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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/03439 presentata da CASTALDI GIANLUCA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 26/01/2017

Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-03439 presentata da GIANLUCA CASTALDI giovedì 26 gennaio 2017, seduta n.749 CASTALDI, BLUNDO, BUCCARELLA, BULGARELLI, DONNO, GIARRUSSO, GIROTTO, LUCIDI, MARTON, MONTEVECCHI, MORONESE, PAGLINI, PUGLIA, SCIBONA - Al Presidente del Consiglio dei ministri - Premesso che: secondo la normativa vigente, il Governo e la gestione del sistema di allerta nazionale sono assicurati dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri e dalle Regioni, dal Servizio meteorologico nazionale distribuito, dalle reti strumentali di monitoraggio e di sorveglianza e dai presidi territoriali, e da ogni altro soggetto chiamato a concorrere funzionalmente e operativamente a tali reti. Sulla base dei livelli di rischio, ogni Regione provvede a determinare le procedure e le modalità di allertamento del proprio sistema di protezione civile ai diversi livelli di competenza; le eccezionali nevicate, unite alle scosse di terremoto dei giorni scorsi, hanno ulteriormente aggravato la situazione nelle aree terremotate del Centro Italia e determinato enormi disagi e difficoltà in vaste aree ed in comuni anche non direttamente interessati dai nuovi e vecchi eventi sismici, evidenziando forti criticità, ritardi, sottovalutazioni e inefficienze nella gestione dell'emergenza; considerato che: i sindaci delle zone colpite hanno denunciato che lo stato di allerta non sarebbe scattato in tempo, causando anche ritardi dei soccorsi e rendendo gli interventi difficili se non impossibili, come nel caso dell' hotel "Rigopiano", nonostante i meteorologi avessero previsto un'irruzione gelida su quelle aree. Risulterebbe poi che da giorni Meteomont, il servizio nazionale di prevenzione delle valanghe, avrebbe indicato nella zona del Gran Sasso un rischio 4 su una scala di 5, senza che sia stata emanata un'ordinanza di evacuazione; alle difficoltà evidenziate dalle popolazioni colpite da forti nevicate si è aggiunta l'interruzione di erogazione di energia elettrica in diverse zone del Centro Italia. Secondo quanto comunicato dall'ENEL, la forte ondata di maltempo verificatasi nella notte tra il 15 e il 16 gennaio 2017 avrebbe causato la disalimentazione dell'energia elettrica nel Centro Italia: nel solo Abruzzo di oltre 200.000 utenze, migliaia anche nelle Marche. L'interruzione dell'erogazione di energia ha interessato le utenze domestiche, gli enti locali, compresi i gestori della distribuzione dell'acqua, causando anche la mancanza di acqua in interi comuni. Tale situazione si è protratta per diversi giorni tanto che al 24 gennaio nella sola provincia di Teramo sarebbero state ancora 14.000 le utenze senza energia elettrica o acqua, in una situazione in cui gli stessi cittadini sono bloccati a causa del maltempo; questa situazione sarebbe stata la causa anche di alcuni decessi, secondo quanto riportato dalle cronache giornalistiche; gli eventi sismici di questi giorni, uniti all'eccezionale nevicata che ha reso inaccessibili molte strade e ostacolato la circolazione e i soccorsi, hanno aggravato la situazione in cui versano centinaia di allevatori del Centro Italia, la cui attività è già stata messa in ginocchio dal terremoto che li ha colpiti nel 2016. Le disposizioni contenute nella normativa d'urgenza varata per far fronte all'emergenza degli eventi sismici del 2016 hanno evidenziato diverse criticità, soprattutto burocratiche, che hanno provocato molti ritardi nella realizzazione delle strutture di alloggiamento per gli allevamenti. Secondo le associazioni rappresentative è il comparto zootecnico a risentire maggiormente di questa situazione e a risultare in piena emergenza a causa della mancanza di stalle e ripari, resi inagibili dal terremoto prima e dalla neve dopo, e dell'impossibilità di approvvigionamento di mangimi, provocando la morte o il deperimento di centinaia di capi di bestiame; dal 1° gennaio 2017 è entrato nella fase esecutiva il graduale accorpamento del Corpo forestale dello Stato con l'Arma dei Carabinieri, che si concluderà fra circa 6 mesi durante i quali i forestali seguiranno un corso di "militarizzazione". Secondo quanto riportato dall'agenzia "Ansa" il 19 gennaio: "L'ex base operativa degli elicotteri del Corpo Forestale dello Stato di Rieti, presso l'aeroporto Ciuffelli, in piena emergenza, risulta attualmente chiusa con ben tre elicotteri fermi. Il fermo, che si protrae da giorni, sarebbe dovuto al passaggio, dopo la riforma Madia, di uomini e mezzi della Forestale ai Carabinieri e ai Vigili del Fuoco. Durante l'emergenza sisma del 24 agosto la base e il suo personale aveva garantito l'operatività con decine di interventi di soccorso nelle zone terremotate, anche a supporto delle squadre del Soccorso Alpino." Risultano fermi anche mezzi aerei nel sito di Pescara e di Roma Urbe; a fronte del ruolo svolto dai Vigili del fuoco, costretti a spalare a mano o a raggiungere a piedi i cittadini in difficoltà, si rileva che i fondi destinati al parco mezzi del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco per il 2016 (5 milioni di euro) sono fermi al Ministero dell'interno; la mancanza di mezzi e strumentazione adatti ad affrontare le forti nevicate, come le turbine spazzaneve, ha provocato il ritardo di soccorsi e l'impossibilità di raggiungere diverse zone abitate, si chiede di sapere: se non ritenga il Governo che le vicende di questi giorni abbiano rilevato una palese carenza di uomini e mezzi adeguati e quali risorse intenda stanziare per sopperire a tale insufficienza; quali iniziative intenda avviare per individuare le eventuali responsabilità a tutti livelli, a fronte delle pesanti criticità nel sistema di gestione dell'emergenza; quali iniziative e quali attività siano state predisposte, prima del 15 gennaio 2017, in vista della preannunciata allerta meteorologica; quali siano le cause del blackout nell'erogazione di energia elettrica così diffuso, generalizzato e prolungato, e quale fosse lo stato della manutenzione della rete elettrica nazionale nel periodo antecedente all'evento meteorologico; quali iniziative urgenti intenda adottare per individuare le eventuali responsabilità sia del gestore che del distributore della rete elettrica, al fine di evitare nuove interruzioni del servizio di erogazione di energia; quali siano i mezzi in dotazione all'ex Corpo forestale dello Stato che non sono stati utilizzati nei giorni dell'emergenza, e per quale motivo; a quanto ammontino i danni stimati e quali risorse, anche economiche, intenda mettere a disposizione, e con quali tempi, per affrontare lo stato di calamità delle zone interessate. (3-03439)

 
Cronologia
mercoledì 25 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    La Corte costituzionale dichiara l'illegittimità costituzionale della legge 6 maggio 2015, n. 52 (elezione della Camera dei deputati), per quanto riguarda il meccanismo del ballottaggio e l'opzione di scelta del collegio di elezione in caso di candidatura plurima.

mercoledì 1° febbraio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell'insolvenza (C. 3671-bis), che sarà licenziato definitivamente dal Senato l'11 ottobre (legge 19 ottobre 2017, n. 155).