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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02212 presentata da SCOTTO ARTURO (SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA') in data 27/04/2016

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02212 presentato da SCOTTO Arturo testo presentato Mercoledì 27 aprile 2016 modificato Giovedì 28 aprile 2016, seduta n. 615 SCOTTO , PALAZZOTTO , PIRAS , DURANTI , CLAUDIO FAVA , AIRAUDO , FRANCO BORDO , COSTANTINO , D'ATTORRE , DANIELE FARINA , FASSINA , FERRARA , FOLINO , FRATOIANNI , CARLO GALLI , GIANCARLO GIORDANO , GREGORI , KRONBICHLER , MARCON , MARTELLI , MELILLA , NICCHI , PAGLIA , PANNARALE , PELLEGRINO , PLACIDO , QUARANTA , RICCIATTI , SANNICANDRO , ZARATTI e ZACCAGNINI . — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . – Per sapere – premesso che: con il decreto-legge 30 ottobre 2015, n.174, convertito, con modificazioni, dalla legge n.198 del 2015, si sono prorogate le missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, le iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione sino al 31 dicembre 2015; ad oggi – a 118 giorni dalla scadenza temporale delle autorizzazioni per le missioni in corso – il Governo non ha provveduto ad emanare alcun decreto di rifinanziamento delle stesse; anche il precedente «decreto missioni» (decreto-legge n.174 del 2015) è stato licenziato dal Consiglio dei ministri il 12 ottobre 2015 e pubblicato in Gazzetta ufficiale il 30 ottobre 2015, ovvero dopo un mese esatto dalla scadenza di quello precedente, creando la possibilità di un paradosso normativo in caso di mancata approvazione entro i termini. Paradosso normativo che, a detta degli interroganti, si ripresenta come possibilità in particolar modo adesso che si è creata una finestra di vuoto normativo lunga oltre tre mesi; i teatri in cui si muovono le Forze armate italiane sono in continua evoluzione, data la forte instabilità di alcuni territori, il cambiamento repentino delle strategie del terrore seguito agli attentati di Bruxelles e le consequenziali azioni messe in campo (o annunciate) da diversi nostri Stati partner oltre che dalle Nazioni Unite stesse, e rischiano di non essere più quanto fotografato con l'ultimo decreto; ulteriori nuovi scenari di intervento si sono prefigurati negli ultimi mesi, come nel caso della Libia. Già in data 24 febbraio 2016 – con interrogazione a risposta in Commissione a prima firma Duranti del gruppo parlamentare Sinistra Italiana-Sinistra ecologia libertà – è stato chiesto conto delle intenzioni del Governo circa un possibile intervento diretto nello Stato africano, data anche l'autorizzazione alla base di Sigonella per l'utilizzo di droni armati, le indiscrezioni di stampa per cui sarebbero pronti 5.000 uomini e le richieste arrivate in tal senso dal Segretario della difesa americana, Ashton Carter; in particolare, sull'eventuale invio di militari in Libia da parte dell'Italia si susseguono agli annunci le smentite e nel Governo, secondo gli interroganti, la confusione regna sovrana. L'ultimo annuncio riportato da diverse testate giornalistiche in data 26 aprile 2016, all'indomani del vertice del G5 di Hannover, riportando fonti del Governo libico, dava per certo l'invio di 900 unità. Dopo l'ennesima smentita del Governo alcune testate, tra cui il quotidiano la Repubblica , nella stessa giornata davano invece per certo, citando fonti del Ministero della difesa, l'invio di 250 unità tra Esercito e Arma dei carabinieri a difesa delle organizzazioni internazionali a Tripoli (ambasciate Onu e dell'Unione europea e altri uffici internazionali); da mesi si assiste ad un insopportabile balletto di cifre sul contingente militare da inviare a Tripoli, così come sulle truppe che si dovrebbe inviare in Iraq e precisamente a difesa della diga di Mosul; in aggiunta sarebbero stati inviati quattro elicotteri NH90 dell'Esercito italiano, mentre altri quattro aeromobili AW129 Mangusta saranno invece inviati a breve. Tutti saranno impiegati per missioni di contrasto allo Stato islamico e con compiti Sar e ricognizione a supporto di centinaia di uomini della brigata Friuli; l'annuncio dell'invio degli elicotteri (e di un totale di 130 soldati) era arrivato nel febbraio 2016 dal Ministro della difesa Roberta Pinotti: i primi uomini sono quindi arrivati in Iraq nei giorni scorsi senza che ci sia mai stato un passaggio autorizzativo del Parlamento; a parere degli interroganti la decretazione di urgenza – diventata negli ultimi anni prassi – per il rifinanziamento delle missioni internazionali è strumento ai limiti della legittimità costituzionale (in particolare in relazione ai requisiti di necessità ed urgenza, vista la natura periodica e quindi prevedibile delle esigenze legate alle missioni stesse) e svilente del controllo effettivo e delle prerogative in capo ai parlamentari in quanto potere legislativo; per quanto esposto sopra, quindi, risulta essere ancora più grave il ritardo di cui è oggetto il nuovo «decreto missioni», ritardo che di fatto impedisce trasparenza e discussione parlamentare circa lo stato dell'arte degli interventi italiani all'estero e circa le strategie attuali e future da adottare–: se esista e quindi quale sia il «piano per l'intervento militare italiano in Libia» e in particolare, anche alla luce del comprovato invio di nuovi mezzi e uomini in territorio iracheno, se non intenda il Ministro interrogato chiarire le motivazioni che hanno portato a non deliberare ancora in merito al decreto di rifinanziamento delle missioni internazionali per l'anno 2016. (3-02212)





 
Cronologia
martedì 19 aprile
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato discute le mozioni di sfiducia al Governo Renzi n. 1-00551 sen. Catalfo (M5S) ed altri e n. 1-00554 sen. Paolo Romani (FI-PdL) ed altri. La prima è respinta con 96 voti favorevoli e 183 voti contrari; la seconda con 93 voti favorevoli e 180 contrari.



mercoledì 27 aprile
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2015 (C. 3540) che sarà licenziato dal Senato il 28 luglio 2016 (legge 12 agosto 2016, n. 170).



martedì 10 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    Presta giuramento il nuovo Ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda.