per impedire che nella scuola venisse svolto un ciclo di seminari sulla «bellezza della famiglia tradizionale minacciata dall'ideologia gender ». Sia ancora con lo scrittore e giornalista Mario Adinolfi, ex parlamentare del Partito democratico, che viene regolarmente aggredito verbalmente ogni qualvolta presenta il suo libro « Voglio la mamma » in pubbliche conferenze. L'ultimo episodio, di una lunga serie, è avvenuto durante il convegno tenutosi all'Università Roma Tre martedì 27 maggio 2014. Come ben descritto dal quotidiano Avvenire del 1 o giugno 2014, a pagina 3, dell'inserto Romasette , «durante il convegno c’è stata l'incursione di studenti di altre facoltà» che hanno disturbato l'incontro e con provocazioni hanno cercato di impedire il dibattito; in considerazione dell'entità e gravità della questione esposta, la soluzione della stessa è resa ancor più urgente dall'imminenza delle prossime manifestazioni delle «Sentinelle in piedi» in programma venerdì 13 giugno 2014 a Trento e Messina, sabato 14 giugno 2014 a Parma, Busto Arsizio, Brescia e Catania, domenica 15 giugno 2014 a Verona e Cremona e delle altre che sono state già programmate nelle prossime settimane –: tenuto conto della escalation d'intolleranza e violenza che questi episodi stanno avendo, quali iniziative il Ministro interrogato ritenga opportuno adottare affinché manifestazioni quali quelle descritte possano svolgersi pacificamente. (3-00867)





 
Cronologia
giovedì 5 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 159 voti favorevoli e 112 contrari, nel testo che recepisce le modificazioni proposte dalle Commissioni riunite, l'emendamento 1.900 interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, recante misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale (S. 1465), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.



martedì 17 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 342 voti favorevoli e 201 contrari, nel testo approvato dalle Commissioni identico a quello approvato al Senato, l'articolo unico del d.d..l. di conversione del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, recante misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale (C. 2433), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.