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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08620 presentata da LAFORGIA FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 31/03/2015

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-08620 presentato da LAFORGIA Francesco testo di Martedì 31 marzo 2015, seduta n. 402 LAFORGIA . — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che: con la nota ufficiale 30 giugno 2014, è stata formalmente dichiarata la volontà del gruppo Rewe, di abbandonare il mercato italiano del ramo supermercati; le motivazioni che hanno spinto la società tedesca a ritirarsi dal mercato italiano sono state espresse dalla multinazionale stessa, in un comunicato stampa datato 30 giugno, firmato da Frank Hensel, procuratore generale del gruppo: «(...) Il nostro obbiettivo strategico è quello di raggiungere una posizione rilevante in tutti i mercati in cui siamo presenti. In Italia finora non sfamo stati in grado di raggiungere questo traguardo, nonostante gli investimenti mirati e l'ottimizzazione della rete e sulla base delle nostre attuali stime, non saremo in grado di raggiungerlo nemmeno nel prossimo futuro (...)»; questa decisione, presa non per crisi finanziaria ma per spostare il business su altri mercati, in particolare quelli dell'est europeo, ha coinvolto i 3784 lavoratori della società Billa A.G., prestanti servizio nelle filiali, 139 lavoratori della società Rewe Italia e 41 lavoratori della società Billa A.G sede secondaria in Italia, prestanti servizio tra le sedi di Rozzano e Carmignano del Brenta, l'indotto della logistica, fornitori diretti e partner commerciali; per i lavoratori di sede a carico della società Rewe Italia e Billa A.G. sede secondaria in Italia, non è stato previsto alcun progetto per la salvaguardia del posto di lavoro, come riportato nel comunicato stampa del 30 giugno 2014; dal 2010 ad oggi l'azienda è già intervenuta più volte in tema di riorganizzazione, accorpamento funzioni e drastici tagli al personale, ottenendo più volte dal Ministero i contributi per la cassa integrazione guadagni straordinaria, ancora il 5 marzo 2014, con l'impegno di proseguire con il piano di sviluppo in Italia e annunciando nuovi investimenti per ricominciare a crescere; dopo la comunicazione di cessione e prima della comunicazione d'apertura della mobilità, in data 31 ottobre 2014 e in data 18 novembre 2014 i sindacati territoriali e rappresentanze sindacali aziendali hanno incontrato l'azienda chiedendo ricollocazioni presso altre società del gruppo (Penny in Italia, Billa AG in Austria, Rewe In Germania) o presso le società che hanno acquisito le filiali (Conad, Carrefour); in data 13 febbraio 2015 e in data 11 marzo 2015 si sono svolti gli incontri a livello nazionale con i sindacati Filcams, Fisascat, Uiltucs e la direzione Rewe Italia srl. Nel primo incontro è stato richiesto all'azienda di valutare una possibile ricollocazione dei lavoratori a tempo indeterminato o, in alternativa, di attivare la cassa integrazione guadagni straordinaria. L'azienda ha invece risposto negativamente, dichiarando che: «tale eventualità non è prevista in quanto le aziende facenti parte del Group ricercano personale con caratteristiche diverse da quello in esubero. Solamente alcuni rari casi potranno essere presi in considerazione in virtù di caratteristiche ed esigenze aziendali particolari, che saranno collocati anche nell'azienda Penny Market»; in data 26 marzo si è svolto un incontro presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali in cui è stata proposta all'azienda l'attivazione della cassa integrazione guadagni straordinaria di un anno, con un impegno scritto di ricollocazione di una parte dei lavoratori. L'azienda ha risposto negativamente, vista la volontà entro il 1 o luglio 2015 di chiudere definitivamente le sedi e ritirarsi dall'Italia; sempre in data 26 marzo i rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali hanno richiesto all'azienda una ulteriore verifica su possibili ricollocamenti, prima della convocazione di un secondo incontro in data 17 aprile, non solo in Europa, ma anche in Italia, in «Penny A.G.», parte dello stesso gruppo ed operante nel settore discount , tra i partner e presso le stesse aziende concorrenti; l'organizzazione societaria del gruppo può essere funzionale ad un ricollocamento del personale, in quanto esiste un unico soggetto giuridico composto da Billa A.G. in Austria, Billa A.G. con sede in Italia e Penny A.G. Il suddetto soggetto giuridico controlla al 100 per cento la società Standa Commerciale, acquistata nel 2000 da Billa, che a sua volta controlla il 100 per cento di Rewe Italia srl, società di servizi per Billa AG Italia, il 100 per cento di Penny market srl, società di servizi per Penny supermercati. A sua volta Penny market srl controlla il 51 per cento di Repros Immobiliare–: se non sia possibile verificare insieme all'azienda, destinataria di contributi statali, la possibilità di reintegro del maggior numero di lavoratori con contratto a tempo indeterminato, vista anche la struttura societaria; di quali elementi disponga riguardo al piano di sviluppo dell'azienda in Italia annunciato simultaneamente all'utilizzo dei sussidi rivolti ai lavoratori; se, come incentivo al reintegro, non sia possibile assumere iniziative per bloccare le defiscalizzazioni previste dalla legge di stabilità per le società del gruppo coinvolto da questa riorganizzazione interna, evitando un duplice esborso per lo Stato rivolto ai lavoratori licenziati e a quelli eventualmente assunti. (4-08620)

 
Cronologia
martedì 24 marzo
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 155 voti favorevoli e 92 contrari, nel testo licenziato dalla Camera, l'articolo unico del d.d.l. di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 3, recante misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti (S.1813), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia (legge 24 marzo 2015, n. 33).



martedì 31 marzo
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 febbraio 2015, n. 7, recante misure urgenti per il contrasto del terrorismo, anche di matrice internazionale, nonché proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle Organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione (C. 2893), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 15 aprile (legge 17 aprile 2015, n. 43).



giovedì 2 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    Presta giuramento il nuovo Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Del Rio.