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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04859 presentata da LEVA DANILO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 26/02/2015

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-04859 presentato da LEVA Danilo testo di Giovedì 26 febbraio 2015, seduta n. 382 LEVA e AMATO . — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che: dopo un primo riordino della rete ospedaliera promosso con decreti del commissario ad acta della regione Molise n.19/10 del 10 maggio 2010, n.63 del 2010 del 19 settembre 2010, e n.68 del 2010 del 29 settembre 2010, è avvenuto un primo riassetto dell'Ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone in Stabilimento Ospedaliero afferente al presidio ospedaliero veneziale di Isernia; successivamente, con decreto del commissario ad acta n.84 del 2011 del 10 ottobre 2011 la stessa struttura commissariale confermava la definitività del dispositivo del decreto del commissario ad acta n.20 del 2011 sull'attivazione del pronto soccorso/astanteria e sull'aumento conseguente dei posti letto di tale struttura, in considerazione delle peculiarità geografiche e climatiche del bacino di utenza; nel decreto del commissario ad acta n.8 del 2013 del 20 marzo 2013 per il presidio ospedaliero di Agnone veniva riportata la seguente indicazione: «l'ospedale di Agnone assume la configurazione di Presidio Ospedaliero di Zona Particolarmente Disagiata, dotato di una unità operativa complessa unica di medicina generale, lungodegenza e rieducazione funzionale. Nell'ospedale è possibile effettuare una chirurgia elettiva in day surgery o, se necessario, in Week surgery , per i casi non dimissibili in giornata, con appoggio nei letti di medicina»; di converso, in contrasto con il decreto del commissario ad acta n.8 del 2013, nel decreto del commissario ad acta n.21 del 2014 del 4 giugno 2014, programmi operativi 2013-2015, il presidio di Agnone non è più classificato come presidio ospedaliero di zona particolarmente disagiata, e quindi presidio ospedaliero, perdendo tale classificazione per essere presentato come presidio di comunità di zona particolarmente disagiata; il decreto del commissario ad acta n.21 del 2014 non è stato approvato e respinto nelle riunioni seguenti di fine 2014 dal tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza della regione Molise; nell'adozione di proposta dell'atto aziendale ASREM, approvato con provvedimento del direttore generale Asrem n.136 del 3 dicembre 2014, ancora non approvato con decreto del commissario ad acta dalla struttura commissariale, in merito al Caracciolo è riportato: «L'indicato decreto del commissario ad acta n.8 del 2013, configura l'ospedale di Agnone quale presidio ospedaliero di zona particolarmente disagiata prevedendovi un'unica Unità Operativa Complessa clinica»; ultimamente, per ammissione esplicita in riunioni pubbliche del mese di febbraio 2015 e a mezzo stampa della struttura commissariale e della direzione aziendale ASREM, l'elaborazione del riassetto della rete ospedaliera prevede presso il San Francesco Caracciolo un punto di primo soccorso/punto di primo intervento», configurando di fatto l'ospedale di Agnone non più come ospedale di area particolarmente disagiata ma come struttura in riconversione verso strutture territoriali e/o per post acuzie, cosa che pregiudica ulteriormente la possibilità di avere un'adeguata emergenza/urgenza; con nota del 29 luglio 2014, il Ministro della salute ha trasmesso alla Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province di Trento e Bolzano la bozza definitiva del decreto ministeriale con cui è approvato il regolamento, recante «Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera, in attuazione dell'articolo 1, comma 169 della legge 30 dicembre 2004 n.311 e dell'articolo 15, comma 13, lettera c) , del decreto legge 6 luglio 2012 n.95 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012 n.135»; su tale decreto del Ministro della salute, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze, è stata acquisita l'intesa con la predetta Conferenza permanente, nella seduta del 5 agosto 2014; il decreto ministeriale in discorso è allo stato in via di imminente pubblicazione; nel decreto del Ministro della salute è prevista, nel paragrafo 9.2.2, una specifica disciplina per i «presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate», sulla quale, peraltro, la Conferenza permanente fra Stato, regioni e province autonome non ha espresso alcuna proposta emendativa, condividendo, invece, integralmente il testo del Governo; in questo paragrafo del decreto ministeriale si stabilisce che in zone particolarmente disagiate, che distano più di 60 minuti dal più vicino presidio di pronto soccorso – superando così i tempi previsti per poter usufruire di un servizio di emergenza efficace – possono essere istituiti dalle regioni specifici presidi ospedalieri; in tali presidi ospedalieri, fra l'altro, occorre garantire la presenza e le attività di un pronto soccorso presidiato da un organico medico dedicato all'emergenza-urgenza, con i necessari «servizi di supporto attività di medicina interna e chirurgia generale ridotta»; l'ospedale «San Francesco Caracciolo» ubicato ad Agnone (IS) – facente parte dell'azienda sanitaria regione Molise (ASREM) – serve una trentina di comuni montani a cavallo tra l'alto Molise, l'alto Vastese e l'alto-medio Trigno. Si tratta di un ospedale di confine tra Abruzzo e Molise ricadente in zona particolarmente disagiata geograficamente e idrogeologicamente, con collegamenti di rete viaria complessi; i diversi comuni, serviti dall'ospedale di Agnone, presentano un elevato indice di rugosità del territorio con una media altimetrica superiore agli 800 mt.slm. Sono collegati da una rete stradale assolutamente tortuosa, disagiata e complessa, con il notevole aggravio dei tempi di percorrenza dovuto al maltempo soprattutto durante il periodo invernale con costante formazione di ghiaccio sulla carreggiata ed abbondanti nevicate. Per di più si tratta di un'area ad elevato rischio idrogeologico, con continui e ripetuti eventi franosi e smottamenti di terreno che complicano e ritardano soventemente la circolazione stradale; pertanto, entro il tempo minimo inderogabile di 60 minuti, ex lege prefissato, è molto spesso impossibile poter raggiungere il presidio di pronto soccorso più vicino, diverso ovviamente da quello di Agnone, per assicurare l'indispensabile ed irrinunciabile servizio di emergenza efficace; ne derivano, conseguentemente, gravissimi e pesanti rischi per la salute e per la integrità delle persone e delle comunità della zona di confine abruzzese-molisana, che raggiunge una popolazione residente di circa trentamila persone e che triplica durante il periodo estivo; proprio la tutela del diritto alla salute, oggetto di pregnante riconoscimento costituzionale, impone che sia autorizzata e prevista la costituzione nell'ospedale «San Francesco Caracciolo» di un presidio ospedaliero con pronto soccorso h24 in zona particolarmente disagiata; questa situazione è stata anche evidenziata dal dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (DPS), nell'ambito della strategia nazionale per le aree interne» che ha classificato i comuni dell'alto Molise, dell'alto Vastese e dell'alto-medio Trigno come «periferici» e «ultraperiferici», certificando la lontananza di questi comuni dai «Centri di offerta dei servizi» compresi quelli sanitari; peraltro il bacino di utenza dell'ospedale San Francesco Caracciolo presenta un indice di vecchiaia tra i più alti d'Italia, quindi, i soggetti esposti a maggiori rischi per la salute, gli anziani, di certo non potrebbero avere le cure necessarie in un tempo utile; anche i sindaci dei comuni interessati hanno messo in evidenza le caratteristiche di particolare disagio del territorio in una articolata e motivata nota del 24 febbraio 2015 indirizzata al Ministro della salute e dell'economia e delle finanze, ed ai presidenti delle giunte regionali del Molise e dell'Abruzzo; va infine rimarcato che il TAR Molise, con ordinanza di sospensiva dell'11 settembre 2014 su ricorso n.302 del 2014 avverso il citato decreto del commissario ad acta n.21 del 2014 – programmi operativi 2013-2015 –, ha accertato la peculiarità di area particolarmente disagiata del comprensorio dell'alto Molise, dell'alto Vastese e dell'Alto-Medio Trigno; sarebbe auspicabile un apposito accordo quadro di confine fra le regioni Abruzzo e Molise–: quali iniziative, nell'esercizio e nell'ambito delle sue competenze istituzionali e anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, il Ministro interrogato possa assumere per la tutela del diritto alla salute delle popolazioni e delle comunità dell'alto Molise, dell'alto Vastese e dell'alto-medio Trigno, attraverso, in primis , il riconoscimento dell'ospedale di Agnone quale presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata – alla stregua del decreto ministeriale indicato in premessa dall'interrogante – in quanto tale dotato di un pronto soccorso h24 presidiato da un organico medico dedicato all'emergenza urgenza, con tutti i servizi e le attività medico-ospedaliere collegate. (5-04859)





 
Cronologia
martedì 24 febbraio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva in via definitiva la proposta di legge recante disciplina della responsabilità civile dei magistrati (C. 2738), licenziata dal Senato il 20 novembre (legge 27 febbraio 2015, n. 18).



giovedì 26 febbraio
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 156 voti favorevoli, 78 contrari e 1 astenuto, nel testo licenziato dalla Camera, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative (S. 1779), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia (legge 27 febbraio 2015, n. 11).



venerdì 27 febbraio
  • Politica, cultura e società

    Il differenziale c.d. spread tra Btp e Bund scende sotto i 100 punti. E' il livello più basso dal 2010.