Documenti ed Atti
XVII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02248 presentata da LATRONICO COSIMO (MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI) in data 10/05/2016
Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-02248 presentato da LATRONICO Cosimo testo di Martedì 10 maggio 2016, seduta n. 621 LATRONICO . — Al Ministro della salute, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che: il diabete è una minaccia per tutto il mondo e nel 1991 è stata istituita dall’ International Diabetes Federation e dall'Organizzazione mondiale della sanità la giornata del diabete che viene celebrata in tutto il mondo il 14 novembre di ogni anno per promuovere una politica per la prevenzione e la sensibilizzazione volta ad informare sui rischi del diabete e le relative cure; in Italia l'evento è organizzato dal 2002 grazie al supporto volontario di medici e infermieri diabetologi, dietisti, associazioni di pazienti e altri operatori sanitari; cuore delle giornate saranno i controlli della glicemia, del peso, della pressione e del colesterolo che permettono di scoprire anche i casi di diabete non diagnosticato e fare una stima del rischio di sviluppare la malattia; secondo uno studio condotto a livello mondiale dai ricercatori dell'Imperial College di Londra, in collaborazione con la School of Public Health di Harvard, l'Organizzazione Mondiale della sanità e molti enti di ricerca fra cui l'istituto Superiore di sanità, per un totale di oltre 500 ricercatori coinvolti, il diabete va assumendo le caratteristiche di una pandemia: oggi sono oltre 400 milioni di malati, mentre nel 1980 erano circa 180 milioni, i costi di questa patologia sono giunti a 825 miliardi di dollari l'anno e i fattori di rischio più comuni per lo sviluppo del diabete sono risultati essere l'obesità e la sedentarietà; in Italia è diabetico il 5,4 per cento degli italiani, con una leggera prevalenza delle donne rispetto agli uomini. Attualmente, si calcola che ci siano almeno 3.600.000 persone diabetiche, a cui probabilmente andrebbe aggiunto circa un milione di pazienti che non sa di esserne affetto; per quanto riguarda la distribuzione geografica, la prevalenza è più alta nel Sud e nelle Isole, con un valore del 6,5 per cento, seguono il Centro con il 5,7 per cento e il Nord con il 4,7 per cento. La prevalenza del diabete aumenta con l'età fino ad arrivare al 19,8 per cento nelle persone con età uguale o superiore ai 75 anni; in Italia i bambini affetti dal diabete mellito di tipo 1 sono 150 mila, di cui 25 mila con meno di 18 anni. Pur non esistendo un registro nazionale, si è visto che l'incidenza è andata aumentando negli ultimi anni. Per affrontare la situazione il nostro Paese, il primo nell'Unione europea, ha adottato un documento per l'accoglienza a scuola dei bambini diabetici. Il documento contiene indicazioni ad hoc per garantire le necessarie attenzioni negli istituti scolastici ai bambini e sostenere famiglia e scuola nella gestione quotidiana; il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue dovuta ad un'alterata quantità o funzione dell'insulina. Il diabete mellito di tipo 1 (DM1) che interessa l'età evolutiva è, nella quasi totalità dei casi, un diabete Mellito caratterizzato dalla distruzione, su base autoimmune, delle beta cellule pancreatiche con conseguente deficit di insulina; il DM1 necessita pertanto, obbligatoriamente, della somministrazione di insulina più volte al giorno e si presenta con un quadro clinico di complessa gestione sia perché investe tutte le attività basilari della vita quotidiana, sia per la possibilità di scompenso dell'equilibrio metabolico, che può mettere a rischio la vita stessa del paziente; in base a un'indagine promossa dalla Federazione nazionale diabete giovanile (FDG), il 50 per cento degli alunni diabetici non troverebbe un giusto inserimento nell'attività motoria e sportiva e il 64 per cento avrebbe problemi di socializzazione e di integrazione; a scuola si rileverebbero disagi relativi al controllo glicemico e alla pratica della terapia insulinica per l'86 per cento dei piccoli diabetici, mentre problemi inerenti all'alimentazione nelle mense scolastiche riguardano il 59 per cento dei bambini, con un'evidente disparità tra le regioni italiane; il Ministero della salute e Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca hanno emanato delle raccomandazioni per la somministrazione dei farmaci a scuola (pubblicate il 25 novembre 2005), che contengono le linee guida per l'assistenza agli studenti che hanno bisogno di assumere farmaci in orario scolastico. Il testo ministeriale e le normative adottate in alcune regioni non possono però assicurare che nella scuola ci sia una persona disposta ad effettuare i controlli della glicemia o le iniezioni di insulina ed esiste il rischio che un genitore debba recarsi a scuola per coprire questa «falla» nella rete assistenziale; la scuola deve garantire all'alunno con diabete di poter vivere in un ambiente scolastico sicuro, evitando di subire i problemi fisici e psicologici, che potrebbero derivare da una gestione non adeguata della malattia. Le istituzioni scolastiche devono assicurare all'alunno con diabete, come del resto a tutti gli altri, la possibilità di partecipare in sicurezza a tutte le attività scolastiche–: se i Ministri interrogati non ritengano necessario diffondere e promuovere la conoscenza del diabete giovanile all'interno delle realtà scolastiche, coinvolgendo tutti gli attori implicati nella gestione di un bambino con diabete (quali corpo docente, personale scolastico, genitori), anche al fine di agevolare la diagnosi precoce individuando quanto prima i possibili segnali di esordio della patologia; se non si ritenga necessario promuovere campagne di informazione sul diabete volte a migliorare la comprensione del fenomeno ed iniziative di prevenzione nei diversi contesti sociali (scuola, lavoro, sport) in cui si afferma la personalità dell'individuo; quali iniziative si intendano intraprendere per la creazione di un portale da parte del Ministero della salute dedicato alle famiglie ed ai pazienti diabetici pediatrici per fornire loro informazioni e supporto in tempo reale; se non si ritenga doveroso creare presidi diabetologici per pazienti diabetici pediatrici in grado di dare un adeguato supporto medico e psicologico ai più piccoli. (3-02248)