Documenti ed Atti
XVII Legislatura della repubblica italiana
RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00088 presentata da DE PETRIS LOREDANA (SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA') in data 19/01/2015
Atto Senato Risoluzione in Assemblea 6-00088 presentata da LOREDANA DE PETRIS testo presentato Lunedì 19 gennaio 2015 modificato martedì 20 gennaio 2015, seduta n.379 Il Senato, udite le comunicazioni del Ministro della giustizia sull'amministrazione della giustizia, ai sensi dell'articolo 86 del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, come modificato dall'articolo 2, comma 29, della legge 25 luglio 2005, n. 150, premesso che: tali comunicazioni rappresentano un momento cruciale del percorso politico in materia di giustizia e si rivelano utile strumento al fine di orientare l'attività parlamentare; la consapevolezza della crisi del sistema giudiziario nel nostro ordinamento è ormai un dato che accomuna tutte le forze politiche in Parlamento ed elemento che segna una linea di congiunzione con l'azione di Governo; lo stato di crisi, tuttavia, è ancora ben lontano da un suo effettivo e percepibile superamento, segnale che le misure adottate finora non possono dirsi sufficienti; la riforma è necessaria ma deve essere sostenuta economicamente, che vuol dire aumento dell'organico e redistribuzione della magistratura; il processo di informatizzazione deve funzionare in modo organico, su tutto il territorio. Ad oggi non esiste un unico programma di gestione documentale telematica nazionale, senza contare che l'innovazione e l'automazione impongono l'altrettanto urgente problema della formazione del personale d'ausilio ai magistrati; bisogna cercare di incentivare l'instaurazione effettiva di sistemi diversi (non giudiziari) di risoluzione delle controversie, dal momento che ad oggi hanno mostrato tutta la loro fragilità, offrire un effettivo vantaggio per le parti nel preferire la mediazione, dare garanzie di competenza ed imparzialità e creare un sistema di controllo degli organi competenti; negli ultimi anni si è assistito ad una serie di interventi legislativi, soprattutto di ordine processual-civilistico, quasi sempre adottati con la decretazione d'urgenza che ha creato notevole incertezza tra gli operatori del diritto; le strategie di azione devono prescindere da provvedimenti settoriali ed estemporanei, modalità di intervento non idonee a risolvere nodi strutturali ormai radicati nel sistema e consolidati da anni di stratificazione legislativa; la tutela dei diritti dell'uomo deve necessariamente costituire il fulcro dell'attività di Governo in tema di giustizia, la quale deve saper interpretare i mutamenti e l'evoluzione della società civile rendendo il sistema giudiziario idoneo a soddisfare la richiesta di tutela di ogni singolo cittadino; le risorse economiche attualmente disponibili non sono in grado di garantire gli interventi necessari in materia di edilizia giudiziaria, risorse umane e informatizzazione del sistema; è necessaria dunque una mirata riorganizzazione al fine di evitare la dispersione delle entrate ed ulteriori oneri a carico del cittadino; impegna il Governo: - ad assumere tutte le iniziative necessarie affinché alle riforme in materia di giustizia seguano misure concrete di attuazione al fine di rendere le prime pienamente efficaci; - a rafforzare il controllo di legalità in tutto il ciclo economico pubblico e privato in cui tracciabilità e prescrizione sulla regolarità dei procedimenti siano assunti come punti di forza nella lotta alla corruzione ed alle mafie, - ad assumere iniziative per superare definitivamente le leggi premianti i comportamenti non virtuosi, quali i condoni e l'elusione fiscale; - a collaborare attivamente affinché i disegni di legge relativi ad un nuovo assetto dei diritti in materia civile possano avere un percorso rapido e giungere all'approvazione da parte del Parlamento; - ad assumere iniziative per limitare le condotte penalmente rilevanti ai fatti realmente gravi e punire con adeguate sanzioni amministrative le condotte illecite che creano minori danni e attenuato allarme sociale; - ad assumere iniziative legislative per abrogare in toto l'articolo 10-bis del Testo unico sull'immigrazione (il cosiddetto "reato di clandestinità"); - ad intervenire sul Testo unico in materia di stupefacenti in linea con la sentenza n. 32 del 2014 della Corte costituzionale; - a collaborare attivamente affinché possa giungere a compimento l'introduzione di reato di tortura nel nostro ordinamento, tenendo conto dei disegni di legge in discussione in Parlamento; - a promuovere misure finalizzate a realizzare il finalismo rieducativo della pena come previsto dall'articolo 27 della Costituzione; - ad adottare le più opportune iniziative, anche di carattere normativo, di concerto con il MIUR, per promuovere l'istruzione carceraria, presupposto per la crescita culturale e civile del detenuto indicando come finalità precipua la sua rieducazione attraverso azioni positive che lo aiutino nella ridefinizione del proprio progetto di vita; - ad incentivare il lavoro quale pilastro del percorso rieducativo del reo sia all'interno degli istituti di pena che nelle forme di esecuzione alternativa della sanzione penale, potenziando il coordinamento territoriale al fine di facilitare i percorsi lavorativi e incentivare lo svolgimento di lavori di pubblica utilità; - a nominare il Garante nazionale dei diritti delle persone private o limitate nella libertà personale, figura istituita con il decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 146, convertito nella legge 21 febbraio 2014, n. 10; - a promuovere misure concrete a tutela e sostegno delle vittime dei reati; - a realizzare l'effettivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari come previsto dal decreto-legge 22 dicembre 2011, n. 211, convertito nella legge 7 febbraio 2012, n. 9, prorogato al 31 marzo 2015; - ad intervenire sugli organici di tutte le figure che operano negli istituti di pena e nel circuito penale esterno, in particolare prevedendo nuove assunzioni, congrue ed adeguate ai nuovi compiti che la legislazione va loro gradualmente affidando. (6-00088) DE PETRIS, MUSSINI, DE CRISTOFARO, BAROZZINO, BENCINI, BIGNAMI, CAMPANELLA, CERVELLINI, DE PIETRO, DE PIN, GAMBARO, MASTRANGELI, ORELLANA, PEPE, PETRAGLIA, STEFANO, Maurizio ROMANI, URAS, BOCCHINO.