Documenti ed Atti
XVII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02524 presentata da SCOTTO ARTURO (SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA') in data 04/10/2016
Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02524 presentato da SCOTTO Arturo testo presentato Martedì 4 ottobre 2016 modificato Mercoledì 5 ottobre 2016, seduta n. 686 SCOTTO , FRANCO BORDO , AIRAUDO , COSTANTINO , D'ATTORRE , DURANTI , DANIELE FARINA , FASSINA , FAVA , FERRARA , FOLINO , FRATOIANNI , CARLO GALLI , GIANCARLO GIORDANO , GREGORI , KRONBICHLER , MARCON , MARTELLI , MELILLA , NICCHI , PAGLIA , PALAZZOTTO , PANNARALE , PELLEGRINO , PIRAS , PLACIDO , QUARANTA , RICCIATTI , SANNICANDRO e ZARATTI . — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . – Per sapere – premesso che: il 27 settembre 2016 il Presidente del Consiglio dei ministri ha rilanciato inaspettatamente, dopo mesi di silenzio, la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina nel corso dell'incontro per i 110 anni di Salini-Impregilo per «togliere la Calabria dall'isolamento e far sì che la Sicilia sia più vicina», specificando altresì come la realizzazione di un'opera inutile, costosa e faraonica come il « Ponte » possa generare 100.000 posti di lavoro. Inoltre, nei giorni successivi il Ministro interrogato ha dichiarato alla stampa che lo Stato sarebbe pronto a investire risorse pubbliche; il Ministro interrogato, oltre che il Presidente del Consiglio dei ministri e altri esponenti di maggioranza e Governo, con riferimento alla realizzazione del «Ponte», hanno sempre tenuto a precisare che si sarebbe dovuta dare priorità alla realizzazione delle opere importanti per lo sviluppo infrastrutturale ed economico del Paese che, purtroppo, conta una altissima percentuale di opere incompiute arrivate nel 2014, avendo riguardo all'ultimo dato disponibile dell'Anagrafe delle opere, a quota 868 da 692 nel 2013 con il record negativo proprio della Regione Sicilia che vede sul territorio ben 215 opere rimaste al palo. Al netto di ciò, si ritiene comunque inammissibile che il Presidente del Consiglio, dopo il disastro alluvionale di Genova, il disastro ferroviario in Puglia e il drammatico sisma dello scorso 24 agosto con quasi 300 morti e decine di feriti che continuano ancora oggi a lottare contro la vita e la morte, rilanci la realizzazione per meri scopi pre-elettorali di un'opera assurda come «il Ponte» in una delle aree territoriali più sismiche del Paese; molti aspetti delle vicende connesse alla realizzazione del «Ponte» rimangono ancora oscuri come quella relativa all'ammontare delle penali che lo Stato dovrebbe pagare al consorzio Eurolink, di cui Impregilo è capofila, per la mancata realizzazione del «Ponte»; per quanto risulta agli interroganti nell'ambito della legge di bilancio 2017 potrebbe essere addirittura introdotta una norma « ad hoc » per riattivare il progetto del «Ponte», nonché destinata la somma di 2 miliardi di euro di risorse pubbliche a tal scopo –: quali siano gli effettivi intendimenti del Governo in merito al possibile inserimento, nell'ambito del disegno di legge di bilancio 2017, di una norma « ad hoc » per riattivare il progetto del «Ponte», destinando addirittura 2 miliardi di euro di risorse pubbliche a tale scopo, e a quanto ammontino oggi le penali che lo Stato dovrebbe pagare al Consorzio Eurolink. (3-02524)