Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00298 presentata da CONSIGLIO NUNZIANTE (LEGA NORD E AUTONOMIE) in data 05/08/2015

Atto Senato Interpellanza 2-00298 presentata da NUNZIANTE CONSIGLIO mercoledì 5 agosto 2015, seduta n.498 CONSIGLIO - Al Presidente del Consiglio dei ministri - Premesso che: il Presidente del Consiglio dei ministri, il 2 agosto 2015, durante la recente visita di Stato in Giappone, ha affermato, come riportato dai principali organi di stampa, a proposito di enti locali, che "i sindaci devono lavorare di più"; la Corte dei conti, Sezione delle autonomie, nella relazione sugli andamenti della finanza territoriale relativa all'anno 2014, deliberata il 27 luglio 2015, ha affrontato la situazione finanziaria di tutti gli enti territoriali evidenziando come, tra il 2008 ed il 2015, i vincoli imposti dal patto di stabilità abbiano determinato a carico del comparto degli enti territoriali complessivamente correzioni di poste per 40 miliardi di euro (pari al 2,4 per cento del Pil), con riduzione dei trasferimenti dallo Stato per circa 22 miliardi (e dei finanziamenti nel comparto sanitario regionale per 17,5 miliardi di euro). Ne sono derivati, forzatamente, per gli enti locali e le Regioni un inasprimento della pressione fiscale e una compressione delle funzioni extra-sanitarie, con tagli, soprattutto, delle spese di investimento; degli oltre 5.600 Comuni sottoposti al patto, rileva ancora la Corte, 95 risultano inadempienti nel 2014, anche se le rilevazioni non sono tuttora definitive. Si tratta soprattutto di Comuni con meno di 5.000 abitanti. Anche i Comuni che hanno rispettato il patto presentano, però, "ampi scostamenti rispetto agli obiettivi, per effetto, prevalentemente, di un anomalo prolungamento dell'esercizio provvisorio, che ha compromesso la capacità programmatoria dei Comuni medesimi"; permane la crisi di liquidità delle Regioni per il pagamento dei debiti, nonostante la predisposizione dei decreti che hanno stanziato appositamente circa 20 miliardi di euro, ai sensi del decreto-legge n. 35 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 64 del 2013, incrementati dal decreto-legge n. 102 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 124 del 2013, e dal decreto-legge n. 66 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 89 del 2014, per il pagamento dei debiti pregressi; sul versante delle entrate dei Comuni permangono difficoltà conseguenti ai ripetuti tagli ai trasferimenti statali disposti dalle manovre finanziarie che, verosimilmente, sono all'origine degli aumenti generalizzati dei tributi immobiliari (Ici, Imu,Tasi) i cui incassi sono passati dai 9,6 miliardi di euro circa (corrispondenti all'ICI 2011) a circa 15,3 miliardi di euro del 2014. Il gettito della Tasi ha avuto, di fatto, un effetto redistributivo, gravando in consistente misura sulle "prime case", in quanto, con 3,2 miliardi di euro circa, ha supplito in larga parte al minor gettito Imu conseguente all'esenzione dell'imposta per l'abitazione principale; il combinato disposto dell'applicazione del patto di stabilità interno, che impedisce agli enti virtuosi di spendere i propri soldi per servizi ed investimenti e allo stesso tempo non ha saputo frenare la spesa degli enti non virtuosi, e dei tagli agli enti locali, disposti da leggi dello Stato, ha trasformato il fondo di solidarietà comunale da sistema di perequazione tra enti locali in cassaforte da cui lo Stato preleva fondi. Quest'anno saranno 625 i Comuni "incapienti" che invece di ricevere fondi dallo Stato si vedranno prelevare risorse dallo Stato; le parole del Presidente del Consiglio, non chiarite né rettificate in seguito, costituiscono ad avviso dell'interpellante un'offesa a moltissimi sindaci che operano in ristrettezze finanziarie, spesso rinunciando alla propria indennità; le manovre governative degli ultimi anni hanno privato i Comuni, specie quelli virtuosi, della possibilità di fare manutenzione delle strade, di pulire i parchi pubblici e le piazze, riducendo i sindaci a esattori per conto del Governo e obbligandoli a innalzare Imu, Tasi e addizionali Irpef per garantire i servizi essenziali, si chiede di sapere: se il Presidente del Consiglio dei ministri intenda chiarire quale fosse la finalità di quello che è apparso un attacco ingiustificato al ruolo e alla figura dei sindaci, o se intenda rettificare tali affermazioni; se e come intenda dare seguito all'annuncio di tagli fiscali, in particolare a valere sulle imposte immobiliari il cui gettito è destinato alle casse dei Comuni, garantendo che essi non si tramuteranno in altrettanti tagli a scapito degli enti locali. (2-00298)

 
Cronologia
martedì 4 agosto
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 364 voti favorevoli e 185 contrari, nel testo della Commissione identico a quello già licenziato dal Senato il 28 luglio, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali (C. 3262), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia (legge 6 agosto 2015, n. 125).



mercoledì 5 agosto
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 159 voti favorevoli e 104 contrari, nel testo licenziato dalla Camera il 24 luglio, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83, recante misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria (S. 2021), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia (legge 6 agosto 2015, n. 132).