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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00993 presentata da BERNARDO MAURIZIO (AREA POPOLARE (NCD-UDC)) in data 04/06/2015

Atto Camera Interpellanza 2-00993 presentato da BERNARDO Maurizio testo di Giovedì 4 giugno 2015, seduta n. 435 Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dello sviluppo economico , per sapere – premesso che: dall'analisi dei dati grezzi rilevabili dal rapporto sulla produzione elettrica di aprile elaborato da Terna nei primi giorni di maggio 2015 si conferma per i primi mesi del 2015, una forte riduzione della generazione di elettricità da idroelettrico; nei mesi di gennaio e febbraio 2015 la riduzione si è attestata attorno al 25 per cento della produzione degli stessi mesi del 2014, nella misura costante di 1.000 Gwh al mese; a marzo la diminuzione è di 1.300 Gwh, cioè –29,3 per cento rispetto a marzo 2014; ad aprile addirittura –31,2 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, con una minore produzione 1.758 Gwh (pagina 5 del rapporto di ciascun mese); il raffronto dei primi quattro mesi dei due anni (pagina 6 del rapporto di aprile) riferisce di una riduzione pari a 27,6 per cento (e una minore produzione di 5.005 Gwh); come nei mesi precedenti, i dati derivanti dagli invasi e dalla producibilità idroelettrica (pagine 22 e 24 del rapporto di Aprile) rispetto agli stessi mesi del 2014 segnalano grande abbondanza di acqua nelle dighe e di conseguenza di una grande potenzialità produttiva inutilizzata; nei primi 4 mesi del 2015 abbiamo importato 18.524 Gwh contro 16.706 dello stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di un +10,9 per cento, che non è poco ove si consideri la contemporanea stabilità dei consumi elettrici. L’ import ha dunque coperto il 18,12 per cento della richiesta contro il 16,34 per cento dello stesso periodo dello scorso anno (pagina 6 del rapporto di aprile). Questo significa, per differenza, che i 1.818 Gwh importati in più sono serviti parzialmente a coprire un buco nella richiesta non più soddisfatta dall'idroelettrico, equivalente al 1,7 per cento del fabbisogno nazionale; nel question-time al Senato del 7 maggio 2015, è stato osservato al Ministro interrogato che «la capacità di produzione dell'idroelettrico è rimasta ferma agli anni Sessanta (circa 50 terawattora l'anno)..., ma continua ad essere la fonte rinnovabile principale nel nostro Paese, dato che ancora nel 2013 ha prodotto il 47 per cento dell'intera produzione da fonti rinnovabili. Il Comitato nazionale italiano per le grandi dighe ha stimato che la metà degli invasi è interrata, con una riduzione della capacità media d'invaso di circa il 47 per cento...»; quanto sopra autorevolmente affermato vuol dire che, liberando gli invasi con la semplice manutenzione, si consentirebbe di migliorare la capacità di produzione di quegli impianti in misura tale da assicurare, senza eccessivi costi o oneri in bolletta, il raggiungimento della eventuale ulteriore quota di produzione elettrica da rinnovabile che l'Unione europea ci potrebbe chiedere per il 2030; il 22 aprile il presidente dell'Autorità per l'energia, Guido Bottoni, nel corso della sua audizione in Commissione industria del Senato, ha affermato che «in conseguenza delle rilevante crescita della componente A3 relativa alla copertura degli incentivi alle fonti rinnovabili ed assimilate, il complessivo fabbisogno degli oneri generali di sistema nel 2015 (i servizi di rete a carico di imprese e famiglie) raggiunge i 15 miliardi di euro, raddoppiando il fabbisogno dell'anno 2011; nel ricordare come siano stati già raggiunti (e largamente superati), con anni di anticipo e a caro prezzo, tutti gli obiettivi per le rinnovabili al 2020, desta preoccupazione uno studio di Asso-Rinnovabili (citato in Quotidiano Energia del 12 marzo 2015, pagina 10), nel quale, dopo aver affermato che le fonti non programmabili (eolico e fotovoltaico), hanno contribuito a relegate «impianti nuovi ed efficienti a funzioni di soccorso» a danno degli investimenti che vi erano stati fatti, si prospetta per il futuro la necessità di «... dedicate tutto l'idroelettrico a funzioni di regolazione (sic!)...», cioè a sostegno alla non programmabilità di eolico e fotovoltaico–: quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato su quanto esposto in premessa e se non ritenga che la principale e la più affidabile tra le fonti rinnovabili stia rischiando di essere marginalizzata, in forza delle attuali condizioni del mercato elettrico e degli interessi che in esso si muovono, col risultato di anteporre gli obiettivi di taluni operatori economici a quelli del Paese; come il Governo intenda rilanciare il settore dell'idroelettrico, tenuto conto delle sue elevata possibilità di crescita produttiva, senza maggiori oneri sulle bollette elettriche delle famiglie e delle imprese, e degli impatti favorevoli sulla «bolletta energetica» a carico del nostro Paese. (2-00993) « Bernardo ».

 
Cronologia
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domenica 7 giugno
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