Documenti ed Atti
XVII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01723 presentata da CONTE FRANCO (AREA POPOLARE (NCD-UDC)) in data 03/03/2015
Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-01723 presentata da FRANCO CONTE martedì 3 marzo 2015, seduta n.401 CONTE - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca - Premesso che: in data 2 marzo 2015 la Provincia di Verona con propria nota prot. n. 539 ha chiesto al conservatorio statale musicale "F.E. Dall'Abaco" di Verona di "provvedere alla volturazione ed intestazione a proprio carico utenze tecnologiche asserventi l'edificio (energia elettrica, acqua, riscaldamento, eccetera)" entro il 5 marzo, lasciando così intendere che senza ulteriore preavviso la Provincia provvederà a formalizzare la disdetta dai relativi contratti presso ciascun ente erogatore; con la medesima comunicazione si è chiesto il subentro nella gestione dei dispositivi di sicurezza dell'edificio, pena la loro rimozione con conseguente inagibilità dello stesso e conseguente sospensione dell'attività didattica; considerato che: i tempi sono strettissimi, se non addirittura incompatibili con le tempistiche amministrative necessarie per richiedere il subentro nella intestazione; inoltre, si prefigura l'eventualità di interruzione dell'attività didattica dovuta alla sospensione dei servizi di erogazione di energia elettrica, gas ed acqua; il provvedimento della Provincia di Verona si colloca circa a metà dell'anno di studi e le tasse scolastiche poste a carico degli utenti non contemperavano i costi relativi alla gestione delle strutture utilizzate; in tal modo si concretizza l'ipotesi della richiesta agli studenti di una quota aggiuntiva delle tasse scolastiche al fine di garantire il pagamento delle utenze, considerando che nel bilancio di previsione del conservatorio non figurano risorse finanziarie sufficienti; il processo di attuazione dell'autonomia dei conservatori musicali non ha conseguito piena attuazione, soprattutto per l'aspetto finanziario, e gli organi di revisione amministrativa e di giurisdizione civile concordano nel ritenere le spese ordinarie e di funzionamento, nonché quelle straordinarie, a carico del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca; inoltre, le risorse messe a disposizione dal Ministero a favore dei conservatori musicali sono del tutto insufficienti per garantire la loro sopravvivenza; in materia di gestione, funzionamento e manutenzione delle sedi dei conservatori musicali, oltre al già noto parere n. 3679 del Consiglio di Stato, Sezione II, reso in data 14 novembre 2007 al Ministero, lo stesso organo di superiore revisione amministrativa dello Stato ha altresì pronunciato la sentenza della Sezione IV, n. 2401, del 12 maggio 2014; secondo la sentenza, a finanziare la manutenzione dei conservatori devono essere gli uffici preposti del Ministero e non gli enti locali. A confermare tale orientamento è intervenuta, inoltre, la Cassazione che, per la prima volta, con la sentenza n. 19287 depositata il 12 settembre 2014 dalla III sezione civile, ha affrontato questo argomento "economico" relativo agli istituti pubblici di alta formazione musicale; secondo la suprema Corte le spese ordinarie e straordinarie per la gestione dei conservatori statali sono a carico del Ministero e non delle Province; infatti, la nuova disciplina delinea un sistema in cui i conservatori ed altri istituti artistici vengono allineati alle università in considerazione dell'alta formazione che forniscono nel settore musicale e della possibilità di rilasciare diplomi di livello universitario; con la riforma del 1999, spiega la Cassazione, è stata quindi "istituita una particolare autonomia di tali istituti che hanno personalità giuridica, autonomia di statuto, di didattica scientifica, amministrativa e contabile, e viene previsto un trasferimento di fondi dal Ministero dell'Università ai conservatori ed agli istituti d'arte"; sulla base di tale normativa, "è indubbio - concludono i supremi giudici - che i Conservatori devono farsi carico della manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici in cui è fissata la loro sede, nell'ambito delle risorse trasferite dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca", si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo, nell'ambito delle proprie competenze, non ritenga necessario chiedere alla Provincia di Verona che l'efficacia del provvedimento in questione venga differita al prossimo anno di studi; se sia a conoscenza dell'esistenza di altri conservatori musicali che si trovano nella medesima situazione di quello di Verona; se sia previsto che nel bilancio dello Stato l'apposito capitolo di spesa venga incrementato con ulteriori risorse per garantire la sopravvivenza dei conservatori italiani, nel rispetto di una prerogativa storica dell'insegnamento della musica in Italia e delle tradizioni musicali italiane. (3-01723)