Documenti ed Atti
XVII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02512 presentata da RAMPELLI FABIO (FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE) in data 27/09/2016
Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02512 presentato da RAMPELLI Fabio testo presentato Martedì 27 settembre 2016 modificato Mercoledì 28 settembre 2016, seduta n. 681 RAMPELLI , RIZZETTO , CIRIELLI , LA RUSSA , MAIETTA , GIORGIA MELONI , NASTRI , PETRENGA , TAGLIALATELA e TOTARO . – Al Ministro dell'interno . – Per sapere – premesso che: in Veneto i comuni di Agna e di Bagnoli di Sopra, in provincia di Padova, e il comune di Cona, in provincia di Venezia, ospitano ormai da oltre un anno la più alta concentrazione, oltre il dieci per cento, di rifugiati della regione; all'arrivo dei primi migranti, nel luglio 2015, i sindaci avevano avuto assicurazioni che si sarebbe trattato solo di una soluzione provvisoria e, invece, il numero delle persone da ospitare è lievitato fino ad arrivare a oltre milleottocento presenze, a fronte di una popolazione locale di neanche diecimila abitanti; le strutture impiegate e allestite per i migranti nei due hub di San Siro di Bagnoli e Conetta di Cona, che si trovano ad una distanza di appena cinque chilometri l'uno dall'altro e che ospitano rispettivamente 833 e 1.007 migranti, sono già da mesi drammaticamente sovraffollate; l'elevato numero dei migranti concentrati nella zona, inoltre, sta generando numerosi problemi nella vita delle comunità locali, con i residenti costretti a subire la presenza di centinaia di migranti, che girovagano e bighellonano per il paese o bivaccano in piazza o nei giardini pubblici, e i sindaci che devono gestire l'ordine pubblico in una condizione perennemente al limite dell'emergenza; il 3 agosto 2016 il Ministro interrogato, durante un incontro al Ministero dell'interno, ha rassicurato i sindaci dei comuni coinvolti che entro l'estate 2016 il numero dei migranti ospitati negli hub sarebbe diminuito fino a riportare le strutture alla capienza originaria, mentre gli altri sarebbero stati distribuiti in altre strutture, micro hub diffusi nella regione e realizzati sfruttando strutture demaniali e statali già esistenti e in disuso; ad oggi, tuttavia, a quanto risulta agli interroganti nulla di quanto promesso è stato fatto –: quando e in che modo intenda risolvere la drammatica situazione che si è venuta a determinare nei comuni di cui in premessa. (3-02512)