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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06802 presentata da GRANAIOLA MANUELA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 11/01/2017

Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-06802 presentata da MANUELA GRANAIOLA mercoledì 11 gennaio 2017, seduta n.738 GRANAIOLA - Al Ministro della salute - Premesso che, a quanto risulta all'interrogante: i tempi di attesa per l'erogazione delle prestazioni sanitarie costituiscono un serio problema in tutti i Paesi dotati di sistemi sanitari complessi e universalistici, ma nel nostro Paese è diventato una vera e propria emergenza e uno dei disagi maggiormente avvertiti dai cittadini; secondo un'indagine del Censis, sarebbero 11 milioni le persone che restano senza cure, per 2 ragioni: le liste di attesa sempre più lunghe e i ticket sempre più pesanti; di fronte a 50 giorni di attesa in media per una visita ortopedica, a 60 per una visita cardiologica, a 70 per una risonanza magnetica al ginocchio, a 75 per un'ecografia dell'addome, a 80 per una colonscopia, gli utenti potenziali finiscono per dividersi tra chi ha un reddito sufficiente per rivolgersi alle strutture sanitarie private o al regime di " intramoenia " e chi invece non può addossarsi la spesa e si rassegna ad aspettare che venga il suo turno, dilazionando nel tempo analisi e cure con il rischio di perdere la salute, se non la vita; in sostanza, chi ha un reddito sufficiente si fa curare dal privato, chi non ce l'ha non si cura, rinuncia perché non può affrontare il costo dei ticket o perché le liste di attesa nella sanità pubblica sono troppo lunghe e non può permettersi di rivolgersi alla sanità privata, una realtà inaccettabile in un Paese civile, oltre che drammatica, se si considera che il servizio sanitario nazionale italiano rischia di non poter più essere definito universalistico; non si può, infatti, non rilevare la quasi coincidenza tra gli 11 milioni di cui parla la ricerca del Censis e i circa 10 milioni che oggi in Italia vivono sotto la soglia del rischio di povertà, soggetti socialmente deboli, per i quali le cure possono diventare inaccessibili; in questo modo è stato alterato nel tempo il carattere di gratuità e di universalità del servizio sanitario nazionale, e il diritto alle cure diventa teorico per le difficoltà all'accesso; considerato che, per quanto risulta all'interrogante: in Toscana la riforma sanitaria stenta a decollare, in quanto gli accorpamenti tra le diverse ASL hanno evidenziato criticità e disagi per la popolazione e le eccellenze presenti in alcuni ospedali non sono state sufficientemente tutelate, le liste di attesa si sono allungate, così come i tempi di risposta per i referti; in particolare, in Versilia gli utenti del servizio sanitario nazionale non riescono a ottenere appuntamenti dalla ASL, soprattutto per alcuni accertamenti prescritti dal medico di base. Solo pochi giorni fa, a seguito di proteste e campagne di stampa, sarebbero state sbloccate le agende degli appuntamenti per le visite e gli esami medici; tuttavia, per alcuni accertamenti si continua ad attendere ben oltre l'accettabile: mentre per le colonscopie e gastroscopie si va a febbraio 2017, molto più grave appare la situazione per le mammografie, per cui si arriva ad agosto 2018, e per le visite endocrinologiche, prenotabili solo per dicembre 2018; ancora più drammatica ed inaccettabile è la situazione in cui versano i malati di cancro costretti ad attendere 30-34 giorni per un referto istologico, necessario per determinare la terapia da seguire; eppure le ASL sono tenute al rispetto di precisi limiti temporali, superati i quali l'utente è legittimato a chiedere un rimborso di 25 euro; i limiti fissati sono: 48 ore per i casi di massima urgenza, 10 giorni per le urgenze "brevi", di 15 giorni per le visite specialistiche non urgenti, tranne quelle oncologiche, e 30 giorni per gli esami diagnostici; secondo quanto sostenuto dalla ASL della Versilia, le difficoltà riscontrate nell'erogazione dei sevizi sarebbero da imputare soprattutto al continuo aumento di richieste di prestazioni da parte dei pazienti, a cui non corrisponderebbe una proporzionale crescita di risorse umane e tecnologiche; infatti, le strutture risulterebbero carenti di personale medico, soprattutto per la radiologia, e questo anche per effetto delle limitazioni dell'orario di lavoro dei medici imposte dalla legge n. 161 del 2014; il miglioramento dei tempi d'attesa è una delle priorità della Regione Toscana, che sta deliberando un atto d'indirizzo per le aziende sanitarie, che prevede, tra l'altro, una distinzione tra prestazioni programmate e prestazioni con classe di priorità, predisposta dal medico curante, al fine di avere risposte più rapide; la Regione Toscana ha predisposto linee di condotta severe per le ASL riguardo alle liste d'attesa, prevedendo, in particolare, che i direttori della programmazione delle aziende sanitarie sono tenuti a presentare all'assessorato un piano di abbattimento delle liste di attesa entro il 1° dicembre 2016; tali piani saranno valutati e condivisi dall'assessorato e dovranno diventare operativi entro il 1° gennaio 2017, per arrivare a regime entro il primo semestre del medesimo anno; pur esistendo due piani nazionali, rispettivamente per il periodo 2006-2008 e 2010-2012, la situazione in ordine alle liste di attesa tende a peggiorare in tutto il Paese, nonostante l'abbattimento dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie sia uno degli obiettivi prioritari del servizio sanitario nazionale; nonostante le limitazioni temporali stabilite dalle Regioni, i tempi di attesa presso le ASL continuano a dilatarsi, si chiede di sapere: se sia stato effettuato un monitoraggio sullo stato di attuazione e sugli esiti degli accorpamenti delle aziende sanitarie locali nelle diverse regioni, con particolare riferimento a quelle della Toscana; quali misure il Ministro in indirizzo intenda assumere al fine di ridurre, anche attraverso l'impiego di adeguate risorse economiche ed umane, la grave situazione di blocco delle prenotazioni e di allungamento delle liste d'attesa nella sanità pubblica; quali siano i tempi previsti per l'approvazione del nuovo piano nazionale per il governo delle liste di attesa 2016-2018. (4-06802)

 
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