Documenti ed Atti
XVII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02668 presentata da OCCHIUTO ROBERTO (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE) in data 20/12/2016
Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02668 presentato da OCCHIUTO Roberto testo presentato Martedì 20 dicembre 2016 modificato Mercoledì 21 dicembre 2016, seduta n. 717 OCCHIUTO . – Al Ministro della salute . – Per sapere – premesso che: la legge di bilancio per il 2017, approvata in via definitiva, modifica i criteri per la nomina del commissario ad acta per la predisposizione, l'adozione o l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario. Le nuove disposizioni escludono, per le fattispecie di commissariamento delle regioni per i casi di inadempimento delle misure previste dal piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario, l'applicazione della disciplina di cui all'articolo 1, commi 569 e 570, della legge n.190 del 2014. Quest'ultima stabiliva che la nomina a commissario fosse incompatibile con l'affidamento o la prosecuzione di qualsiasi incarico istituzionale presso la regione soggetta a commissariamento (ivi compresa la carica di presidente della regione) e che il commissario dovesse possedere un curriculum attestante «qualificate e comprovate professionalità ed esperienza di gestione sanitaria anche in base ai risultati in precedenza conseguiti»; l'eliminazione di tali vincoli potrebbe riguardare, in particolare, la Calabria e la Campania soggette al piano di rientro dal disavanzo della spesa sanitaria, entrambe governate da due presidenti vicini all'attuale maggioranza di Governo: Mario Oliverio e Vincenzo De Luca; non è difficile immaginare, a parere dell'interrogante, che la norma approvata sia indirizzata specificatamente ai due presidenti citati, di cui sono note le ambizioni a ricoprire il ruolo di commissario alla sanità; tale disposizione risulta ancora più grave alla luce delle dichiarazioni di De Luca svolte durante un incontro di campagna referendaria, in cui, davanti a centinaia di amministratori locali, aveva incitato i presenti ad una sistematica operazione clientelare, utile a portare consenso alla tesi del «sì», in una sorta di scambio che coinvolgeva risorse pubbliche, facendo specifico riferimento anche al consenso dei titolari di strutture sanitarie accreditate; lo stesso Governo, in occasione dell'esame della legge di bilancio per il 2017 alla Camera dei deputati, aveva accolto come raccomandazione un ordine del giorno in cui si impegnava l'Esecutivo a valutare la portata applicativa della disposizione citata e «ad adottare ogni opportuna iniziativa volta a rivedere le condizioni di accesso alla carica di commissario straordinario alla sanità da parte dei presidenti di regione» –: alla luce della disposizione richiamata in premessa, se il Governo intenda avvalersi della possibilità di nominare i presidenti di regione quali futuri commissari straordinari alla sanità, specificando, in tal caso, le ragioni per cui intende procedere in tal senso, con particolare riferimento all'eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi da parte dei commissari in carica. (3-02668)