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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05596 presentata da PELLEGRINO SERENA (SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA') in data 18/07/2014

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-05596 presentato da PELLEGRINO Serena testo di Venerdì 18 luglio 2014, seduta n. 267 PELLEGRINO , FRANCO BORDO , ZANIN , ZACCAGNINI , GALLINELLA , BRATTI , RIZZETTO , PRODANI , OLIVERIO , CENNI , CIVATI , BRANDOLIN , ANZALDI , SGAMBATO , MONGIELLO , MOGNATO , MONACO , RIBAUDO , REALACCI , DE ROSA , DAGA , SEGONI , BRAGA , MAZZOLI , BORGHI , GADDA , MARIANI , ARLOTTI , ZARATTI , MARCON , PAGANI e PALMA . — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che: il decreto del Ministero della salute adottato di concerto con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di adozione delle misure d'urgenza ai sensi dell'articolo 54 del Regolamento CE n.178/2002 concernenti la coltivazione di varietà di mais geneticamente modificato MON 810 del 12 luglio 2013, vieta nel territorio nazionale la coltivazione di varietà di mais MON 810, entro il termine massimo di 18 mesi dalla sua adozione; l'articolo 4, ultimo comma, del decreto-legge 24 giugno n.91, recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea, punisce con la reclusione da 6 mesi a tre anni e con la multa da euro 10.000 a euro 30.000 chi viola i divieti di coltivazione con atti adottati, anche in via cautelare, ai sensi degli articoli 53 e 54 del Regolamento (CE) n.178/2002; la legge regionale del Friuli Venezia Giulia del 28 marzo 2014 n.5 vieta la coltivazione di mais geneticamente modificato per un periodo non superiore a 12 mesi dalla sua entrata in vigore e dispone l'applicazione ai trasgressori della sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 euro a 50.000 euro irrogata dal Servizio competente in materia di Corpo forestale regionale; il Tar del Lazio il 24 aprile 2014 ha respinto il ricorso proposto da un imprenditore agricolo friulano per ottenere l'annullamento del decreto interministeriale del 12 luglio 2013; è stata rigettata, da parte del Consiglio di Stato, la richiesta di sospensione in via cautelare degli effetti del decreto interministeriale citato; il corpo forestale della regione Friuli Venezia Giulia ha disposto il sequestro del materiale vegetale transgenico con conseguente distruzione del campo coltivato presso il comune di Mereto di Tomba (UD); il 25 giugno 2014 e stata presentata istanza per ottenere una misura cautelare di sequestro conservativo del materiale transgenico in altri campi coltivati a OGM da parte della polizia giudiziaria presso la procura della Repubblica di Udine; tale richiesta, a quanto consta all'interrogante, ad oggi risulta ancora disattesa pur nella continuità della condotta illecita; non appaiono chiare le ragioni che inducono il procuratore aggiunto presso il tribunale di Udine, dottor Raffaele Tito, a negare continuità all'azione della polizia giudiziaria; ad avviso dell'interrogante il decorso di un periodo così lungo per dar seguito ad un intervento assolutamente necessario potrebbe interpretarsi come una grave negligenza considerato che il mais coltivato è prossimo alla fioritura e, pertanto, qualora non venga distrutto prontamente, finirà inevitabilmente per diffondersi nei campi limitrofi compromettendo gli obiettivi che le disposizioni normative richiamate, sia statali che regionali, intendono perseguire–: quali iniziative il Governo intenda promuovere per assicurare il rispetto delle leggi e per evitare che la coltivazione di mais OGM possa avvenire sul territorio italiano; se intenda valutare se sussistano i presupposti per disporre iniziative ispettive presso la procura della Repubblica di Udine alla luce di quanto rappresentato in premessa. (4-05596)

 
Cronologia
domenica 29 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il capo dell'organizzazione jihadista dello Stato islamico dell'Iraq e della Siria (ISIS) Abu Bakr al-Baghdadi proclama la nascita di un califfato nei territori siriani e iracheni occupati. L'organizzazione muta il suo nome in Stato islamico (IS).

venerdì 25 luglio
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 159 voti favorevoli e 1 contrario, nel testo che recepisce le modificazioni proposte dalle Commissioni riunite, l'emendamento 1.900 interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea (S. 1541), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.