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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05825 presentata da DI BATTISTA ALESSANDRO (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 06/08/2014

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-05825 presentato da DI BATTISTA Alessandro testo di Mercoledì 6 agosto 2014, seduta n. 280 DI BATTISTA , LUIGI DI MAIO , DE LORENZIS , SIBILIA , TOFALO , SPADONI , SPESSOTTO e COZZOLINO . — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che: l'attuale Presidente del Consiglio, in più occasioni ha incontrato Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia; un primo incontro è avvenuto il 18 gennaio 2014 nella sede del Partito Democratico in Largo del Nazareno a Roma; il 3 luglio 2014, inoltre, Renzi ha ricevuto Berlusconi direttamente a Palazzo Chigi in un incontro di due ore, al quale hanno partecipato anche Lorenzo Guerini, Gianni Letta e Denis Verdini; il contenuto di quello che viene ormai comunemente definito «patto del Nazareno», non è però noto nonostante l'attuale Presidente del Consiglio abbia dichiarato, in più occasioni, che la trasparenza deve essere un valore della politica; da un lato, il contenuto di questo patto sembra vertere su alcune riforme istituzionali: legge elettorale, superamento del bicameralismo perfetto mediante modifica del ruolo e della composizione del Senato della Repubblica, riforma del Titolo V della parte II della Costituzione con modifica delle competenze tra Stato e regioni; dall'altro lato, indiscrezioni giornalistiche riportano altri aspetti dell'accordo che sembra riguardare anche la materia della giustizia e l'elezione del prossimo Presidente della Repubblica; innanzitutto da «Il Fatto Quotidiano» sono emerse alcune frasi attribuite a Silvio Berlusconi il quale, in merito all'accordo con Renzi, sembra aver sostenuto che: «A me del Senato non importa nulla, lui si è impegnato con me sull'Italicum e sulla giustizia. E a me questo interessa. Sulla giustizia faremo insieme quello che io da solo non sono riuscito a fare»; nello stesso senso sembra andare anche un'altra fonte direttamente riferibile a Forza Italia, «Il Mattinale», che nel bollettino del 23 luglio conferma che «nel Patto del Nazareno c’è la riforma della giustizia»; inoltre, da organi di stampa, si legge che al centro del patto ci sarebbe anche la condivisione di un nome per la successione, nel ruolo di Capo dello Stato, di Napolitano come confermerebbero alcune voci di Forza Italia: «è certo che i due si sono accordati per un nome condiviso e questo nome non potrà mai essere Prodi»; l'esistenza di questo accordo, che incide su aspetti relativi all'indirizzo politico del Governo e su modifiche costituzionali, è stata evocata dal parlamentare di Forza Italia Donato Bruno (tra l'altro candidato di Forza Italia per la Corte Costituzionale), che ha pubblicamente dichiarato: «È inutile dirlo, esiste un accordo: il Nazareno ancora rappresenta un punto di riferimento che non possiamo e non dobbiamo assolutamente scalfire»; dentro Forza Italia c’è anche chi dice di aver visto un vero e proprio accordo redatto su carta, come ha affermato qualche giorno fa Giovanni Toti, europarlamentare di Forza Italia: «il patto del Nazareno esiste e io l'ho visto. Io come molti altri dirigenti di Forza Italia. ... Un semplicissimo foglio di carta che prevede alcune tappe schematiche del processo di riforma, un appunto scritto a penna sulle cose da fare»; Matteo Renzi, come riportato da agenzie di stampa, ha addirittura sostenuto che il patto del Nazareno sarebbe un vero e proprio atto parlamentare: «Quando leggo: che cosa c’è scritto nel patto del Nazareno? È un atto parlamentare, può piacere o no ma è un atto parlamentare»; si tratta però di un atto parlamentare che gli interroganti non sono riusciti a reperire da nessuna parte; l'attuale Presidente del Consiglio ha altresì sostenuto che: «Quando vedo anche alcuni nostri dirigenti che dicono: chissà cosa c’è sotto? Questo è il Governo che ha declassificato il segreto di Stato, figuriamoci... Quello che mi preoccupa è la forma mentis, questa idea che i politici mascherino sempre le cose»; di conseguenza è lecito aspettarsi dal Presidente del Consiglio Renzi un atteggiamento di totale trasparenza nei confronti del Parlamento e dell'opinione pubblica; poiché si sta procedendo alla modifica di molti articoli della Carta Costituzionale e, probabilmente, anche alla futura nomina di organi costituzionali semplicemente sulla base di un accordo che, nella quasi totalità, è segreto, è di fondamentale importanza che il Presidente del Consiglio renda pubblico con urgenza e nel dettaglio il suo contenuto; di conseguenza, nel caso in cui fosse realmente esistente un accordo scritto, il Presidente del Consiglio interrogato dovrebbe renderne pubblico il contenuto al fine di dare all'opinione pubblica ed al Parlamento la possibilità di conoscere tutte le linee programmatiche del Governo–: se il Presidente del Consiglio dei ministri non intenda fornire con urgenza ogni chiarimento in merito ai dettagli di quello che viene comunemente chiamato «patto del Nazareno» e se non intenda rendere pubblico il testo in formato cartaceo dell'accordo stesso con Silvio Berlusconi. (4-05825)

 
Cronologia
martedì 5 agosto
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 352 voti favorevoli, 193 contrari e 7 astenuti, nel nuovo testo approvato dalle Commissioni a seguito del rinvio deliberato dall'Assemblea, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, per la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea (C. 2568-A/R), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.



mercoledì 6 agosto
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva con modificazioni il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea (C. 2568), che sarà licenziato definitivamente dal Senato il 7 agosto (legge 11 agosto 2014, n. 116).



giovedì 7 agosto
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 155 voti favorevoli e 27 contrari, nel testo già approvato dal Senato, così come modificato dalla Camera, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea (S. 1541-B), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia (legge 11 agosto 2014, n. 116).