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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02491 presentata da SCOTTO ARTURO (SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA') in data 20/09/2016

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02491 presentato da SCOTTO Arturo testo presentato Martedì 20 settembre 2016 modificato Mercoledì 21 settembre 2016, seduta n. 677 SCOTTO , AIRAUDO , MARTELLI , PLACIDO , FRANCO BORDO , COSTANTINO , D'ATTORRE , DURANTI , DANIELE FARINA , FASSINA , FAVA , FERRARA , FOLINO , FRATOIANNI , CARLO GALLI , GIANCARLO GIORDANO , GREGORI , KRONBICHLER , MARCON , MELILLA , NICCHI , PAGLIA , PALAZZOTTO , PANNARALE , PELLEGRINO , PIRAS , QUARANTA , RICCIATTI , SANNICANDRO e ZARATTI . — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che: solo negli ultimi giorni si è assistito a tre vittime sul lavoro, in tre diversi infortuni: all'Ilva di Taranto, in un deposito dell'Atac a Roma e in un agriturismo a Trieste; a perdere la vita in Puglia è stato un operaio di 25 anni di una ditta appaltatrice, che stava lavorando sul nastro trasportatore quando un contrappeso ha ceduto facendo precipitare un carrello che lo ha schiacciato; a Roma a morire è stato un uomo di 53 anni, capo elettricista forse rimasto folgorato mentre era impegnato nella riparazione di un mezzo in un'officina nel deposito Atac di via dei Campi Sportivi, all'Acqua Acetosa; una persona è morta invece in un infortunio sul lavoro avvenuto nell'agriturismo «Zollia» a Trieste, in località Samatorza, nella zona del Carso, a ridosso del confine con la Slovenia. La vittima è rimasta schiacciata mentre lavorava con una macchina operatrice; mercoledì 14 settembre 2016 nella tarda serata a Piacenza si è appreso attoniti la notizia della morte di Abdesselem El Danaf. Un fatto gravissimo umanamente terribile in quanto El Danaf non è morto per un infortunio sul lavoro, ma per difendere i diritti e la tutela dei lavoratori; in sintesi un morto per il lavoro; i dati Inail relativi alle morti sul lavoro sono agghiaccianti; queste sono aumentate nel 2015 del 16 per cento rispetto al 2014, gli infortuni mortali sul lavoro sono stati 1.172, a fronte dei 1.009 del 2014; l'Inail ha reso noto che, nel solo primo semestre del 2016, i morti sul lavoro sono stati 417, con al momento un leggero calo che si auspica sia possibile verificare anche a fine 2016: di questi oltre il 93 per cento sono uomini e circa il 7 per cento donne; il 66,2 per cento dei morti sul lavoro nel 2015 hanno tra i 45 e i 64 anni, gli ultrasessantacinquenni sono circa il 10 per cento; le regioni con la più alta incidenza di morti sul lavoro sono: Emilia-Romagna (13,4 per cento), Veneto (10,6 per cento), Lombardia (10,6 per cento), Lazio (7,9 per cento) e Puglia (7,7 per cento); il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dichiarato: «Ogni morte sul lavoro costituisce una ferita per l'Italia e una perdita irreparabile per l'intera società. Non è ammissibile che non vengano adeguatamente assicurate garanzie e cautele per lo svolgimento sicuro del lavoro»; la questione delle morti sul lavoro con tutta evidenza ha una connessione con la sicurezza sui luoghi di lavoro e la tutela della salute dei lavoratori, con la capacità di efficaci e periodici controlli dei luoghi di lavoro e sulla qualità dell'offerta di lavoro; è di tutta evidenza che l'affermarsi di forme di precariato, quali ad esempio i voucher , porta ad una diminuzione dei controlli sui luoghi di lavoro per una spending review inammissibile in questo contesto; le politiche liberiste di ristrutturazione del lavoro hanno delineato una cornice composta da: minori diritti; minori tutele; minore personale e più ore di lavoro per il singolo lavoratore; meno fondi; meno norme di sicurezza; più precarietà: meno garanzie e le morti sul lavoro ne sono il triste risultato; il susseguirsi di morti sul lavoro e di infortuni sui luoghi di lavoro dovrebbero portare il Governo ad un ripensamento complessivo delle politiche sul lavoro finora assunte che si sono basate essenzialmente sulla precarietà e sulla riduzione dei diritti dei lavoratori, nonché su politiche previdenziali che tendono a far restare in attività lavoratori fino a settanta anni e con una riduzione costante dei diritti e delle tutele, che sono alla base degli infortuni spesso gravi che accadono sui luoghi di lavoro–: se non intenda assumere come priorità la questione del contrasto alle morti e agli infortuni sul lavoro e quali misure o azioni il Governo intenda avviare per contrastare gli infortuni sul lavoro, partendo dall'assoluta necessità di aumentare i controlli sul rispetto dei parametri di sicurezza nei luoghi di lavoro e di sanzionare efficacemente quanti non li rispettano e, in tale ambiti, di quali dati disponga il Governo sui controlli effettuati dagli organi preposti alla sicurezza e prevenzione sul lavoro. (3-02491)





 
Cronologia
lunedì 19 settembre
  • Politica estera ed eventi internazionali

    In Libia, nella città di Ghat, vengono rapiti due tecnici italiani, Danilo Calonego e Bruno Cacace, e un italo-canadese, Frank Poccia. Saranno rilasciati il 5 novembre.



giovedì 13 ottobre
  • Parlamento e istituzioni

    Alla Camera si costituisce il gruppo parlamentare Scelta Civica verso cittadini per l'Italia-MAIE con parlamentari provenienti dalla componente politica Alleanza liberalpopolare autonomie Ala-Maie-Movimento associativo italiani all'estero.