Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03691 presentata da TERROSI ALESSANDRA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 01/10/2014

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-03691 presentato da TERROSI Alessandra testo presentato Mercoledì 1 ottobre 2014 modificato Giovedì 2 ottobre 2014, seduta n. 301 TERROSI , ANTEZZA , COVA , OLIVERIO , ROMANINI , TENTORI , CENNI , ZANIN . — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che: l'Italia è tra i primi produttori di ortofrutta in Europa e nel mondo, con un quantitativo prodotto di circa 36 milioni di tonnellate di ortofrutta di cui circa 18 milioni di frutta, oltre 14 milioni di ortaggi e 4 milioni di agrumi; nella produzione di frutta, quella di pesche e di nettarine pone l'Italia al primo posto in Europa con il 43 per cento della produzione totale; anche per la produzione di pere l'Italia si colloca tra i paesi leader con una percentuale del 35 per cento sul totale delle pere prodotte nel continente; alcune varietà di pere hanno periodi di commercializzazione che possono arrivare fino alla primavera successiva alla raccolta (in particolare Abate, Conference, Williams). Fino al 2012, per consentire la conservazione per lungo periodo ed evitare che durante il periodo di frigoconservazione insorgessero danni da «riscaldo superficiale e molle», veniva utilizzata la molecola antiriscaldo etossichina sotto forma di fitosanitario; nell'ambito della revisione europea della normativa sugli agro farmaci, l'uso di questa sostanza è stata revocata con decisione della Commissione del 3 marzo 2011; in Italia l'uso di tale sostanza è stato revocato il 3 settembre 2011 e stabilita la sua definitiva sospensione a partire dal 15 gennaio 2013, termine ultimo per l'utilizzo delle scorte; secondo recenti notizie apparse sulla stampa nazionale, i Ministeri della salute e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sulla base di un'ampia e documentata istruttoria e tenendo conto in particolare delle determinazioni formulate dall'Istituto superiore di sanità, hanno escluso di poter consentire il ricorso all'uso eccezionale della molecola etossichina. Sono state, infatti, rilevate forti criticità in relazione al valore degli attuali residui rispetto al rischio per la salute degli utilizzatori e dei consumatori; la sostanza è però presente sulle pere di provenienza extra Unione europea e su quelle di alcuni stati membri dell'Unione europea, in particolare Spagna e Portogallo, che, escludendo la tossicità dell'etossichina per il trattamento post raccolta della frutta, ne hanno ammesso l'uso straordinario sulle pere anche per l'annata 2013/2014, creando un problema di concorrenza sleale per le imprese italiane e soprattutto un pregiudizio per la salute dei consumatori; nel mese di ottobre del 2013, l'onorevole De Castro ha presentato una interrogazione alla Commissione europea nella quale evidenziava un'eccessiva discrezionalità nell'utilizzo delle «autorizzazioni di emergenza» ed una scarsa armonizzazione delle stesse su scala europea, favorendo così la competitività di alcuni paesi dell'Unione europea a scapito di altri e distorcendo in questo modo il mercato europeo dei prodotti ortofrutticoli. In base all'articolo 53 del Reg. (CE) n.1107/2009, si verifica infatti che alcuni principi attivi/agrofarmaci possono essere utilizzati su determinate colture in alcuni paesi dell'Unione attraverso le «autorizzazioni di emergenza» mentre in altri l'uso resta vietato; il progetto di ricerca «Agrt Innovapero» dell'università di Bologna ha dimostrato che l'utilizzo del principio attivo l-metilcloropropene, abbinato ad un uso corretto della temperatura di conservazione, può evitare i danni da «riscaldo» che prima venivano superati dall'uso dell'etossichina–: se il Governo non ritenga necessario promuovere azioni a tutela delle produzioni ortofrutticole italiane, in particolare quella delle pere, e campagne di informazione dirette ai consumatori per diffondere la conoscenza dei rischi tossici dell'etossichina utilizzata nelle pere provenienti da paesi extra Unione europea da quei Paesi europei che non hanno ancora recepito la normativa anti etossichina; se non intenda agire in sede europea per ottenere l'applicazione armonizzata dell'articolo 53 del Regolamento (CE) n.1107/2009, con l'obiettivo di evitare situazioni di disparità e di concorrenza alterata tra gli stati membri dell'Unione, in ragione di valutazioni difformi sulla stessa molecola chimica, peraltro già interdetta nel 2011, come esposto in premessa; se non intenda promuovere in sede europea l'applicazione, anche in via sperimentale, di quanto emerso dallo studio «Ager Innovapero» e lo sviluppo di studi simili, finalizzati alla ricerca di metodi che consentano la salvaguardia del prodotto durante la conservazione post raccolta senza l'utilizzo della etossichina. (5-03691)

 
Cronologia
martedì 23 settembre
  • Parlamento e istituzioni
    Il Parlamento riunito in seduta comune elegge, all'undicesimo scrutinio, membri del Consiglio superiore della magistratura Pierantonio Zanettin e Paola Balducci.

giovedì 2 ottobre
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 323 voti favorevoli, 168 contrari e 9 astenuti, nel testo delle Commissioni senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 22 agosto 2014, n. 119, recanti disposizioni urgenti in materia di contrasto a fenomeni di illegalità e violenza in occasione di manifestazioni sportive, di riconoscimento della protezione internazionale, nonché per assicurare la funzionalità del Ministero dell'interno (C. 2616-A), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.