Documenti ed Atti
XVII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07532 presentata da LOREFICE MARIALUCIA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 27/01/2016
Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07532 presentato da LOREFICE Marialucia testo di Mercoledì 27 gennaio 2016, seduta n. 556 LOREFICE , GRILLO , BARONI , MANTERO , SILVIA GIORDANO , COLONNESE e DI VITA . — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che: sulla base di un'inchiesta realizzata tra i suoi associati, l'Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), ha denunciato il progressivo deterioramento della qualità dei bisturi con conseguenze sia estetiche, perché il taglio perde la famosa precisione chirurgica, sia infettive perché, aumentando il trauma cutaneo per incidere una superficie, si aumenta il rischio di contaminazione batterica della ferita, inoltre secondo i chirurghi ospedalieri, dovendo aumentare la forza per incidere una superficie, si rischia di tagliare oltre le intenzioni dell'operatore; gli amministratori delle ASL hanno giustificato le ragioni dell'impiego di questi bisturi con la necessità di contenere i costi, ma la continua ricerca del prezzo di mercato più basso, con criteri di valutazione spesso discutibili la parte delle commissioni regionali, secondo l'Acoi, «ha determinato un livellamento verso il basso della qualità: il prezzo non può e non deve essere l'unico criterio di valutazione, a scapito della qualità e della sicurezza»; peraltro, tale scelta si rivelerebbe antieconomica, in quanto per uno stesso intervento può essere necessario utilizzare più bisturi, cosa che non si verificherebbe con un buon bisturi che, al contrario, potrebbe essere utilizzato più volte durante lo stesso intervento; a questa denuncia si affiancano quella fatta nei mesi scorsi dal presidente della Società italiana di chirurgia il quale aveva segnalato che i guanti di lattice forniti erano troppo sottili e che i medici erano costretti a usarne due paia assieme nonché, quella relativa misuratori della glicemia cinesi non funzionanti che portarono molti malati diabetici al pronto soccorso; nei giorni scorsi anche l'Associazione Biomedicali di Assobiomedica, che riunisce le imprese produttrici di dispositivi medici aveva invocato criteri «di sicurezza» nelle gare di acquisto per le forniture al servizio pubblico per evitare che basi d'asta molto basse possano lasciar ampio spazio alle cosiddette «cineserie» importate da mercati emergenti; è necessario assicurare quindi che nelle procedure per gli acquisti di forniture sanitarie l'aspetto qualitativo e la sicurezza dei pazienti siano primari rispetto al criterio della vantaggiosità dell'offerta–: se non ritenga di avviare una verifica sui fatti esposti in premessa, che sembrano interessare quasi tutti gli ospedali italiani, e di adottare conseguentemente tutte le iniziative di competenza volte a tutelare e garantire la salute dei pazienti assicurando la piena funzionalità dei dispositivi medici impiegati dagli operatori. (5-07532)