Documenti ed Atti
XVII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02243 presentata da LATRONICO COSIMO (MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI) in data 09/05/2016
Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-02243 presentato da LATRONICO Cosimo testo di Lunedì 9 maggio 2016, seduta n. 620 LATRONICO . — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che: gli scandali in sanità riempiono spesso le pagine di cronaca anche se il sistema sanitario nazionale (SSN) italiano è un'eccellenza a livello internazionaleper la qualità delle strutture e delle professionalità; secondo quanto riportato dal libro bianco sulla corruzione in sanità, pubblicato nel 2014 dall'istituto «Per la promozione sull'etica in sanità», il costo stimato della corruzione nel sistema sanitario italiano supera i 23 miliardi di euro; in occasione della prima giornata nazionale contro la corruzione in sanità, sono stati presentati a Roma ad aprile 2016 i dati dell'indagine «curiamolacorruzione» che promuove maggiore trasparenza, integrità e responsabilità individuale e collettiva attraverso attività di ricerca, iniziative di formazione e comunicazione sul territorio, sensibilizzazione dei decisori pubblici e privati. Secondo i dati presentati due sono gli ambiti che si prestano alle pratiche corruttive, quello degli appalti e quello delle assunzioni di personale: al primo posto, l'83 per cento dei dirigenti sanitari indica i rischi che si annidano negli acquisti di beni e servizi e il 66 per cento nella realizzazione di opere e infrastrutture, mentre il 31 per cento sottolinea la possibilità che si seguano scorciatoie illecite nelle assunzioni; il Ministro interrogato e il presidente dell'autorità nazionale anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone, hanno firmato il 22 aprile 2016 il protocollo che istituisce la task force nella sanità con il compito di effettuare i controlli presso le aziende sanitarie per verificare la corretta applicazione del piano nazionale anticorruzione recentemente approvato; in Basilicata, nei giorni scorsi, sugli organi di stampa regionali e nazionali sono apparse le notizie riguardanti la delibera del presidente dell'ANAC che ha evidenziato criticità sul sistema degli appalti del servizio sanitario regionale della Basilicata sotto il profilo normativo, programmatorio, organizzativo e operativo. L'Autorità Anticorruzione è intervenuta a seguito di segnalazioni che riguardavano in particolare la manutenzione di impianti elettrici e termici degli ospedali di Policoro, Tinchi e Stigliano ed ha esteso gli accertamenti a tutto il sistema regionale, riscontrando che le prassi al di fuori delle regole sugli appalti pubblici hanno una insistente diffusione che interessa generalmente tutto il comparto sanitario lucano ed è estesa all'intero mercato dei servizi; le verifiche effettuate dall'Autorità nazionale anticorruzione hanno rilevato un ricorso anomalo alle proroghe dei contratti di fornitura con contratti scaduti, non rinnovati, o rinnovati in maniera irregolare e, proroghe illegittime, oltre ad una serie di irregolarità riscontrate nei codici identificativi di gara. Dal 2008 al 2015 quasi il 50 per cento degli affidamenti del servizio sanitario regionale della Basilicata, per un valore di circa 120 milioni di euro, è stato fatto con procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara. E anche per quanto riguarda le acquisizioni in economia, l'entità dei cottimi fiduciari e degli affidamenti diretti (presumibilmente connessi a proroghe contrattuali) ha superato i 45 milioni di euro; l'analisi del sistema degli appalti del servizio sanitario regionale della Basilicata ha mostrato che il valore dell'importo delle procedure con pubblicazione del bando di gara, in tutto cinque, è stato di poco meno di 23 milioni di euro, contro un importo di oltre 118 milioni di euro derivanti da 251 procedure senza gara. A questi dati si aggiungono 574 affidamenti in economia per 45,9 milioni; e 136 tra procedure aperte (cioè per tutti gli operatori interessati) e ristrette (solo per quelli invitati) per un totale di quasi 260 milioni di euro; il quadro descritto riporta una situazione in cui per anni, a giudizio dell'interrogante, sono state assicurate ingiustificate rendite ai prestatori di servizi e si è preclusa al sistema sanitario lucano la possibilità di conseguire i benefici effetti delle dinamiche concorrenziali e di acquistare sul mercato servizi più economici e qualitativamente migliori da offrire ai pazienti–: se il Ministro sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e se non ritenga necessario assumere iniziative normative volte a rendere la disciplina degli appalti nel settore della sanità più aderenti ai principi di trasparenza, efficienza ed economicità e a potenziare i meccanismi di controllo; quali iniziative di competenza intenda intraprendere per fronteggiare le emergenze sanitarie lucane e garantire pienamente i livelli essenziali di assistenza e l'efficienza del servizio ai pazienti; quali iniziative di competenzaintende adottare al fine di preservare la salute dei pazienti, che risulta palesemente pregiudicata da condotte illecite e rispetto alle quali secondo l'interrogante avrebbero dovuto essere assunti provvedimenti più adeguati. (3-02243)