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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00370 presentata da LO GIUDICE SERGIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 23/03/2016

Atto Senato Interpellanza 2-00370 presentata da SERGIO LO GIUDICE mercoledì 23 marzo 2016, seduta n.598 LO GIUDICE, ALBANO, AMATI, BENCINI, BERTUZZI, BIGNAMI, BROGLIA, CAPACCHIONE, CARDINALI, CASSON, CIRINNA', COLLINA, D'ADDA, DALLA ZUANNA, DE BIASI, DIRINDIN, Stefano ESPOSITO, FAVERO, FILIPPIN, FINOCCHIARO, FORNARO, GAMBARO, GATTI, GOTOR, GRANAIOLA, GUERRA, GUERRIERI PALEOTTI, IDEM, LO MORO, LUCHERINI, MANASSERO, MANCONI, Mauro Maria MARINO, MASTRANGELI, MATTESINI, MIRABELLI, MOLINARI, ORELLANA, ORRU', PADUA, PAGLIARI, PEGORER, PUGLISI, RICCHIUTI, RUTA, SANGALLI, SCALIA, SOLLO, SPILABOTTE, VACCIANO, ZANONI - Ai Ministri della giustizia e per gli affari regionali e le autonomie - Premesso che: la legge n. 176 del 1991 ha ratificato la Convenzione sui diritti del fanciullo; è stata a lungo disapplicata la legge n. 40 del 2001 che prospettava una serie di misure volte ad evitare la detenzione alle donne con figli minori di 3 anni; la legge n. 62 del 2011 ha innovato la disciplina prevedendo l'istituzione di case famiglia protette, destinate a ospitare, al di fuori del circuito penitenziario, le madri prive dei requisiti alloggiativi ordinariamente previsti per gli arresti o per la detenzione domiciliare; ai sensi dell'art. 4, comma 1, in data 8 marzo 2013 il Ministro della giustizia ha emanato il decreto che regolamenta le caratteristiche tipologiche delle case famiglia protette; l'articolo 4 della legge n. 62 del 2011 stabilisce che il Ministero può stipulare convenzioni con enti locali per l'individuazione delle case famiglia, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; nei casi in cui le detenute madri non possano beneficiare di misure alternative alla detenzione carceraria, la detenzione può essere disposta presso gli "ICAM" (istituti a custodia attenuata per detenute madri) la cui diffusione sul territorio nazionale è ad oggi limitata a quelli di Milano e Venezia; premesso altresì che la Carta dei figli dei genitori detenuti, sottoscritta il 21 marzo 2014 dal Ministro della giustizia, riconosce formalmente il diritto dei minorenni alla continuità del legame affettivo con il genitore detenuto e, nel contempo, il pieno diritto all'esercizio della genitorialità; considerato che la Garante per i diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Bologna ha denunciato la presenza nel carcere "Dozza" di Bologna di una madre con 2 bambini di 18 e 5 mesi; il figlio maggiore manifesta già i tipici segnali di stress derivanti dal permanere in un luogo assolutamente incompatibile con la sua giovane età quali, secondo il resoconto della garante, "forte stato di agitazione, pianto, angoscia e ribellione, pugni picchiati contro la porta della sala colloqui quando veniva chiusa. Fenomeni evidenti derivati dal contesto, nonostante il meritevole sforzo ed impegno per minimizzare il trauma dei piccoli da parte delle agenti e la solidarietà ed aiuto delle altre detenute"; la stessa garante ha reso noto un progetto di ristrutturazione di una parte della sezione femminile della Dozza per adibirla a nido, mentre permane l'assenza sul territorio, come nella gran parte del resto del Paese, di case famiglia protette; a parere degli interpellanti è tra le massime urgenze quella di fare in modo che nessun bambino sia costretto a trascorrere il suo tempo all'interno di strutture di detenzione, si chiede di sapere: quali iniziative il Governo intenda porre in essere al fine di rimediare alla situazione; quali provvedimenti verranno assunti per garantire il pieno rispetto della legge n. 62 del 2011 che prevede l'attivazione di strutture dedicate appositamente all'accoglienza di genitori in esecuzione penale con prole al seguito; quale sia lo stato del progetto di costruzione di un nido d'infanzia presso la casa circondariale "Dozza" a Bologna; se non ritenga di intervenire, anche sul piano normativo, per utilizzare le risorse destinate all'attivazione di ICAM o di spazi interni agli istituti di detenzione per contribuire all'attivazione di case famiglia protette. (2-00370 p. a. )

 
Cronologia
martedì 22 marzo
  • Politica estera ed eventi internazionali
    A Bruxelles, presso l'aeroporto e una stazione della metropolitana, una serie di attentati rivendicati dall'IS causa 32 vittime, tra cui l'italiana Patricia Rizzo, e 340 feriti.

mercoledì 23 marzo
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 351 voti favorevoli e 180 contrari, nel testo della Commissione, l'articolo unico d.d.l. di conversione del decreto-legge 14 febbraio 2016, n. 18, recante misure urgenti concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, la garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze, il regime fiscale relativo alle procedure di crisi e la gestione collettiva del risparmio (C. 3606-A), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.



giovedì 24 marzo
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Tribunale Penale Internazionale dell'Aja condanna l'ex leader politico serbo bosniaco Radovan Karadzic a 40 anni di carcere per genocidio (per il massacro di Srebenica) e per crimini di guerra e contro l'umanità durante la guerra in Bosnia.