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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02482 presentata da DALL'OSSO MATTEO (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 13/09/2016

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02482 presentato da DALL'OSSO Matteo testo presentato Martedì 13 settembre 2016 modificato Mercoledì 14 settembre 2016, seduta n. 672 DALL'OSSO , TRIPIEDI , CIPRINI , LOMBARDI , CHIMIENTI e COMINARDI . – Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . – Per sapere – premesso che: nel corso delle ultime settimane il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Istat hanno comunicato i dati sul mercato del lavoro relativi al secondo trimestre 2016; sul piano dei licenziamenti si sono registrati ben 221.186 casi, oltre 15 mila in più rispetto allo stesso trimestre 2015, pari a +7,4 per cento. Al tempo stesso si è rilevato un calo consistente nelle attivazioni di nuovi contratti di lavoro che, sempre con riferimento allo stesso periodo dell'anno 2015, calano di oltre il 12 per cento. D'altro canto già nel primo trimestre del 2016 Inps rilevava, con riferimento al medesimo periodo del 2015, un trend negativo nel numero di assunzioni che è stato ampiamente confermato nei tre mesi successivi; il dato si fa ancora più preoccupante andando a focalizzare sulle tipologie di rapporto di lavoro attivato: quelli a tempo indeterminato si fermano a 392.043, il 29,4 per cento in meno rispetto al 2015 (-163.099). Calano, al pari, anche i contratti di collaborazione (-25,4 per cento), e quelli a tempo determinato (-8,7 per cento). Da queste riduzioni sono maggiormente colpite le donne (-15,2 per cento) rispetto agli uomini (-2,4 per cento); sempre secondo i dati di flusso pubblicati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si è registrata una riduzione nel numero di stabilizzazioni dei contratti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato e da apprendistato a tempo indeterminato; mentre sul fronte delle cessazioni dei rapporti di lavoro, pur registrandosi un calo pari al 12,4 per cento, va rilevato come siano aumentati il numero di cessazioni decise dai datori di lavoro (+81 per cento) mentre siano calate quelle richiesta dai lavoratori (-24,9 per cento); i dati del mercato del lavoro del secondo trimestre 2016 rilevati da Istat segnalano invece un saldo netto rispetto al medesimo periodo del 2015 di 189 mila rapporti di lavoro attivati, pari al + 0,8 per cento. Dati analoghi si riscontrano con riferimento alle tipologie di contratto dove i dipendenti a tempo indeterminato sono cresciuti dello 0,3 per cento e quelli a tempo determinato del 3,2 per cento; l'apparente contrapposizione tra i dati pubblicati dall'Istat e quelli rilevati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali si fonda sulla differenza tra flussi e stock . I primi registrano l'andamento con riferimento al periodo di rilevazione, mentre i secondi rappresentano un'istantanea scattata al termine del periodo di riferimento; in tal senso gli interroganti ritengono opportuno e fondamentale sottolineare come, guardando al trend complessivo, anche se i saldi possono risultare positivi, si registri, a partire dall'avvio degli sgravi a favore dell'occupazione, ovvero dal varo del cosiddetto Jobs act , fino ad oggi, un progressivo e costante calo negli effetti positivi che il Governo aveva vantato a partire dal 2015. Trend che si correla in maniera preoccupante man mano che si avvicina il termine degli incentivi all'assunzione previsti dal richiamato provvedimento legislativo; tendenza, questa, che peraltro evidenzia un ricorso ai licenziamenti sempre maggiore soprattutto in virtù del doppio sistema di (non) tutele, entrato in vigore con il Jobs act : chi è stato assunto prima del 2015 ha ancora la copertura dell'articolo 18, mentre chi è stato assunto dopo no. Il risultato di questa bipartizione è, da un lato, quello di aver vincolato gli assunti «pre Jobs act » al proprio posto, perché cambiare ora lavoro sarebbe controproducente; dall'altro lato quello di avere stabilizzato solo la precarietà degli assunti « post Jobs act »; dai dati emersi negli ultimi giorni appare altresì evidente, vieppiù alla luce del generale rallentamento della crescita economica a livello internazionale (con il prodotto interno lordo fermo da inizio 2016), come senza alcun tipo di politica del lavoro che sia strutturale e non solo propagandistica, non si possa creare lavoro né sviluppare un'occupazione che si fondi su equità e, al tempo stesso, economicità e produttività –: quali misure il Ministro interrogato intenda adottare al fine di arrestare il tracollo di occupati che, in virtù del costante trend negativo, sarà possibile registrare nei mesi a venire a causa della conclusione della campagna di incentivi ad hoc previsti dal 2015. (3-02482)





 
Cronologia
domenica 4 settembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In Cina, nella città di Hangzhou, si svolge il vertice del G20, che pone l'accento sull'adozione di strategie e politiche innovative per la crescita e sulla creazione di un'economia aperta.

mercoledì 14 settembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Consiglio dell'UE approva il regolamento che istituisce la guarda costiera e di frontiera europea, composta da un'Agenzia europea (Frontex, con compiti ampliati) e dalle autorità nazionali competenti per la gestione delle frontiere.