Documenti ed Atti
XVII Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/00333 presentata da GIOVANARDI CARLO (AREA POPOLARE (NCD-UDC)) in data 15/12/2015
Atto Senato Interpellanza 2-00333 presentata da CARLO GIOVANARDI martedì 15 dicembre 2015, seduta n.553 GIOVANARDI - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che: la Consulta per l'emissione delle carte-valori postali e la filatelia è un organo consultivo del Ministero dello sviluppo economico, che coadiuva il Ministro nell'esercizio dei suoi poteri discrezionali di determinazione dei programmi annuali delle emissioni italiane di francobolli e di altre carte-valori postali ed esprime pareri di politica filatelica; è stata istituita nel 1978, e da allora rinnovata più volte nei suoi componenti. Tradizionalmente, è sempre stata composta da funzionari dei Ministeri di riferimento, da dirigenti dell'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato e di Poste italiane. Inoltre, dai rappresentanti del mondo filatelico nazionale nelle sue diverse espressioni: i collezionisti (rappresentati dalla Federazione fra le società filateliche italiane), i giornalisti (rappresentati dall'Unione stampa filatelica nazionale) e i professionisti, commercianti o altro (rappresentati ora dall'Associazione filatelisti italiani professionisti). Infine, vi erano altri componenti, definiti "esperti", provenienti dalla società: esperti collezionisti, conoscitori della realtà filatelica nazionale e della sua storia, nonché esponenti del mondo culturale ed imprenditoriale nazionale. Anzi, nelle sue ultime edizioni, alcuni componenti essenziali erano stati istituzionalizzati, decretando che i presidenti delle tre associazioni nazionali di riferimento (Fsfi, Usfi e Afip, dei collezionisti, giornalisti e commercianti) sarebbero stati membri di diritto della Consulta, alla pari dei funzionari provenienti dai Ministeri, da Poste italiane e dall'Ipzs. In questo modo, la Consulta in carica sino al 14 dicembre 2014 era formata da 12 membri di diritto, tra cui i presidenti delle associazioni citate, e da 20 esperti; di questi, la maggioranza (che era anche la più presente nelle riunioni annuali) era formata da filatelisti esperti, capaci di portare fattivi contributi di idee e conoscenza della realtà filatelica italiana di oggi e di ieri. Giova ricordare che tutti i componenti della Consulta (che abitano nell'intero territorio nazionale) non hanno diritto ad alcun gettone di presenza, indennità o rimborso spese, e quindi prestano la loro opera in puro spirito di volontariato; l'ultima riunione di questa Consulta si tenne a Roma il 20 novembre 2014. La riunione fu presieduta dal sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Antonello Giacomelli; come richiesto da diversi componenti, al termine della seduta il sottosegretario dichiarò: "mi impegno a convocare la Consulta nei primissimi mesi del 2015, non solo per definire il programma filatelico del prossimo anno, ma anche per discutere in generale della politica filatelica italiana"; l'impegno non venne mantenuto, malgrado gli venisse ricordato in 3 lettere durante il corso dell'anno a firma congiunta dei presidenti delle 3 associazioni di riferimento; la mancata convocazione della Consulta nei primi mesi del 2015 ha avuto pesanti ripercussioni sulla programmazione filatelica italiana 2015: mancanza di piano complessivo, mancanza di tempestività nell'informazione; emissioni dedicate a temi o persone non di grande rilevanza nazionale; grande aumento, rispetto agli anni passati, del numero di francobolli emessi; tutti aspetti che hanno portato ad una rapida, crescente e generale disaffezione alle novità filateliche italiane, nonché ad un esborso notevolmente più alto rispetto al passato da parte dei collezionisti. Inoltre, alla fine 2015 ancora nulla si sa del programma filatelico 2016 (mentre normalmente si dovrebbe già definire il 2017). Questo ritardo pesante ed ingiustificato è molto dannoso, specialmente in questo momento di crisi della filatelia, perché gli organi tecnici che dovranno predisporre i francobolli riceveranno in ritardo le commesse e non riusciranno quindi a proporre prodotti d'eccellenza; i filatelisti riusciranno meno a organizzarsi, e la stampa specializzata non potrà svolgere con efficacia l'indispensabile opera di promozione; il 15 dicembre 2014 sul sito del Ministero dello sviluppo economico è stata pubblicata la composizione della Consulta, profondamente cambiata rispetto alla precedente, senza alcun riferimento a decreto o altro atto di nomina; il numero dei membri è stato dimezzato (6 di diritto, 10 esperti) e, mentre non si può non plaudire ad una riduzione del numero dei componenti, lascia sconcertati l'esclusione dai membri di diritto dei presidenti delle 3 associazioni nazionali di riferimento, cioè dei rappresentati di coloro che saranno i clienti, i fruitori, i commercianti e i descrittori e i propagandatori del prodotto che la Consulta consiglierà al Ministro; non è stata riconfermata la grande maggioranza degli esperti già presenti, e quelli di nuova nomina, pur essendo figure di grande competenza nei rispettivi ambiti, non sono in possesso di particolare competenza filatelica, né di conoscenza della realtà filatelica italiana, e ci si chiede quindi come possano consigliare il Ministro per la realizzazione di una politica filatelica italiana di ampio respiro, strategica, conscia della propria storia. Tra gli esperti è stato nominato (in qualità di esperto individuale, non nell'ambito della sua carica) il presidente dell'Afip; conseguentemente l'esclusione in qualsiasi veste dei rappresentanti delle altre 2 componenti del mondo filatelico nazionali sconcerta ancora di più; risulta, nessuna comunicazione pubblica è stata però sinora data, che la Consulta sarebbe stata convocata per giovedì 17 dicembre 2015, si chiede di sapere: quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda assumere per reintegrare nella Consulta, come membri di diritto, i presidenti delle 3 associazioni nazionali di riferimento (Fsfi, Usfi e Afip); quali iniziative intenda assumere per inserire nella Consulta un limitato numero di esperti di provata esperienza, capacità filatelica e conoscenza del mondo filatelico italiano, provenienti dall'ambiente collezionistico, per svolgere in Consulta l'indispensabile ruolo informativo, propositivo e di memoria storica, che permetterà di far operare al meglio quest'organo; quali iniziative intenda assumere per impegnare la Consulta a proporre per tempo un programma completo per l'anno successivo, contenendo in un limite ragionevole e tradizionale il numero annuo di francobolli; quali iniziative intenda assumere per impegnarsi a convocare la Consulta almeno 2 volte all'anno, non limitando la discussione ad una mera ed acritica approvazione di una lista preconfezionata di proposte provenienti dal Ministero, ma aprendola ad un'ampia analisi, conoscitiva e propositiva, sullo stato e le prospettive della filatelia italiana. (2-00333)