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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02680 presentata da MICILLO SALVATORE (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 10/01/2017

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02680 presentato da MICILLO Salvatore testo presentato Martedì 10 gennaio 2017 modificato Mercoledì 11 gennaio 2017, seduta n. 722 MICILLO , DE ROSA , BUSTO , DAGA , ZOLEZZI , TERZONI , VIGNAROLI e MANNINO . — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che: in data 29 dicembre 2016 Il Fatto quotidiano pubblicava un editoriale a firma del medico-oncologo Antonio Marfella, vicepresidente dell'associazione medici per l'ambiente Napoli (Isde), che segnala come nel report Ispra 2016 sulla gestione dei rifiuti urbani in Italia non siano comprese nella loro adeguata rilevazione l'esatta quantità di ceneri prodotte dall'inceneritore di Acerra (Napoli); Marfella solleva alcune perplessità: «l'incenerimento dei rifiuti, oltre alle emissioni tossiche gassose, produce residui solidi. Questi ultimi si differenziano in: a) scorie o ceneri pesanti, costituite dal residuo non combustibile dei rifiuti; rappresentano la frazione più rilevante degli scarti prodotti dal processo di incenerimento (da 200 a 300 chilogrammi per ogni tonnellata di rifiuto). Sono rifiuti speciali non pericolosi; b) ceneri leggere o volanti, che derivano dai trattamenti di depurazione dei reflui gassosi e ceneri di caldaia; sono prodotte in quantità variabili tra 30 e 60 chilogrammi per tonnellata di rifiuto. Sono rifiuti pericolosi e vengono generalmente smaltite in discarica» (fonte Arpa Piemonte); il report ISPRA è il documento ufficiale con il quale il Governo italiano certifica l'andamento della gestione dei rifiuti urbani; l'inceneritore di Acerra dovrebbe quindi produrre non meno di 150 mila tonnellate l'anno di ceneri pesanti e non meno di 22 mila tonnellate l'anno di ceneri leggere, per un totale complessivo non inferiore alle 172 mila tonnellate l'anno, a fronte di un trattamento di 714.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani conferiti nel 2015, mentre nella tabella 3.3.6 del rapporto Ispra 2016 la quantità dichiarata di ceneri prodotte dai nove inceneritori riuniti in Acerra non è superiore a 36.000 tonnellate l'anno; emerge, pertanto, dal predetto Ispra che Acerra è diventato il più grande impianto di Italia; incenerisce il 28 per cento dei propri rifiuti solidi urbani rispetto alla media italiana del 19 per cento ed europea del 24 per cento. Risulta, inoltre, che la Campania non dispone di impianti specifici di trattamento per rifiuti speciali, come le ceneri da impianti di incenerimento–: se il Ministro interrogato, anche al fine di promuovere la modifica del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 agosto 2016, che ha individuato la capacità complessiva di trattamento degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani e assimilabili in esercizio o autorizzati a livello nazionale, intenda spiegare l'evidente difformità dei dati relativi alle scorie che sarebbero prodotte dall'impianto di Acerra rispetto al quantitativo registrato nel citato rapporto Ispra, contestualmente comunicando gli impianti ove siano conferiti per trattamento e smaltimento finale le ceneri prodotte. (3-02680)





 
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