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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00413 presentata da FRUSONE LUCA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 11/07/2014

Atto Camera Risoluzione in commissione 7-00413 presentato da FRUSONE Luca testo di Venerdì 11 luglio 2014, seduta n. 262 La IV Commissione, premesso che: l'articolo 9 del decreto legge 18 ottobre 2012, n.179 «Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese», dispone la pubblicazione sui siti Internet delle amministrazione pubbliche dei dati prodotti dalle amministrazioni stesse come conseguenza delle proprie attività istituzionali; la norma in parola dispone anche che i dati stessi siano rilasciati con licenze di tipo aperto per un loro più ampio riutilizzo, anche con finalità commerciali e resi disponibili gratuitamente o con l'addebito di costi marginali; come sottolinea il rapporto del secondo semestre 2013 dell'Agenda per l'Italia digitale, «lo scopo è quindi quello di far si che i dati siano visti come un vero e proprio “asset”, un elemento sistemico infrastrutturale in grado di portare ricchezza per il Paese, opportunità di sviluppo economico, di crescita occupazionale, di riduzione degli sprechi e di aumento dell'efficienza operativa della Pubblica Amministrazione»; particolare rilievo in questo contesto hanno i dati geografici, prodotti in grandi quantità sia dalle amministrazioni statali che da quelle regionali e locali; uno studio realizzato nel giugno 2013 per conto del Governo britannico «Assessing the Value of OS OpenData to the Economy of Great Britain» ha cercato di misurare l'impatto economico del rilascio in modalità OpenData dei prodotti dell'Ordnance Survey britannico, l'ente cartografico di Stato analogo al nostro Istituto Geografico Militare, sulla base dell'iniziativa OS OpenData, avviata nell'aprile 2010; secondo lo studio, questo pur limitato campione di dati, in quanto comprende solo dati geografici prodotti a livello centrale, genererà un aumento del prodotto interno lordo di quel Paese compreso tra i 13 e i 28,5 milioni di sterline (tra 16 e i 35 milioni di euro) e un aumento in termini reali delle entrate tributarie compreso tra i 4,4 e gli 8,3 milioni di sterline (tra 5,4 e 10,2 milioni di euro); l'amministrazione della Difesa produce grandissime quantità di dati di immediato interesse per l'economia del Paese grazie al lavoro di enti quali l'istituto geografico militare di Firenze, l'istituto idrografico della marina di Genova, Centro informazioni geotopografiche aeronautiche di Pratica di Mare, il Centro nazionale di meteorologia e climatologia aeronautica di Pratica di Mare; nessuno di questi enti rende tuttavia disponibili i dati prodotti secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale in materia di OpenData; l'istituto geografico militare, in particolare, produce la cartografia ufficiale italiana e una grande quantità di dati essenziali per favorire lo sviluppo di attività e iniziative che possono ricevere grande impulso dalla disponibilità di tali dati di grandissimo valore e utilità specialmente se utilizzati in applicazioni che sfruttano le enormi potenzialità della geolocalizzazione e della georeferenzialità; l'istituto geografico militare, ad esempio, vende a caro prezzo i grigliati necessari per le conversioni fra sistemi di coordinate diversi, problema ricorrente in Italia in quanto abbiamo dati geografici in quattro sistemi di coordinate differenti che ostacolano il loro uso integrato; sempre l'istituto geografico militare produce una base dati dei toponimi d'Italia ricavati dalle tavolette al 25.000; si tratta di dati estratti da una cartografia in certi casi vecchia di decine di anni, che non viene più aggiornata da molto tempo. Lo stesso database dei toponimi è stato aggiornato solo recentemente ma esclusivamente per tener conto dei mutamenti dei limiti amministrativi; nonostante dunque i costi per il suo mantenimento siano ormai molto ridotti, il database completo viene venduto dall'istituto fiorentino ad oltre 36 mila euro, in violazione alle disposizioni di cui all'articolo 52 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n.82, come modificato dal citato articolo 9 del decreto legge n.179 del 2012 che stabilisce come «l'Agenzia per l'Italia digitale deve stabilire, con propria deliberazione, i casi eccezionali, individuati secondo criteri oggettivi, trasparenti e verificabili, in cui essi sono resi disponibili a tariffe superiori ai costi marginali»; a titolo di confronto un analogo prodotto denominato «Gazetteer», riferito alla toponomastica britannica, può essere liberamente scaricato dal sito dell'Ordnance Survey con una licenza d'uso libera; il ritardo enorme che le amministrazioni militari detentrici di dati di interesse generale, in particolare l'istituto Geografico Militare, oltre ad essere in violazione di precise norme di legge e regolamentari, ostacola lo sviluppo di iniziative economiche e non economiche che potrebbero grandemente beneficiare il Paese stimolando il riuso innovativo dei dati pubblici, impegna il Governo a dare immediate disposizioni agli enti militari che detengono dati di interesse generale, e in particolare l'Istituto geografico militare di Firenze, l'istituto idrografico della marina di Genova, Centro informazioni geotopografiche aeronautiche di Pratica di Mare, il Centro nazionale di meteorologia e climatologia aeronautica di Pratica di Mare, affinché rendano disponibili gratuitamente attraverso i propri siti Internet , così come disposto dalla legislazione vigente, e nel più breve tempo possibile, i dati in loro possesso in modalità aperta e con licenza d'uso che ne consenta il riutilizzo per attività anche commerciali senza necessità di ulteriori autorizzazioni. (7-00413) « Frusone , Artini ».

 
Cronologia
domenica 29 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il capo dell'organizzazione jihadista dello Stato islamico dell'Iraq e della Siria (ISIS) Abu Bakr al-Baghdadi proclama la nascita di un califfato nei territori siriani e iracheni occupati. L'organizzazione muta il suo nome in Stato islamico (IS).

venerdì 25 luglio
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 159 voti favorevoli e 1 contrario, nel testo che recepisce le modificazioni proposte dalle Commissioni riunite, l'emendamento 1.900 interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea (S. 1541), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.